Dopo la presentazione delle istanze le Amministrazioni rilasceranno una ricevuta obbligatoria con i tempi di risposta o del silenzio assenso
16/06/2016 – La nuova Scia unificata, con moduli unici uguali in tutta Italia, debutterà nel 2017. Lo prevede il decreto sulla semplificazione della Scia, attuativo della Riforma della Pubblica Amministrazione (Legge 124/2015) del Ministro Maria Anna Madia, che ieri è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri.
“La Scia unica – ha annunciato il Ministro Madia in conferenza stampa - rappresenta una nuova stagione di diritti per cambiare davvero il rapporto tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione”.
I modelli, infatti, saranno uguali in tutta Italia e saranno presentati online alle Amministrazioni, che dovranno rispondere in tempi certi. Costituiranno una semplificazione notevole per i professionisti, che potranno operare più agevolmente in più città, senza bisogno di confrontarsi con procedure burocratiche e incartamenti sempre diversi.
Il provvedimento di sospensione sarà adottato in caso di dichiarazioni mendaci o coinvolgimento di interessi sensibili, come ambiente e paesaggio.
Il professionista dovrà quindi presentare un’unica Scia allo sportello unico dell'amministrazione interessata. Sarà poi questa a trasmettere la richiesta alle altre PA nel caso in cui siano necessari altre autorizzazioni o verifiche preventive.
Se dovesse essere necessaria la Conferenza di Servizi, i termini per la sua convocazione decorreranno dal rilascio di tutti i provvedimenti richiesti.
I moduli aggiornati saranno pubblicati sui siti delle Amministrazioni e dovranno contenere le indicazioni del domicilio digitale, cioè i recapiti per le comunicazioni con la PA. Nei siti della PA saranno inoltre indicati i casi in cui è possibile autocertificare “stati e qualità personali”, le asseverazioni dei tecnici e le dichiarazioni di conformità da allegare alla Scia.
In caso di inadempienza dei Comuni interverranno direttamente le Regioni o lo Stato. In questo modo si dovrebbe evitare che l’eventuale inerzia di alcuni amministratori possa bloccare il processo di semplificazione.
“La Scia unica – ha annunciato il Ministro Madia in conferenza stampa - rappresenta una nuova stagione di diritti per cambiare davvero il rapporto tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione”.
I modelli, infatti, saranno uguali in tutta Italia e saranno presentati online alle Amministrazioni, che dovranno rispondere in tempi certi. Costituiranno una semplificazione notevole per i professionisti, che potranno operare più agevolmente in più città, senza bisogno di confrontarsi con procedure burocratiche e incartamenti sempre diversi.
Come funzionerà la Scia Unificata
Il decreto stabilisce che, una volta presentata la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), i lavori possano iniziare subito se non sono richieste altre autorizzazioni o titoli espressi.Il provvedimento di sospensione sarà adottato in caso di dichiarazioni mendaci o coinvolgimento di interessi sensibili, come ambiente e paesaggio.
Scia Unificata, i doveri della Pubblica Amministrazione
Fino alla fine del 2016 ci sarà un periodo transitorio in cui la PA dovrà adeguarsi. Una volta entrati a regime, gli uffici pubblici non potranno fare richieste aggiuntiverispetto ai documenti indicati nella Scia o già in possesso di altre Amministrazioni. Ulteriori richieste di integrazione saranno possibili solo in mancanza di tutti i documenti contenuti nella Scia.Il professionista dovrà quindi presentare un’unica Scia allo sportello unico dell'amministrazione interessata. Sarà poi questa a trasmettere la richiesta alle altre PA nel caso in cui siano necessari altre autorizzazioni o verifiche preventive.
Se dovesse essere necessaria la Conferenza di Servizi, i termini per la sua convocazione decorreranno dal rilascio di tutti i provvedimenti richiesti.
I moduli aggiornati saranno pubblicati sui siti delle Amministrazioni e dovranno contenere le indicazioni del domicilio digitale, cioè i recapiti per le comunicazioni con la PA. Nei siti della PA saranno inoltre indicati i casi in cui è possibile autocertificare “stati e qualità personali”, le asseverazioni dei tecnici e le dichiarazioni di conformità da allegare alla Scia.
In caso di inadempienza dei Comuni interverranno direttamente le Regioni o lo Stato. In questo modo si dovrebbe evitare che l’eventuale inerzia di alcuni amministratori possa bloccare il processo di semplificazione.
Nessun commento:
Posta un commento