Consiglio Nazionale al lavoro per attivare il corso triennale abilitante per diventare geometra. Intervista al presidente Savoncelli
17/05/2016 – Il Consiglio nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati (CNGeGL) è al lavoro da più di un anno per l'istituzione di nuovo corso professionalizzante per geometri.
Il progetto, attualmente allo studio del Miur, prevede l’introduzione di un corso di laurea triennale in costruzioni, estimo e topografia che consentirà ai futuri geometri di rimanere in linea con le direttive europee che prevedono una laurea abilitante per l’esercizio delle professioni tecniche e intellettuali.
I punti fondamentali della laurea sono i seguenti:
- curricula fissati, cioè contenuti fortemente professionalizzanti e tipici dell’attività svolta dal geometra che non potranno essere modificati dalle singole università;
- attivazione del corso mediante convenzione tra il CNGeGL (anche collegi territoriali), le Università (anche telematiche) e i singoli istituti Tecnici Costruzione Ambiente e Territorio (CAT) per mettere a disposizione locali, laboratori e personale;
- possibilità di svolgere il corso di laurea presso gli istituiti Tecnici Costruzione Ambiente e Territorio (CAT);
- abilitazione professionale ottenuta mediante l’esame di laurea (laurea abilitante);
- partecipazione dei rappresentanti della categoria alla commissione di esame di laurea;
- riconoscimento dei crediti formativi universitari a coloro che sono in possesso di una laurea prevista dal DPR 380/2001, nonché a coloro che sono iscritti all’albo professionale.
Tra le materie formative indispensabili alla laurea per geometri: “Pianificazione territoriale e ingegneria del territorio e della sicurezza”, “Estimo” e “Topografia”.
Inoltre il corso di studi si svolgerà all’interno dello stesso istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma, in un ambiente già organizzato con aule, laboratori, docenti, personale Ata, con conseguente risparmio di tempo e denaro per gli studenti e le rispettive famiglie.
Infine particolare importanza sarà data alle attività di tirocinio che permetteranno ai geometri di non aspettare troppo tempo prima di affacciarsi al mercato del lavoro.
Uno dei maggiori vantaggi della laurea per geometri consiste nel piano di studi del corso, univoco e “cucito addosso alla figura del geometra” (da sempre punto di riferimento per topografia e catasto) in modo tale da non creare sovrapposizioni di competenza con altre figure professionali, come ad esempio gli ingegneri iunior.
E’ indispensabile fare una netta differenza tra percorso di laurea triennale professionalizzante e percorso propedeutico alla laurea magistrale; il primo prepara al mondo del lavoro creando un professionista di primo livello mentre il secondo no.
Sarà previsto un periodo di transizione dopo l’istituzione del corso di laurea per diventare geometri?
Dopo l’istituzione del corso abilitante per geometri ci sarà un congruo periodo di transizione (dai 5 ai 7 anni) tra le nuove e le vecchie norme in modo da dare la possibilità a tutti gli iscritti di completare il percorso di studi così come iniziato e senza varianti in corso d’opera.
Il progetto, attualmente allo studio del Miur, prevede l’introduzione di un corso di laurea triennale in costruzioni, estimo e topografia che consentirà ai futuri geometri di rimanere in linea con le direttive europee che prevedono una laurea abilitante per l’esercizio delle professioni tecniche e intellettuali.
Laurea triennale per diventare Supergeometra
Per il CNGeGL l’attuazione dell'iniziativa darà una risposta anche alla crescente disoccupazione giovanile e permetterà ai geometri del futuro di essere sempre più competenti e qualificati.I punti fondamentali della laurea sono i seguenti:
- curricula fissati, cioè contenuti fortemente professionalizzanti e tipici dell’attività svolta dal geometra che non potranno essere modificati dalle singole università;
- attivazione del corso mediante convenzione tra il CNGeGL (anche collegi territoriali), le Università (anche telematiche) e i singoli istituti Tecnici Costruzione Ambiente e Territorio (CAT) per mettere a disposizione locali, laboratori e personale;
- possibilità di svolgere il corso di laurea presso gli istituiti Tecnici Costruzione Ambiente e Territorio (CAT);
- abilitazione professionale ottenuta mediante l’esame di laurea (laurea abilitante);
- partecipazione dei rappresentanti della categoria alla commissione di esame di laurea;
- riconoscimento dei crediti formativi universitari a coloro che sono in possesso di una laurea prevista dal DPR 380/2001, nonché a coloro che sono iscritti all’albo professionale.
Tra le materie formative indispensabili alla laurea per geometri: “Pianificazione territoriale e ingegneria del territorio e della sicurezza”, “Estimo” e “Topografia”.
Inoltre il corso di studi si svolgerà all’interno dello stesso istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma, in un ambiente già organizzato con aule, laboratori, docenti, personale Ata, con conseguente risparmio di tempo e denaro per gli studenti e le rispettive famiglie.
Infine particolare importanza sarà data alle attività di tirocinio che permetteranno ai geometri di non aspettare troppo tempo prima di affacciarsi al mercato del lavoro.
Laurea per geometri: il presidente Savoncelli spiega i vantaggi
Qual è uno dei maggiori vantaggi della laurea triennale per geometri?Uno dei maggiori vantaggi della laurea per geometri consiste nel piano di studi del corso, univoco e “cucito addosso alla figura del geometra” (da sempre punto di riferimento per topografia e catasto) in modo tale da non creare sovrapposizioni di competenza con altre figure professionali, come ad esempio gli ingegneri iunior.
E’ indispensabile fare una netta differenza tra percorso di laurea triennale professionalizzante e percorso propedeutico alla laurea magistrale; il primo prepara al mondo del lavoro creando un professionista di primo livello mentre il secondo no.
Sarà previsto un periodo di transizione dopo l’istituzione del corso di laurea per diventare geometri?
Dopo l’istituzione del corso abilitante per geometri ci sarà un congruo periodo di transizione (dai 5 ai 7 anni) tra le nuove e le vecchie norme in modo da dare la possibilità a tutti gli iscritti di completare il percorso di studi così come iniziato e senza varianti in corso d’opera.
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