Tra le novità: Fondo demolizioni, lavori contro il dissesto idrogeologico, bonus amianto, mobilità sostenibile, incentivi alle imprese verdi
3/02/2016 – È in vigore da ieri 2 febbraio il Collegato Ambiente. Tra le misure che sono diventate operative spiccano la demolizione degli edifici situati nelle aree a rischio, gli interventi contro il dissesto idrogeologico, il credito d’imposta alle imprese che rimuovono l’amianto e gli incentivi alle imprese verdi che partecipano alle gare d’appalto.
In primo luogo viene chiarito che agli atti e procedimenti relativi al rischio idrogeologico non si applicherà la disciplina generale sul silenzio-assenso.
Lo sportello unico per l’edilizia acquisirà presso le amministrazioni competenti anche gli atti di assenso delle amministrazioni preposte alla tutela dell’assetto idrogeologico e rilascerà anche delle determinazioni provvedimentali a carattere idrogeologico.
Le attività di edilizia libera dovranno essere eseguiti nel rispetto anche delle norme di tutela dal rischio idrogeologico. In caso di opere abusive, tra gli interessi da considerare per decidere la demolizione, dovranno essere considerati gli interessi di rispetto dell’assetto idrogeologico.
Nella realizzazione di nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni, relativi alle fonti rinnovabili di energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell’energia, per i quali non è dovuto il contributo di costruzione, dovranno essere rispettate anche le norme sulla tutela dell’assetto idrogeologico.
5 milioni di euro per l’anno 2016 saranno assegnati alla Regione Emilia-Romagna per la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso, al fine di completare il percorso ciclopedonale Bologna-Verona, all’interno del corridoio EUROVELO 7.
Demolizione degli edifici abusivi nelle aree a rischio idrogeologico
La legge istituisce un Fondo da 10 milioni di euro per il 2016 per l’abbattimento di immobili abusivi realizzati in aree ad alto rischio idrogeologico. Attraverso il Fondo, lo Stato anticiperà ai Comuni le risorse necessarie ad effettuare le demolizioni; successivamente i Comuni si rivarranno sui responsabili degli abusi.Interventi contro il dissesto idrogeologico
Viene istituito il Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico presso il Ministero dell’ambiente con l’obiettivo di accelerare la predisposizione del Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Inizialmente il Fondo sarà dotato di 100 milioni di euro già assegnati dal CIPE, mentre il suo funzionamento dovrà essere definito con un altro decreto entro il 2 maggio 2016. Molto probabilmente il Fondo finanzierà per primi i 5 interventi urgenti indicati dalla task force Italiasicura a fine ottobre. Si tratta dei lavori relativi al Fiume Saline a Montesilvano (PE), alla messa in sicurezza della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno, alla Variante a Monterotondo (RM), alla cassa di espansione del fiume Dora Riparia a protezione della città di Torino, alla manutenzione dei canali di Maltempo a Palermo.Dissesto idrogeologico e modifiche al Testo Unico dell’edilizia
Per garantire la tutela dell’assetto idrogeologico, la legge introduce delle modifiche al Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).In primo luogo viene chiarito che agli atti e procedimenti relativi al rischio idrogeologico non si applicherà la disciplina generale sul silenzio-assenso.
Lo sportello unico per l’edilizia acquisirà presso le amministrazioni competenti anche gli atti di assenso delle amministrazioni preposte alla tutela dell’assetto idrogeologico e rilascerà anche delle determinazioni provvedimentali a carattere idrogeologico.
Le attività di edilizia libera dovranno essere eseguiti nel rispetto anche delle norme di tutela dal rischio idrogeologico. In caso di opere abusive, tra gli interessi da considerare per decidere la demolizione, dovranno essere considerati gli interessi di rispetto dell’assetto idrogeologico.
Nella realizzazione di nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni, relativi alle fonti rinnovabili di energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell’energia, per i quali non è dovuto il contributo di costruzione, dovranno essere rispettate anche le norme sulla tutela dell’assetto idrogeologico.
Rimozione dell’amianto dai capannoni
Sarà riconosciuto un credito di imposta del 50% alle imprese che bonificano dall’amianto i propri capannoni. Per ottenere l’agevolazione, gli investimenti devono ammontare ad almeno 20.000 euro. Il limite di spesa complessivo della misura è di5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. Il bonus sarà riconosciuto in tre rate annuali. Il credito di imposta non concorrerà alla formazione del reddito né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive (Irap). L'agevolazione sarà disciplinata nel dettaglio con un decreto del Ministero dell'Economia entro il 2 maggio 2016.Imprese verdi e appalti
Le imprese in possesso di una registrazione Emas che partecipano ad appalti pubblici beneficeranno di una riduzione fino al 30% della cauzione a corredo dell'offerta. Anche per l'assegnazione di contributi e fondi in materia ambientale il possesso della registrazione Emas sarà considerato un elemento di preferenza. Inoltre, tra i criteri per la valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa vengono inseriti la titolarità di un marchio Ecolabel e il ciclo di vita dell'opera, come previsto dalle norme europee e dalla legge delega per la Riforma del Codice Appalti.Mobilità sostenibile
Il Collegato Ambiente stanzia 35 milioni di euro per il primo programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro (piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bikesharing), la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, l’educazione e sicurezza stradale, la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta delle auto in prossimità delle scuole e delle sedi di lavoro. Le risorse finanzieranno la copertura INAIL per gli incidenti in bicicletta nel tragitto casa-lavoro.5 milioni di euro per l’anno 2016 saranno assegnati alla Regione Emilia-Romagna per la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso, al fine di completare il percorso ciclopedonale Bologna-Verona, all’interno del corridoio EUROVELO 7.
Nessun commento:
Posta un commento