Aumento del +0,3% per il numero delle abitazioni censite in catasto. L'incremento maggiore si è registrato per gli immobili civili
19/08/2015 - Secondo gli ultimi dati, elaborati dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Direzione Catasto e Cartografia, nel 2014 il numero delle unità immobiliari è aumentato complessivamente dello 0,7% rispetto al 2013.
A cresce sono in particolare il numero di abitazioni (circa 110mila unità in più rispetto al 2013) e il numero delle unità immobiliari a destinazione speciale a fine produttivo, terziario o commerciale (circa 31mila unità in più rispetto al 2013).
Situazione immobiliare italiana
È pari a 73,4 milioni il numero di immobili, o loro porzioni, censiti nel territorio italiano al 31 dicembre 2014. Di questi, circa 63,9 milioni sono classificati nelle categorie catastali ordinarie (gruppi A, B e C) e speciali (gruppo D), oltre 3 milioni sono censiti nelle categorie catastali del gruppo F, che rappresentano unità non idonee a produrre reddito, e oltre 6 milioni sono beni comuni non censibili (unità di proprietà comune e che non producono reddito).Aumenta anche il numero delle abitazioni censite in Catasto, toccando quota 34,7 milioni, +0,3% rispetto al 2013. Le abitazioni di tipo civile segnano un incremento dell’1%, quelle di tipo economico dello 0,5% e i villini dell’1,1%. Segno meno invece, per le abitazioni di tipo rurale (-4,3%), quelle popolari (-0,6%), quelle ultrapopolari (-3,7%), quelle signorili (-0,9%) e le ville (-0,3%). Nove abitazioni su dieci sono possedute da persone fisiche e la superficie media risulta essere di circa 117mq.
Nel 2014 la rendita catastale complessiva del patrimonio immobiliare italiano ammonta a 37,5 miliardi di euro, in crescita dell’1,5%, 536 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. In particolare, la rendita delle abitazioni è pari 16,7 miliardi di euro, circa 110 milioni di euro in più del 2013, con una media nazionale di circa 480 euro; 11,1 miliardi di euro è la rendita complessiva degli immobili a destinazione speciale (gruppo D), oltre 6 miliardi quella degli immobili del gruppo C (negozi, locali di deposito, box e posti auto), 1,5 miliardi di euro quella degli uffici (categoria A/10), 1,3 miliardi di euro quella degli immobili ad uso collettivo (gruppo B) e poco più di 700 milioni di euro quella degli immobili a destinazione particolare (categoria E).
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