Si tratta dell’obbligo, in vigore dal 2014, di effettuare controlli ogni 4 anni sugli impianti oltre i 12 kW
24/07/2015 - "La tassa sui condizionatori potrebbe costare alle famiglie da 180 a 300 euro". L’allarme, lanciato da Federconsumatori, potrebbe far pensare ad una tassa sul possesso e l’utilizzo di un condizionatore, mentre si tratta dell’obbligo di redigere il nuovo libretto in occasione dei controlli periodici e delle manutenzioni degli impianti termici, che si applica solo in alcuni casi.I nuovi obblighi per i condizionatori
L’obbligo non riguarda tutti i condizionatori, ma solo quelli di potenza nominale utile maggiore di 12 kW. Un impianto domestico utilizzato da una famiglia difficilmente raggiunge queste soglie, a meno che la metratura dell’appartamento non sia estesa e non ci siano più elementi. Le utenze domestiche hanno generalmente contratti di fornitura di energia elettrica da 3 kW.Le nuove prescrizioni normative valgono quindi se si superano i 12 kW. I proprietari che non si adeguano sono puniti con multe da 500 a 3 mila euro.
Le modalità con cui svolgere i controlli obbligatori, che in questo caso vanno effettuati ogni quattro anni, sono stati regolamentati nel 2014, sulla scia di quanto già accadeva per le caldaie.
Federconsumatori stima in 180 - 220 euro la spesa per il rilascio del libretto e del primo bollino per i condizionatori. Una cifra che secondo l'associazione può salire a circa 300 euro in presenza di più elementi.
A questi costi, sostiene Federconsumatori, si aggiungono le ricadute indirette. Dal momento che i condizionatori si trovano “anche e soprattutto negli esercizi commerciali, nei ristoranti e negli studi dei professionisti, la maggiore spesa a carico di questi ultimi sicuramente troverà modo di ripercuotersi sulle tasche dei cittadini”.
Per fare maggiore chiarezza ripercorriamo il panorama normativo che ha portato a questo obbligo.
Condizionatori e libretto di impianto
Tutto è iniziato con la Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, recepita nell’ordinamento italiano dal D.lgs 192/2005, che ha previsto che gli Stati membri adottino misure per le ispezioni periodiche degli impianti di potenza nominale utile maggiore di 12 kW.Sulla base di queste norme, il Dpr 74/2013 ha definito i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva, stabilendo controlli periodici, la redazione del libretto di impianto e del rapporto di efficienza energetica a cura di un tecnico.
In particolare, la norma ha sottoposto all’obbligo gli impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e per quelli di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW.
Il DM 10 febbraio 2014 ha introdotto modelli di libretto di impianto e di rapporto di efficienza energetica e il DM 20 giugno 2014 ha fissato al 15 ottobre 2014 la data a partire dalla quale adeguare i vecchi libretti.
Il decreto ha stabilito che per la periodicità dei controlli bisogna fare riferimento all’Allegato A del Dpr 74/2013. Nel caso dei condizionatori di potenza superiore a 12 kW, i controlli devono essere effettuatiogni quattro anni.
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