I dati dell’Indice di Green Economy 2013 realizzato da Fondazione Impresa http://www.edilportale.com/news/2014/01/risparmio-energetico/%C3%A8-il-trentino-alto-adige-la-regione-pi%C3%B9-green-d-italia_37399_27.html
In particolare, il Trentino Alto Adige (1° classificato) svetta da solo in cima alla classifica, totalizzando un punteggio (1,004) che stacca di molto quello totalizzato dalla 2° classificata Umbria (0,280) e dalla 3° classificata Marche (0,209).
In via generale, la classifica stilata da Fondazione Impresa restituisce la fotografia di un’Italia nella quale le regioni meridionali ottengono piazzamenti prevalentemente peggiori rispetto a quelle del Centro-Nord.
Fanno eccezione l’Abruzzo (8° che migliora di 5 posizioni rispetto al 2012), solo in parte la Sardegna (11°) e la Basilicata (12°) che si posizionano meglio della Lombardia (13°) e la Liguria (15°) che si ritrova ancora dietro la Calabria (14°). Il Lazio si discosta nettamente dal comportamento delle regioni del Centro, collocandosi, in controtendenza, nelle posizioni più basse della classifica (18° con un punteggio di -0,481).
Nella classifica 2013, il divario tra Nord e Sud sembra confermarsi, con il Centro Italia che, Lazio a parte, tiene testa al Nord.
Le regioni del Centro, in particolare, occupano dopo la “capolista” Trentino Alto Adige le posizioni migliori (Umbria 2°, Marche 3°, Toscana 4°) e le Marche entrano così nel podio 2013 scalzando, rispetto all’anno precedente, la Toscana.
La prima regione del Nord Italia (dopo l’ “irraggiungibile Trentino Alto Adige”) è l’Emilia Romagna che scende tuttavia al 5° posto in classifica (era 4° nel 2012). Balzano invece in avanti Veneto (6°) e Piemonte (7°): in particolare il Veneto guadagna addirittura 4 posizioni sul 2012 (era 10°), mentre il Piemonte sale di una posizione.
Le regioni del Sud sono invece generalmente peggiorate, ad eccezione di Puglia, Sardegna a del già citato Abruzzo. Campania (19° posto) e Sicilia (20°) perdono ancora terreno e diventano fanalini di coda assieme al Lazio (18° posto).
L’indice di Green Economy è frutto dell’incrocio di 21 indicatori di performance afferenti ai principali settori interessati dalla green economy: energia, imprese e prodotti, agricoltura, turismo,edilizia, mobilità e rifiuti, cioè quei settori nei quali - secondo Fondazione Impresa - può trovare uno spazio significativo di crescita un nuovo modello di sviluppo.
Le variabili che compongono gli indicatori sono state selezionate sulla base dei principali aspetti che declinano la green economy, prendendo in considerazione gli indicatori che forniscono informazioni accurate, attendibili e confrontabili rispetto alle venti regioni italiane. I dati alla base dello studio sono stati tratti da fonti ufficiali (Istat, Terna, Sinab, Enea, etc.) e le informazioni statistiche disponibili a novembre 2013.
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