domenica 30 novembre 2014

Piano Juncker: 315 miliardi di euro da investire in UE

http://www.edilportale.com/news/2014/11/lavori-pubblici/piano-juncker-315-miliardi-di-euro-da-investire-in-ue_42791_11.html

Le priorità: energia, trasporti e scuola. Si parte entro giugno 2015

28/11/2014 - Scuola, trasporti efficienti e sostenibili, energia pulita; questi i settori maggiormente interessati dal piano d’investimenti da 315 miliardi di euro che Jean Claude Juncker, Presidente della commissione europea, vuole far partire entro giugno 2015.
Le ambizioni di Juncker sono elevate, come si capisce dalle parole che ha pronunciato nel discorso al Parlamento europeo il 26 novembre; il presidente parla di scuole funzionali e tecnologiche, ospedali con attrezzature efficienti e all’avanguardia e reti di trasporti moderne, con infrastrutture in grado di ridurre i congestionamenti e migliorare i collegamenti commerciali.
 
“Ho una visione di un pendolare francese in grado di ricaricare la sua auto elettrica, lungo l'autostrada allo stesso modo in cui fa il pieno di benzina oggi”, spiega Juncker durante il suo intervento,“il nostro settore energetico ha bisogno di interconnettere reti e mercati, integrare le fonti di energie rinnovabili e diversificare le nostre fonti di approvvigionamento; il nostro ambiente ha bisogno di un sistema migliore per i rifiuti, per riciclaggio e per il trattamento delle acque”.
La commissione europea fa sapere che il piano si baserà su tre pilastri
1) la creazione di un nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) da 315 milioni di euro;
2) la realizzazione di una "riserva di progetti", accompagnata da un programma di assistenza, per incanalare gli investimenti dove sono maggiormente necessari;
3) una tabella di marcia ben scandita.
 
Il fondo concentrerà gli investimenti nelle infrastrutture, in particolare nella banda larga e nelle reti energetiche, ma anche nelle infrastrutture dei trasporti e negli agglomerati industriali. Particolare interesse si avrà anche per l’istruzione, la ricerca e l’innovazione.
 Aspetto cruciale per tutta la commissione il settore delle energie rinnovabili; infatti nel corso del dibattito tenuto dopo il discorso del presidente, Philippe Lamberts (BE), parlando in nome del gruppo Verdi/ALE, ha dichiarato che il pacchetto di investimenti è "ben progettato" sottolineando la necessità di passare a fondi di energia più verde dell'UE. "Non dovremmo dare a Putin e al suo sistema energetico un miliardo di euro al giorno", ha concluso.
 
La scelta dei progetti sarà affidata a "esperti" con lo scopo finale, afferma Juncker, di "drenare denaro verso i paesi che più hanno sofferto per la crisi".  Quest’importante programma di assistenza tecnica sarà avviato dalla Commissione e dalla BEI non solo per individuare i progetti ma anche per contribuire a renderli più attraenti per gli investitori privati.
 
Gli Stati membri stanno già fornendo alla task force congiunta Commissione-BEI, istituita nel settembre 2014, elenchi di progetti selezionati sulla base di tre criteri fondamentali: valore aggiunto europeo (progetti a sostegno degli obiettivi dell’UE); redditività e valore economici, dando priorità ai progetti a elevato rendimento socioeconomico; progetti che possano essere avviati al più tardi entro i prossimi tre anni, ossia entro un orizzonte temporale ragionevole per la spesa in conto capitale nel periodo 2015‑2017.
 La task force congiunta Commissione-BEI dovrebbe fornire un primo elenco di possibili progetti di investimento nel corso del mese di dicembre, in modo da avviare la creazione di una riserva europea trasparente di progetti.

Positivo il giudizio del Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan: “Il piano di investimenti presentato da Jean Claude Juncker è quanto mai opportuno perché c'è un rischio serio di movimento verso la stagnazione". 
 
"Il governo italiano - continua - ha costituito una task force per identificare i progetti.Ne abbiamo individuati per un ammontare complessivo di 40 miliardi. Sono stati inviati alla Bei. Si farà uno scrutinio complessivo e già ci sono progetti che potrebbero essere finanziati da subito, perché ci sono risorse già disponibili in attesa che il meccanismo Juncker sia pienamente operativo".

L’Italia infatti aveva presentato progetti per 87 milioni di euro ma quelli finanziabili da subito ammontavano a 40 miliardi per 2200 progetti totali. Tra questi i più importanti: le autostrade Ragusa-Calabria e Salerno-Reggio Calabria, le linee ferroviarie Napoli-Bari e la Tav Torino-Lione ma anche progetti contro il dissesto idrogeologico e per la banda larga.

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