I Comuni auspicavano concertazione, anche in vista delle nuove norme antincendio in arrivo
30/06/2016 - Dopo anni di proroghe, i Ministeri dell’Interno e dell’Istruzione hanno fissato tempi e modi di attuazione delle norme antincendio nelle scuole, senza aver preventivamente informato i Comuni.
Questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che il Segretario generale Anci, Veronica Nicotra, ha inviato al Sottosegretario al Miur, Davide Faraone, e al Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci.
Il 12 maggio 2016 - ricorda l’Anci - è stato emanato il Decreto del Ministero dell’Interno di concerto con il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca relativo alle “Prescrizioni per l’attuazione, con scadenze differenziate, delle vigenti normative in materia di prevenzione degli incendi per l’edilizia scolastica” (DM 12 maggio 2016), in attuazione di quanto previsto dalla Legge 21/2016 di conversione del DL 210/2015.
“Il decreto, che stabilisce tempi e modi di attuazione del DM 26 agosto 1992, è stato adottato - evidenzia Nicotra - dopo numerose proroghe che si sono succedute negli anni, senza che vi sia stata alcuna preventiva informazione da parte dei ministeri interessati nei confronti degli enti territoriali, e in particolare dell’Anci”. Per i Comuni un “momento di concertazione interistituzionale sarebbe stato indispensabile” e sarebbe stata anche opportuna “una riflessione congiunta prima della emanazione del decreto”.
“In queste settimane - prosegue la lettera -, nell’ambito dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica, si sta operando con il MIUR, i VVFF, l’Unità di Missione presso la PCM e gli altri Enti locali per la condivisione di un altro decreto ministeriale che conterrà lenuove norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche”, norme che, oltre ad avere un approccio innovativo, “si affiancheranno alle precedenti del 1992, prevedendo la libera opzione tra i due apparati normativi, per poi sostituirle definitivamente”.
Il Segretario generale Anci evidenzia che “sono centinaia gli edifici scolastici interessati in questi mesi da importanti interventi di riqualificazione, ristrutturazione e messa a norma, grazie ai significativi finanziamenti che sono stati erogati in questa legislatura”.
Secondo l’Anci, l’emanazione del decreto che stabilirà le nuove norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche “potrà rappresentare motivo di incertezza e provocare problematiche nella progettazione della sicurezza nelle scuole. Questa criticità - si evidenzia nella missiva - è stata rilevata e condivisa anche in sede di Osservatorio per l’Edilizia scolastica, dove è emersa la necessità di regolamentare al meglio il periodo transitorio di contemporanea vigenza di due diverse norme attinenti lo stesso tema”.
La richiesta avanzata dal Segretario generale, oltre a quella di “valutare con attenzione il decreto in itinere” è anche di ponderare “l’eventuale necessità di ulteriori provvedimenti normativi per evitare che la sovrapposizione di norme, con relative prescrizioni e scadenze, possa causare indeterminatezza in una materia delicata come quella della sicurezza degli edifici scolastici”.
Questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che il Segretario generale Anci, Veronica Nicotra, ha inviato al Sottosegretario al Miur, Davide Faraone, e al Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci.
Il 12 maggio 2016 - ricorda l’Anci - è stato emanato il Decreto del Ministero dell’Interno di concerto con il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca relativo alle “Prescrizioni per l’attuazione, con scadenze differenziate, delle vigenti normative in materia di prevenzione degli incendi per l’edilizia scolastica” (DM 12 maggio 2016), in attuazione di quanto previsto dalla Legge 21/2016 di conversione del DL 210/2015.
“Il decreto, che stabilisce tempi e modi di attuazione del DM 26 agosto 1992, è stato adottato - evidenzia Nicotra - dopo numerose proroghe che si sono succedute negli anni, senza che vi sia stata alcuna preventiva informazione da parte dei ministeri interessati nei confronti degli enti territoriali, e in particolare dell’Anci”. Per i Comuni un “momento di concertazione interistituzionale sarebbe stato indispensabile” e sarebbe stata anche opportuna “una riflessione congiunta prima della emanazione del decreto”.
“In queste settimane - prosegue la lettera -, nell’ambito dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica, si sta operando con il MIUR, i VVFF, l’Unità di Missione presso la PCM e gli altri Enti locali per la condivisione di un altro decreto ministeriale che conterrà lenuove norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche”, norme che, oltre ad avere un approccio innovativo, “si affiancheranno alle precedenti del 1992, prevedendo la libera opzione tra i due apparati normativi, per poi sostituirle definitivamente”.
Il Segretario generale Anci evidenzia che “sono centinaia gli edifici scolastici interessati in questi mesi da importanti interventi di riqualificazione, ristrutturazione e messa a norma, grazie ai significativi finanziamenti che sono stati erogati in questa legislatura”.
Secondo l’Anci, l’emanazione del decreto che stabilirà le nuove norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche “potrà rappresentare motivo di incertezza e provocare problematiche nella progettazione della sicurezza nelle scuole. Questa criticità - si evidenzia nella missiva - è stata rilevata e condivisa anche in sede di Osservatorio per l’Edilizia scolastica, dove è emersa la necessità di regolamentare al meglio il periodo transitorio di contemporanea vigenza di due diverse norme attinenti lo stesso tema”.
La richiesta avanzata dal Segretario generale, oltre a quella di “valutare con attenzione il decreto in itinere” è anche di ponderare “l’eventuale necessità di ulteriori provvedimenti normativi per evitare che la sovrapposizione di norme, con relative prescrizioni e scadenze, possa causare indeterminatezza in una materia delicata come quella della sicurezza degli edifici scolastici”.
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