Il presidente dei consumatori: "Chiedemmo che fosse previsto il pagamento di una integrazione e non la multa con le soste fuori orario ma dall'amministrazione non arrivò nessuna risposta".
23/03/2014 - 11:55
Ha suscitato clamore la notizia che non si possono più multare gli automobilisti in caso di sforamento dell'orario indicato sul biglietto del parcheggio. Il Codacons di Latina offre la propria consulenza agli automobilisti multati negli ultimi sessanta giorni perché la loro sosta sforava l'orario indicato nel ticket, e li invita a rivolgersi presso la loro sede in via Bixio 31. Questo perché le multe con questa modalità vanno annullate d’ufficio dai comuni che le hanno emesse, eventualmente inoltrando la richiesta alle prefetture competenti per territorio. La nota del Ministero dei trasporti firmata dal direttore generale della sicurezza stradale del dicastero, Sergio Dondolini, stabilisce, come è noto, che "Se viene acquistato il ticket ma la sosta si prolunga oltre l' orario di competenza, non si applicano sanzioni, ma si dà corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate delle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale". Insomma ora sono gli enti a doversi adeguare e dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) esercitare il potere di autotutela di revocare d’ufficio le multe comminate.
UN PROBLEMA SOLLEVATO GIA' CON URBANIA. "La nota del Ministero finalmente sancisce un principio che altri Comuni applicano normalmente - dice Massimo Cusumano, presidente del Codacons di Latina - quando fu stilato il piano sosta con la gara vinta da Urbania chiedemmo come associazione di consumatori che il principio fosse stabilito nel bando ma non fummo ascoltati ed il problema è stato sollevato anche un anno fa durante la consulta dei consumatori. Chiedemmo che fosse previsto il pagamento di una integrazione e non la multa con le soste fuori orario ma dal Comune non arrivò nessuna risposta". Già, come nessuna risposta ha fornito l'ente anche su un altro punto delicato, quello della richiesta di rispettare il paragrafo 461 della Finanziaria del 2008 laddove prevede espressamente che i Comuni si avvalgano della consulenza della associazioni di consumatori nel caso dell'affidamento di un servizio pubblico a soggetti privati.
L'OMESSO CONTROLLO SUI SERVIZI AFFIDATI AI PRIVATI. "Una norma a tutela degli utenti che non viene rispettata e che non è stata osservata neanche con il nuovo piano sosta. Evidentemente che le associazioni a tutela dei consumatori mettano il naso negli affari dei Comuni non va giù a nessuno ma dovranno adeguarsi come prevede un preciso obbligo degli enti pubblici ovvero quello di consultare obbligatoriamente le associazioni di consumatori e di istituire un monitoraggio permanente oltre ad una sessione annuale di verifica sul rispetto dei parametri dei servizi affidati a privati". Sia nel caso del primo bando del piano sosta che di quello redatto recentemente in attesa di essere applicato dal nuovo gestore, nulla di tutto questo è stato fatto e il Codacons lamenta di non essere stato coinvolto con le altre associazioni di consumatori nel controllo e nella verifica del servizio.
IL RISCHIO DEI RICORSI. "Abbiamo scritto a tutti i Comuni della Provincia e al segretario generale del Comune ma non ci è arrivata nessuna risposta. In questo modo gli enti non fanno che esporsi al pericolo di ricorsi al Tar. E se pensiamo a come è andata con Urbania il rischio di incappare in un'altra gestione penalizzante per le tasche del Comune e dei cittadini è più che concreto". http://www.corrieredilatina.it/news/societa/4536/Multe-illegittime--Codacons--il.html
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