35 milioni di euro per la mobilità sostenibile, 10 milioni per demolire gli edifici abusivi in aree a rischio
23/12/2015 - Risorse per la mobilità sostenibile e per la demolizione di edifici realizzati in aree ad alto rischio, interventi contro il rischio idrogeologico, credito di imposta per le imprese che rimuovono l’amianto.
Sono i principali contenuti del Collegato Ambiente approvato in via definitiva dalla Camera dopo un iter molto lungo e diversi passaggi nei due rami del Parlamento.
5 milioni di euro per l’anno 2016 saranno assegnati alla Regione Emilia-Romagna per la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso, al fine di completare il percorso ciclopedonale Bologna-Verona, all’interno del corridoio EUROVELO 7.
Con una modifica alla disciplina dello sportello unico per l’edilizia, che acquisisce gli atti di assenso e rilascia i provvedimenti, si precisa che lo sportello acquisisce presso le amministrazioni competenti anche gli atti di assenso delle amministrazioni preposte alla tutela dell’assetto idrogeologico e provvede anche al rilascio delle determinazioni provvedimentali a carattere idrogeologico.
Inoltre, si precisa che gli interventi per i quali non è richiesto alcun titolo abilitativo (l’attività edilizia libera) devo essere eseguiti nel rispetto anche delle norme di tutela dal rischio idrogeologico e vengono aggiunti gli interessi di rispetto dell’assetto idrogeologico tra quelli da considerare nel caso di demolizione di un’opera abusiva.
Al TUE viene aggiunto il richiamo alle norme sulla tutela dell’assetto idrogeologico tra quelle che devono essere rispettate nella realizzazione di nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni, relativi alle fonti rinnovabili di energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell’energia, per i quali non è dovuto il contributo di costruzione.
Al Fondo affluiscono 100 milioni di euro già assegnati dal CIPE con Delibera 32 del 20 febbraio 2015 e quelle destinate alla progettazione nei quadri economici dei progetti definitivi approvati. Il funzionamento del Fondo sarà disciplinato con un Dpcm, su proposta del Ministro dell’ambiente, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Collegato Ambiente.
Al Fondo dovrebbero accedere i 5 interventi urgenti ma con una progettazione ancora non definitiva, indicati dalla task force Italiasicura a fine ottobre. Si tratta dei lavori relativi al Fiume Saline a Montesilvano (PE), alla messa in sicurezza della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno, alla Variante a Monterotondo (RM), alla cassa di espansione del fiume Dora Riparia a protezione della città di Torino, alla manutenzione dei canali di Maltempo a Palermo.
Sono i principali contenuti del Collegato Ambiente approvato in via definitiva dalla Camera dopo un iter molto lungo e diversi passaggi nei due rami del Parlamento.
Mobilità sostenibile
Vengono destinati 35 milioni di euro al primo programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro (piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bikesharing), alla realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, all’educazione e sicurezza stradale, alla riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta delle auto in prossimità delle scuole e delle sedi di lavoro. Sarà finanziata la copertura INAIL per gli incidenti in bicicletta nel tragitto casa-lavoro.5 milioni di euro per l’anno 2016 saranno assegnati alla Regione Emilia-Romagna per la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso, al fine di completare il percorso ciclopedonale Bologna-Verona, all’interno del corridoio EUROVELO 7.
Demolizione di edifici abusivi in aree a rischio idrogeologico
Viene istituito un Fondo da 10 milioni di euro per il 2016 per l’abbattimento di immobili abusivi realizzati in aree ad alto rischio. Attraverso il Fondo, lo Stato anticiperà ai Comuni le risorse necessarie ad effettuare le demolizioni; successivamente i Comuni si rivarranno sui responsabili degli abusi.Prevenzione del dissesto idrogeologico
Viene modificato in più punti il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) al fine di richiamare nelle varie disposizioni e procedure la normativa, gli interessi e i vincoli collegati alla tutela dell’assetto idrogeologico. Inoltre, agli atti e procedimenti relativi al rischio idrogeologico non si applicherà la disciplina generale sul silenzio-assenso.Con una modifica alla disciplina dello sportello unico per l’edilizia, che acquisisce gli atti di assenso e rilascia i provvedimenti, si precisa che lo sportello acquisisce presso le amministrazioni competenti anche gli atti di assenso delle amministrazioni preposte alla tutela dell’assetto idrogeologico e provvede anche al rilascio delle determinazioni provvedimentali a carattere idrogeologico.
Inoltre, si precisa che gli interventi per i quali non è richiesto alcun titolo abilitativo (l’attività edilizia libera) devo essere eseguiti nel rispetto anche delle norme di tutela dal rischio idrogeologico e vengono aggiunti gli interessi di rispetto dell’assetto idrogeologico tra quelli da considerare nel caso di demolizione di un’opera abusiva.
Al TUE viene aggiunto il richiamo alle norme sulla tutela dell’assetto idrogeologico tra quelle che devono essere rispettate nella realizzazione di nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni, relativi alle fonti rinnovabili di energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell’energia, per i quali non è dovuto il contributo di costruzione.
Fondo per la progettazione di interventi contro il rischio idrogeologico
Per accelerare la predisposizione del Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, favorendo le attività progettuali, viene istituito presso il Ministero dell’ambiente il Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico.Al Fondo affluiscono 100 milioni di euro già assegnati dal CIPE con Delibera 32 del 20 febbraio 2015 e quelle destinate alla progettazione nei quadri economici dei progetti definitivi approvati. Il funzionamento del Fondo sarà disciplinato con un Dpcm, su proposta del Ministro dell’ambiente, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Collegato Ambiente.
Al Fondo dovrebbero accedere i 5 interventi urgenti ma con una progettazione ancora non definitiva, indicati dalla task force Italiasicura a fine ottobre. Si tratta dei lavori relativi al Fiume Saline a Montesilvano (PE), alla messa in sicurezza della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno, alla Variante a Monterotondo (RM), alla cassa di espansione del fiume Dora Riparia a protezione della città di Torino, alla manutenzione dei canali di Maltempo a Palermo.
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