Un’ora di discussione con i giudici del Tribunale del Riesame presieduto da Silvia Artuso per sostenere la tesi della legittimità dell’iter amministrativo seguito per concedere la sanatoria e poi il permesso di costruire per la grande piastra commerciale sul sito della ex Seranflex, l’immobile sequestrato dal Corpo Forestale di Stato su ordinanza del Gip Mara Mattioli, perché in odore di lottizzazione abusiva.
Gli avvocati Renato Archidiacono e Gabriele Rapali, che assistono rispettivamente il legale rappresentante della Mimosa Park, Giancarlo Piattella, e l’amministratore della Cosmo, Nicola Di Nicola, hanno depositato un’articolata relazione tecnica affidata all’ingegner Sergio Polese, corredata di tutti gli allegati che si riferiscono ai passaggi essenziali della controversa vicenda urbanistica che prende le mosse nell’ormai lontano 1995 con la prima istanza di condono edilizio presentata dagli allora proprietari dell’immobile sulla Pontina. Realizzato nel 1966 in forza di una licenza edilizia, prima dell’intervento del Prg del 1972, l’immobile Seranflex aveva ottenuto negli anni successivi il permesso, sempre a seguito di concessioni e autorizzazioni, di effettuare diversi ampliamenti e ristrutturazioni funzionali all’attività produttiva industriale del sito. Sul finire degli anni ‘90, dismessa ormai l’attività produttiva e probabilmente intenzionato a disfarsi dell’immobile, il titolare aveva chiesto al Comune la concessione in sanatoria per tutti i manufatti presenti nel sito industriale, per una superficie complessiva di 8500 metri quadrati.
Gli avvocati Renato Archidiacono e Gabriele Rapali, che assistono rispettivamente il legale rappresentante della Mimosa Park, Giancarlo Piattella, e l’amministratore della Cosmo, Nicola Di Nicola, hanno depositato un’articolata relazione tecnica affidata all’ingegner Sergio Polese, corredata di tutti gli allegati che si riferiscono ai passaggi essenziali della controversa vicenda urbanistica che prende le mosse nell’ormai lontano 1995 con la prima istanza di condono edilizio presentata dagli allora proprietari dell’immobile sulla Pontina. Realizzato nel 1966 in forza di una licenza edilizia, prima dell’intervento del Prg del 1972, l’immobile Seranflex aveva ottenuto negli anni successivi il permesso, sempre a seguito di concessioni e autorizzazioni, di effettuare diversi ampliamenti e ristrutturazioni funzionali all’attività produttiva industriale del sito. Sul finire degli anni ‘90, dismessa ormai l’attività produttiva e probabilmente intenzionato a disfarsi dell’immobile, il titolare aveva chiesto al Comune la concessione in sanatoria per tutti i manufatti presenti nel sito industriale, per una superficie complessiva di 8500 metri quadrati.
(Articolo completo su Latina Oggi del 14 Settembre 2016) http://www.latinaoggi.eu/news/news/27339/il-destino-della-cosmo-appeso-a-una-relazione-tecnica.html
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