In arrivo il decreto che consentirà ai Comuni di aumentare le aliquote fino allo 0,8 per mille http://www.edilportale.com/news/2014/01/normativa/tasi-comuni-e-governo-siglano-l-accordo_37569_15.html
30/01/2014 - Comuni e Governo trovano l’accordo sulle coperture dopo il passaggiodall’Imu alla Tasi. Con il vertice tra l’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, il Ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, e il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, è stato assodato che nel 2014 i Comuni disporranno delle stesse risorse del 2013.Ciò sarà possibile da una parte riconoscendo ai sindaci la possibilità di aumentare le aliquote della nuova imposta e dall’altra con un aumento delle coperture per compensare il mancato gettito, che arriveranno a 700 milioni di euro.
In primo luogo è stata confermata la possibilità di aumentare fino allo 0,8 per mille l’aliquota sulle prime e seconde case. Gli introiti serviranno a finanziare le detrazioni da riconoscere ai nuclei familiari a basso reddito, sulla stessa falsariga di quanto accadeva con l’Imu.
Sostanzialmente, i Comuni potranno aumentare dallo 0,1 allo 0,8 per mille l’aliquota massima della Tasi sia sulle abitazioni principali che sugli altri immobili. Dato che al momento il tetto dell’imposta sulle prime case è al 2,5 per mille e quello sugli altri immobili al 10,6 per mille, si potrebbe arrivare ad una situazione in cui le prime case pagherebbero l’imposta al 3,3 per mille e gli altri immobili all’11,4 per mille. In realtà sono ipotizzabili altre situazioni intermedie in base a come i sindaci decideranno di spalmare gli aumenti tra i differenti tipi di immobili.
Il margine di manovra sulle aliquote della Tasi era statoannunciato all’inizio di gennaio dal Governo, che in proposito avrebbe dovuto presentare una proposta di legge o un emendamento ad altre norme in discussione in quel momento.
Il Governo ha inoltre riconosciuto che nel passaggio dall’Imu alla Tasi i Comuni registreranno una perdita di gettito da 700 milioni di euro. La cifra sarà coperta da 500 milioni già previsti dalla Legge di Stabilità, mentre per i restanti 200 milioni l’Esecutivo si è impegnato a trovare una soluzione nei prossimi giorni.
Si tratta di un punto di incontro tra lo stanziamento iniziale e la richiesta di un miliardo di euro avanzata dai Comuni.
Perché le misure diventino operative dovranno essere inserite in un provvedimento di legge. Il canale potrebbe essere rappresentato dal decreto Lupi sull’emergenza abitativa, annunciato e rimandato più volte, o un’altra norma ad hoc.
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