Due i criteri: completamento di opere già iniziate e pianificazione strategica di lungo periodo
In arrivo un nuovo processo di pianificazione delle infrastrutture strategiche che si muoverà secondo due direttrici: da una parte sarà data priorità al completamento di opere già iniziate e dall’altra si avvierà una strategia di lungo periodo che si baserà su valutazioni ex ante del fabbisogno d’infrastrutture e su piani annuali di opere pubbliche.
La seduta del Cipe del 1 dicembre scorso ha, infatti, sbloccato le “Linee guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche”, in attuazione del nuovo Codice degli Appalti (D.lgs. 50/2016), che ha come cardini del nuovo processo di pianificazione il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP).
Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) definirà, quindi, gli obiettivi strategici del sistema nazionale integrato dei trasporti e declinerà gli scenari di evoluzione del sistema della mobilità nazionale, sulla base delle previsioni di domanda e dell’offerta di trasporto a livello nazionale e internazionale.
Lo strumento unitario di programmazione triennale delle risorse per gli investimenti pubblici sarà il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP), contenente l’elenco delle opere di cui finanziare la realizzazione, nonché l’elenco dei progetti di fattibilità meritevoli di un finanziamento.
Ai fini dell’inserimento nel DPP, le Regioni, le Province autonome, le Città Metropolitane e gli altri enti competenti dovranno trasmettere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proposte di interventi di preminente interesse nazionale, corredate dal progetto di fattibilità e valutate ex ante con le modalità e i criteri definiti nelle Linee Guida.
Il DPP si comporrà di tre sezioni: la prima con l'analisi dei fabbisogni infrastrutturali ( condotta nell’ambito delle attività di aggiornamento del PGTL); la seconda con gli esiti delle valutazioniex-ante e le opere da realizzare, individuando le classi di priorità di intervento; la terza contenente i criteri per le valutazioni ex-post degli interventi individuati e gli esiti delle valutazioni ex-post già effettuate.
Tale valutazione si baserà su indicatori quantitativi e qualitativi e andrà a verificare l’utilità dell’opera e la coerenza con indirizzi strategici del MIT; in particolare verrà verificato che sia già stata individuata la copertura finanziaria degli interventi, che l’opera sia in un’avanzata fase di progettazione e valutazione ambientale, e che possa quindi essere avviata la fase di cantiere nel breve periodo.
La seduta del Cipe del 1 dicembre scorso ha, infatti, sbloccato le “Linee guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche”, in attuazione del nuovo Codice degli Appalti (D.lgs. 50/2016), che ha come cardini del nuovo processo di pianificazione il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP).
Opere pubbliche: in arrivo una nuova pianificazione
Il processo di pianificazione infrastrutturale partirà da una visione di medio-lungo periodo (2030) del sistema della mobilità e della logistica in Italia attraverso un quadro unitario nazionale condiviso in base al quale definire i fabbisogni di infrastrutture.Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) definirà, quindi, gli obiettivi strategici del sistema nazionale integrato dei trasporti e declinerà gli scenari di evoluzione del sistema della mobilità nazionale, sulla base delle previsioni di domanda e dell’offerta di trasporto a livello nazionale e internazionale.
Lo strumento unitario di programmazione triennale delle risorse per gli investimenti pubblici sarà il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP), contenente l’elenco delle opere di cui finanziare la realizzazione, nonché l’elenco dei progetti di fattibilità meritevoli di un finanziamento.
Ai fini dell’inserimento nel DPP, le Regioni, le Province autonome, le Città Metropolitane e gli altri enti competenti dovranno trasmettere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proposte di interventi di preminente interesse nazionale, corredate dal progetto di fattibilità e valutate ex ante con le modalità e i criteri definiti nelle Linee Guida.
Il DPP si comporrà di tre sezioni: la prima con l'analisi dei fabbisogni infrastrutturali ( condotta nell’ambito delle attività di aggiornamento del PGTL); la seconda con gli esiti delle valutazioniex-ante e le opere da realizzare, individuando le classi di priorità di intervento; la terza contenente i criteri per le valutazioni ex-post degli interventi individuati e gli esiti delle valutazioni ex-post già effettuate.
Opere strategiche: valutazioni semplificate nel primo DPP
Viste le tempistiche stringenti che non permettono l’applicazione rigorosa delle metodologie previste dalle Linee Guida a tutte le opere che saranno inserite nel primo DPP, è stato previsto un periodo transitorio durante il quale si procederà ad una valutazione semplificata.Tale valutazione si baserà su indicatori quantitativi e qualitativi e andrà a verificare l’utilità dell’opera e la coerenza con indirizzi strategici del MIT; in particolare verrà verificato che sia già stata individuata la copertura finanziaria degli interventi, che l’opera sia in un’avanzata fase di progettazione e valutazione ambientale, e che possa quindi essere avviata la fase di cantiere nel breve periodo.
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