In via Piemonte la polizia locale ha sequestrato i lavatoi di due palazzi in costruzione: il tetto è stato realizzato a un’altezza maggiore rispetto al progetto, configurando l’aumento di volumetria
Un altro imprenditore edile è finito nell’attività di indagine condotta su ampio raggio dagli agenti della Polizia Locale per sgominare il sistema che consente di trasformare i volumi tecnici degli ultimi piani in superattici aggirando le norme. I controlli a tappeto del Nucleo di polizia edilizia che stanno coinvolgendo praticamente tutti i cantieri ancora aperti, hanno permesso di accertare l’abuso realizzato in via Piemonte, dove ieri sono stati sequestrati i sottotetti di due palazzi che sta realizzando il costruttore Bernardino Grenga - denunciato insieme al direttore dei lavori - già coinvolto nell’inchiesta sull’affare Isonzo Residence e balzato agli onori della cronaca per l’intrigo sulla vendita dell’appartamento all’ex sindaco Di Giorgi.
Il metodo utilizzato dalla società Piemonte Residenze per rendere abitabili i volumi tecnici è praticamente lo stesso già utilizzato in serie dagli altri costruttori smascherati dalla Polizia Locale: gli agenti infatti hanno accertato una sostanziale difformità tra le opere realizzate e il progetto depositato sia in Comune che agli uffici del Genio Civile.
All’atto pratico gli specialisti dell’antiabusivismo hanno riscontrato che l’ultimo piano, il terzo, deve essere considerato un volume vero e proprio come i piani sottostanti e non un locale tecnico.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (24 maggio 2016) http://www.latinaoggi.eu/news/news/19706/Locali-tecnici--il-sistema-si.htmlIl metodo utilizzato dalla società Piemonte Residenze per rendere abitabili i volumi tecnici è praticamente lo stesso già utilizzato in serie dagli altri costruttori smascherati dalla Polizia Locale: gli agenti infatti hanno accertato una sostanziale difformità tra le opere realizzate e il progetto depositato sia in Comune che agli uffici del Genio Civile.
All’atto pratico gli specialisti dell’antiabusivismo hanno riscontrato che l’ultimo piano, il terzo, deve essere considerato un volume vero e proprio come i piani sottostanti e non un locale tecnico.
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