Bonus 50% per le ristrutturazioni, Ecobonus 65% per prime case e edifici produttivi nelle zone più a rischio e credito di imposta per gli alberghi
07/09/2016 – Non solo Casa Italia. Per la prevenzione e la messa in sicurezza antisismica ci sono delle misure già in vigore che è già possibile utilizzare.
Sono gli incentivi per la riqualificazione edilizia ed energetica degli edifici (Bonus 50%ed Ecobonus 65%) e il credito di imposta per il recupero degli alberghi previsto dal Decreto ArtBonus.
Si tratta di una misura utilizzabile nella fase di ricostruzione, o comunque dopo il verificarsi di un sisma. Per far sì che l’immobile subisca meno danni possibili durante un terremoto bisogna adeguarlo adottando misure antisismiche. Hanno diritto alla detrazione fiscale del 50% anche le spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche, specialmente per la messa in sicurezza statica degli edifici.
Le opere devono portare alla messa in sicurezza dell’intero edificio ed essere realizzate sulle parti strutturali o complessi di edifici collegati strutturalmente. Nei centri storicigli interventi devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.
Oltre ai lavori sono agevolate le spese per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio.
Ricordiamo che la detrazione del 50% copre le spese fino a 96mila euro ed è rimborsata in dieci anni. Il bonus potrà essere utilizzato per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2016, salvo ulteriori proroghe. Successivamente il bonus passerà al 36% e il tetto di spesa a 48mila euro.
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Ci sono però dei limiti. Il bonus è riconosciuto solo per gli interventi di adeguamento antisismico effettuati sugli immobili adibiti a prima casa e ad attività produttiva. Non sono inoltre incentivabili i lavori effettuati dalle imprese di costruzione sugli immobili merce e quelli realizzati da società che danno in locazione gli edifici di loro proprietà.
Le azioni del Governo punteranno sicuramente nella direzione di estendere la detrazione alla messa in sicurezza di tutti gli edifici.
Anche l’Ecobonus, che consiste in una detrazione Irpef del 65%, è rimborsato in dieci anni e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2016. si attendono comunque nuove proroghe nella nuova legge di stabilità.
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Il bonus è riconosciuto agli interventi di manutenzione straordianria, restauro e risanamento conservaticvo, ristrutturazione edilizia come indicati dall’articolo 3, comma 1 lettere b), c) e d) del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001). Tra questi ci sono il consolidamento e l’adeguamento alla normativa antisismica.
Il credito di imposta è ripartito in tre rate annuali, è utilizzabile esclusivamente in compensazione e non cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
Sono gli incentivi per la riqualificazione edilizia ed energetica degli edifici (Bonus 50%ed Ecobonus 65%) e il credito di imposta per il recupero degli alberghi previsto dal Decreto ArtBonus.
Antisismica e incentivi per la ristrutturazione degli edifici
Il bonus del 50% per la riqualificazione edilizia degli edifici è riconosciuto anche agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.Si tratta di una misura utilizzabile nella fase di ricostruzione, o comunque dopo il verificarsi di un sisma. Per far sì che l’immobile subisca meno danni possibili durante un terremoto bisogna adeguarlo adottando misure antisismiche. Hanno diritto alla detrazione fiscale del 50% anche le spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche, specialmente per la messa in sicurezza statica degli edifici.
Le opere devono portare alla messa in sicurezza dell’intero edificio ed essere realizzate sulle parti strutturali o complessi di edifici collegati strutturalmente. Nei centri storicigli interventi devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.
Oltre ai lavori sono agevolate le spese per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio.
Ricordiamo che la detrazione del 50% copre le spese fino a 96mila euro ed è rimborsata in dieci anni. Il bonus potrà essere utilizzato per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2016, salvo ulteriori proroghe. Successivamente il bonus passerà al 36% e il tetto di spesa a 48mila euro.
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Antisismica e Ecobonus
La detrazione Irpef del 65% utilizzata per gli interventi di efficientamento energetico degli immobili può essere utilizzata per l’adeguamento antisismico degli edifici situati nelle zone più pericolose, cioè le zone 1 e 2 individuate dalla opcm 3274/2003.Ci sono però dei limiti. Il bonus è riconosciuto solo per gli interventi di adeguamento antisismico effettuati sugli immobili adibiti a prima casa e ad attività produttiva. Non sono inoltre incentivabili i lavori effettuati dalle imprese di costruzione sugli immobili merce e quelli realizzati da società che danno in locazione gli edifici di loro proprietà.
Le azioni del Governo punteranno sicuramente nella direzione di estendere la detrazione alla messa in sicurezza di tutti gli edifici.
Anche l’Ecobonus, che consiste in una detrazione Irpef del 65%, è rimborsato in dieci anni e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2016. si attendono comunque nuove proroghe nella nuova legge di stabilità.
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Bonus alberghi per l’antisismica
È destinato solo alle strutture alberghiere il credito di imposta del 30% introdotto dal Decreto ArtBonus (Legge 106/2014). Ne possono usufruire gli alberghi con almeno sette camere, compresi alberghi, villaggi-albergo, residenze turistiche, alberghi diffusi, esistenti al 1° gennaio 2012 per spese fino a 200mila euro nel triennio 2014-2016.Il bonus è riconosciuto agli interventi di manutenzione straordianria, restauro e risanamento conservaticvo, ristrutturazione edilizia come indicati dall’articolo 3, comma 1 lettere b), c) e d) del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001). Tra questi ci sono il consolidamento e l’adeguamento alla normativa antisismica.
Il credito di imposta è ripartito in tre rate annuali, è utilizzabile esclusivamente in compensazione e non cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
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