mercoledì 6 novembre 2013

Un geologo in ogni Comune, la proposta al Governo

Alla Camera un Ordine del giorno per la difesa del territorio dal rischio idrogeologico e sismico di Rossella Calabrese 06/11/2013 - “Con un Ordine del Giorno abbiamo chiesto al Governo di istituire la figura tecnica del geologo in tutti i Comuni”. Lo ha affermato qualche giorno fa il deputato Antonino Moscatt incontrando il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano ed il Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Sicilia, Calogero Pecoraro. “A partire dagli anni ’80 - ha ricordato Graziano - l’Italia subisce danni sempre più rilevanti, che costano mediamente 3,5 miliardi di euro all’anno. I Comuni in pericolo per il dissesto idrogeologico sono 6.633 (82%) per una superficie di 2.951.700 ettari (9,8% del territorio nazionale); oltre la metà degli italiani vive in aree soggette ad alluvioni, frane, smottamenti, terremoti, fenomeni vulcanici e persino maremoti”. Fra il 1960 e il 2012, spiega la nota del CNG, tutte le 20 Regioni italiane hanno subito eventi fatali: 541 inondazioni in 451 località di 388 Comuni che hanno causato 1.760 vittime (762 morti, 67 dispersi, 931 feriti), e 812 frane in 747 località di 536 Comuni con 5.368 vittime (3.413 morti compresi i 1.917 dell’evento del Vajont del 1963, 14 dispersi, 1.941 feriti). “Secondo i dati del Ministero dell’Ambiente le persone esposte ad un elevato rischio idrogeologico sono almeno 6 milioni - ha aggiunto Pecoraro - e gli edifici a rischio sono circa 1,2 milioni. Le aree ad elevato rischio sismico sono ben oltre il 50% del territorio nazionale e interessano il 36% dei Comuni; le persone esposte ad un elevato rischio sismico sono 22 milioni e gli edifici a rischio sono 5,5 milioni, fra i quali ovviamente scuole ed ospedali. A tutto questo vanno aggiunte le coste, “che hanno subito, attraverso una urbanizzazione sfrenata (non rispettando i vincoli imposti della “Legge Galasso” 431/1985), un’erosione dal 1985 ad oggi di ben 160 km di litorale; in 8 regioni italiane tra Adriatico e Tirreno, ben 1800 km di coste sono state trasformate dall’urbanizzazione. Si tratta di oltre il 55% delle coste analizzate” - ha concluso Pecoraro. L’Ordine del Giorno presentato da Antonino Moscatt impegna il Governo, compatibilmente con le risorse finanziarie e i vincoli di bilancio, a favorire l’implementazione nelle pubbliche amministrazioni della figura del geologo, e ad istituire il Servizio geologico territoriale e la figura del ‘geologo di zona’, anche attraverso convenzioni con i professionisti, che assolva alle attività di controllo, monitoraggio, rilevazione e presidio del territorio e gestisca il vincolo idrogeologico. Chiede, inoltre, di valorizzare le professionalità già presenti nelle pubbliche amministrazioni, “dove la geologia è davvero scarsamente rappresentata” e di costituire urgentemente le Autorità di Bacino distrettuali, dotandole di adeguate risorse finanziarie e umane (contemplando in primis i geologi). L’OdG propone, infine, di “aggiornare i Piani stralcio per l’assetto idrogeologico, anche con la valutazione del rischio per le ‘colate rapide’ e della suscettività al rischio frana, secondo un approccio multi-rischio, e di snellire ed accorpare le competenze, attualmente imbrigliata in una infinità di enti, che spesso si ostacolano fra di loro”. “La comunità italiana che vive quotidianamente in condizioni di rischio chiede di affrontare un problema che non è più rimandabile e che si ripresenta - ha affermato Moscatt - ormai di frequente, in ogni parte d’Italia. Dobbiamo, infatti, ricordare che la gestione del territorio non è un costo ma un volano per l’economia, oltre che indicativo del grado di civiltà di una nazione. Per questo motivo si ritiene che la figura del geologo rivesta un ruolo di vitale importanza per dare concreta attuazione ad un ampio ed organico programma di prevenzione volto alla messa in sicurezza del nostro territorio nei confronti dei fenomeni naturali calamitosi”. (riproduzione riservata) http://www.edilportale.com/news/2013/11/ambiente/un-geologo-in-ogni-comune-la-proposta-al-governo_36321_52.html

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