Ministro Galletti al Congresso Nazionale dei Geologi a Napoli: ‘senza sicurezza del territorio non può esserci crescita’
29/04/2016 - “La Carta per l’Italia è il documento che consegniamo al Governo, con il quale i geologi vogliono dare un contributo concreto alla costruzione dell’Italia del futuro. Abbiamo dato vita a ben 12 tavoli tecnici con un pacchetto ampio di proposte. Semplicemente chiediamo di essere presi in considerazione”.
Così Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, ieri nella prima giornata del Congresso Nazionale dei Geologi a Napoli.
“Chiediamo l’istituzione di una Legge Nazionale che individui il Patrimonio Geologico italiano e lo protegga alla pari di quello culturale. Chiediamo l’aggiornamento dellenorme sulle attività estrattive che sono ormai obsolete. Chiediamo una maggiore conoscenza del cittadino dei Piani di Emergenza Comunale. Almeno il 50% delle vittime lo abbiamo perché la gente non sa come comportarsi in caso di un’emergenza”.
“Una Carta per l’Italia per un Paese moderno con una figura professionale moderna quale è quella del geologo. Il pacchetto delle proposte spazia dalla risorsa acqua allebonifiche dei suoli o ancora dal rischio sismico al geoturismo, dall’energia allaprofessione, dal rischio idrogeologico a tutti i temi riguardanti la pianificazione del territorio” - ha concluso Peduto.
Lo ha dichiarato ieri il Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, in un’intervista rilasciata alla Rivista del Consiglio Nazionale dei Geologi, nel corso del Congresso.
“Ci sarà sempre più bisogno di uno studio scientifico della terra e delle sue complessità. Il lavoro del geologo può essere la professione del futuro - ha proseguito il Ministro - nell’ambito di quella filiera virtuosa della ‘green economy’ che già rappresenta una realtà occupazionale per tanti giovani ma sarà sempre di più lo sbocco lavorativo di molti ragazzi. L’economia del futuro sarà tutta ambientale e verde, per cui le opportunità - se saremo coerenti con gli impegni di Parigi e dei consessi europei - andranno moltiplicandosi”.
Così Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, ieri nella prima giornata del Congresso Nazionale dei Geologi a Napoli.
La Carta per l’Italia
“Chiediamo un Piano per l’Italia, l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato, un Piano per il rischio idrogeologico - ha proseguito Peduto. Manca ancora una legge organica sulla difesa del suolo. Chiediamo l’istituzione del geologo di zona, il riconoscimento della sicurezza sismica degli abitati come esigenza collettiva di carattere primario”.“Chiediamo l’istituzione di una Legge Nazionale che individui il Patrimonio Geologico italiano e lo protegga alla pari di quello culturale. Chiediamo l’aggiornamento dellenorme sulle attività estrattive che sono ormai obsolete. Chiediamo una maggiore conoscenza del cittadino dei Piani di Emergenza Comunale. Almeno il 50% delle vittime lo abbiamo perché la gente non sa come comportarsi in caso di un’emergenza”.
“Una Carta per l’Italia per un Paese moderno con una figura professionale moderna quale è quella del geologo. Il pacchetto delle proposte spazia dalla risorsa acqua allebonifiche dei suoli o ancora dal rischio sismico al geoturismo, dall’energia allaprofessione, dal rischio idrogeologico a tutti i temi riguardanti la pianificazione del territorio” - ha concluso Peduto.
Ministro dell’Ambiente: ‘senza sicurezza del territorio non può esserci crescita’
“Serve lavorare su ciò che è mancato drammaticamente per decenni: una vera cultura della prevenzione e della cura verso il territorio. Di quel disinteresse ora ne stiamo pagando gli effetti più gravi, visti gli eventi estremi che si abbattono ininterrottamente sul suolo nazionale mettendone a nudo le fragilità strutturali”.Lo ha dichiarato ieri il Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, in un’intervista rilasciata alla Rivista del Consiglio Nazionale dei Geologi, nel corso del Congresso.
“Ci sarà sempre più bisogno di uno studio scientifico della terra e delle sue complessità. Il lavoro del geologo può essere la professione del futuro - ha proseguito il Ministro - nell’ambito di quella filiera virtuosa della ‘green economy’ che già rappresenta una realtà occupazionale per tanti giovani ma sarà sempre di più lo sbocco lavorativo di molti ragazzi. L’economia del futuro sarà tutta ambientale e verde, per cui le opportunità - se saremo coerenti con gli impegni di Parigi e dei consessi europei - andranno moltiplicandosi”.
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