Il disegno di legge per la concorrenza toglie ai notai l’esclusiva sull’autenticazione degli atti
23/02/2015 - L’autenticazione degli atti e delle dichiarazioni di cessione o donazione di immobili adibiti ad uso non abitativo, di valore catastale fino a 100.000 euro, potrà essere effettuata dagli avvocati, e non più soltanto dai notai.La novità è contenuta nel ddl Concorrenza, approvato nel Consiglio dei Ministri di venerdì scorso.
Gli avvocati che potranno svolgere questo servizio dovranno essere abilitati al patrocinio e muniti di polizza assicurativa pari almeno al valore del bene dichiarato nell’atto.
Le visure ipotecarie e catastali per la redazione degli atti e delle dichiarazioni, e le comunicazioni dell’avvenuta sottoscrizione degli stessi agli uffici competenti sono a carico della parte acquirente, donataria o mutuataria.
Immediata la reazione negativa dei notai: “il sistema Paese, e in particolare le fasce più deboli dei cittadini, saranno esposte a forti rischi di criminalità, abusi e frodi con un grave danno economico e sociale” si legge in una nota. La rimozione dei controlli di legalità affidati al notariato sugli atti immobiliari - proseguono - “porterà ad una inevitabile rarefazione delle verifiche in materia di antiriciclaggio (oggi il 91% delle segnalazioni delle professioni provengono da notai), minando l’affidabilità dei pubblici registri”.
“In campo immobiliare basta osservare cosa è successo dove non esiste il controllo di legalità preventivo del notaio: lefrodi identitarie e ipotecarie emerse negli Stati Uniti con la crisi dei mutui subprime hanno provocato multe per oltre 100 miliardi di dollari inflitte alle banche americane e milioni di cittadini (le fasce meno abbienti) sono rimasti senza casa a causa delle frodi” - aggiungono.
“In Italia il settore è caratterizzato da un sistema di governo pubblico che assicura trasparenza alle transazioni immobiliari e tutela le parti da eventuali vizi che possono inficiare il mercato. Ciò è possibile attraverso una sinergia virtuosa tra agenzie pubbliche (Agenzia delle Entrate-Area Territorio e Archivi Notarili sotto il controllo del Ministero della Giustizia) e un numero programmato, e dunque controllabile, di “concessionari” (notai - pubblici ufficiali)all’avanguardia mondiale nella trasmissione digitalein sicurezza degli atti” - conclude il comunicato.
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