Avviso pubblico per idee progettuali per assegnazione contributo "Manifestazione per la promozione della piccola e media editoria - 2014". Termine ultimo per la presentazione dei progetti: ore 12.00 del 9 maggio 2014. Allegato C P.M.E.doc
Allegato B P.M.E.doc
Allegato A P.M.E.doc
Avviso Manifestazione piccola e media editoria 2014.pdf
Allegato D P.M.E.doc.docx
mercoledì 30 aprile 2014
martedì 29 aprile 2014
Permesso di costruire e Scia, in arrivo modelli unici nazionali
La novità nel prossimo Consiglio dei Ministri. Seguirà un regolamento edilizio standard valido per tutti i Comuni http://www.edilportale.com/news/2014/04/normativa/permesso-di-costruire-e-scia-in-arrivo-modelli-unici-nazionali_39199_15.html
29/04/2014 - Un modello standard nazionale per la richiesta del permesso di costruire e la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia). È l’obiettivo del ddl di riforma della Pubblica Amministrazione, contenente una serie di misure per la semplificazione del settore edile, che potrebbe approdare nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri.Il modello standard, che sarà disponibile sia in formato cartaceo che in modalità online, dovrebbe garantire un margine di flessibilità per adattarsi alle diverse norme regionali, costituendo un primo passo verso la semplificazione chiesta da imprese, Regioni ed enti locali.
Nei giorni scorsi, la consultazione lanciata dal Ministro per la Semplificazione, Maria Anna Madia, ha mostrato infatti che l’edilizia è il settore col maggior numero di procedure complicate. In testa alla classifica si collocano proprio il permesso di costruire, ma anche la Scia, che spesso è soggetta a diverse interpretazioni da parte dei tecnici comunali:
“La procedura più complicata nel mio settore è la burocrazia che vige nell'ambito della presentazione delle pratiche edilizie. Un vero putiferio. Inoltre le norme sono fatte in modo che possono essere interpretate in maniera diversa dall'uno o altro amministratore”. Professionista, Lombardia.
“Per imboschire un terreno agricolo si fanno due passaggi al Parco nazionale, uno in provincia per zona SIC, uno all’Ispettorato provinciale delle foreste per il vincolo idrogeologico, uno alla Regione per l'autorizzazione finale. Viva l'anidride carbonica..." Professionista, Puglia.
“Ogni Comune della Regione interpreta a proprio modo la classificazione degli interventi urbanistici, nonostante le definizioni appaiano molto simili. Inoltre, a parità di intervento, mi è capitato che ciò che per la legge nazionale è manutenzione straordinaria priva di rilevanza sismica (soggetta a CIL) per un determinato Comune è soggetto a permesso di costruire”. Imprenditore, Lombardia.
L’introduzione del modello standard semplificherebbe quindi la vita agli operatori del settore, che nonostante l'elevato numero di norme hanno pochi riferimenti chiari e spesso non sanno quale sia la corretta procedura da seguire.
Alcune Regioni si stanno già muovendo in questa direzione.In Puglia, ad esempio, è stata uniformata la modulistica di riferimento riguardante permesso di costruire, provvedimento unico autorizzativo, Denuncia di Inizio Attività (Dia), Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia), Comunicazione inizio lavori e Comunicazione di edilizia libera.
Il bisogno di semplificazione è stato avanzato anche dalla Rete delle Professioni Tecniche, (RPT), che lamentando la correlazione tra crisi e complessità normativa ha proposto una legge unitaria delle materie di competenza statale, il superamento del Piano Regolatore Generale (PRG) del 1942 in favore del Piano di Governo del Territorio (PGT) e la sostituzione dei regolamenti edilizi comunali con una norma tecnica nazionale (Leggi Tutto).
La creazione di procedure e modelli standard per le autorizzazioni del settore edilizio è considerata di importanza prioritaria dal Governo che, con il Documento di economia e finanza (Def), prevede l’adozione di misure in tal senso entro ottobre 2014.
Ma la riforma dell’edilizia e l’iter verso la semplificazione, pensata per rendere più convenienti gli investimenti dei privati, non si ferma qui. Il ddl costituzionale, varato all’inizio di aprile dal Consiglio dei Ministri, prevede infatti che il governo del territorio e le opere strategiche diventino di esclusiva competenza dello Stato. Solo in questo modo i procedimenti per l’approvazione e la realizzazione delle opere avrebbero una durata certa.
Si inserisce in quest’ottica il Regolamento Edilizio unico nazionale, che eliminerebbe la moltitudine di autorizzazioni necessarie per il completamento di una infrastruttura, ma soprattutto la sovrapposizione tra i diversi enti interessati. Si tratta, ad ogni modo, di un passo successivo, che potrà essere realizzato solo dopo la riforma del Titolo V della Costituzione.
lunedì 28 aprile 2014
Ecobonus 65% e detrazione 50%: spesi 28 miliardi di euro nel 2013
Cresme: i lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica hanno creato 226 mila nuovi posti di lavoro http://www.edilportale.com/news/2014/04/risparmio-energetico/ecobonus-65-e-detrazione-50-spesi-28-miliardi-di-euro-nel-2013_39195_27.html
29/04/2014 - Investimenti da parte dei privati pari a 28 miliardi di euro nel 2013, di cui 4,8 miliardi di Iva, e 226 mila nuovi posti di lavoro.Il Cresme e il Servizio Studi della Camera hanno aggiornato al rialzo le stime delle ricadute economiche e occupazionali delle detrazioni del 50% e 65% per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica degli edifici. E il 2014 promette ancora meglio, con 5,7 miliardi di euro di spesa nei primi due mesi, con una crescita del 54% rispetto al primo bimestre 2013.
Dopo le cifre diffuse nel novembre scorso - 19 miliardi di euro spesi per i lavori effettuati nel 2013 e 189 mila nuovi posti di lavoro creati - i dati sulle ritenute sui bonifici operate da banche e Poste, resi noti nei giorni scorsi dal Ministero dell’Economia, fanno lievitare a 23 miliardi di euro la spesa per gli interventi edilizi, con una crescita del 45% rispetto al 2012.
Il Cresme spiega che è cresciuta considerevolmente la quota dei lavori incentivati (e quindi necessariamente regolari) rispetto al totale del mercato della riqualificazione edilizia: nel 2013 si è arrivati al 60,7% del totale, cioè 27,3 miliardi incentivati su un totale di 45 miliardi. Nel 2012 questa quota era pari al 43,2% (19,2 miliardi su 44,1) e nel 2011 del 39,1% (17,7 miliardi su 45,3).
Gran parte di questo boom è dovuto alla detrazione del 50% per le ristrutturazioni (temporaneamente molto più alto rispetto al 36%) e all’innalzamento delle agevolazioni per il risparmio energetico al 65%, avvenuto nel giugno 2013.
Sul fronte dell’occupazione, il Cresme ha stimato 226.339 occupati diretti creati dagli incentivi nel 2013, contro i 157.949 del 2012, e 339.508 unità la somma degli occupati diretti e dell’indotto (erano 238.508 nel 2012).
Il direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, fa alcune riflessioni sulla situazione del settore edilizio: in primo luogo coglie i segnali “di una ripresa selettiva in cui certamente il mercato della riqualificazione è e sarà il motore trainante dell’edilizia”. In secondo luogo, le ristruttuazioni e la riqualificazione energetica stanno dando un contributo importante alla questione del lavoro. In terzo luogo, “dobbiamo ritenere che abbia funzionato anche la leva di emersione dal nero di questo settore”.
Soddisfatto il Ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi: “dati molto positivi, un fisco amico aiuta la ripresa” - ha dichiarato. “I bonus fiscali per le ristrutturazioni funzionano. È la prova che il fisco, usato in modo non vessatorio nei confronti delle imprese e dei cittadini, può essere una leva per la ripresa”.
Per il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, i dati confermano la bontà di “un’idea di edilizia legata alla riqualificazione del patrimonio esistente, al risparmio energetico, alla sicurezza antisismica, che non consuma nuovo territorio. Un’idea di Italia che scommette sulla qualità e sulla green economy”.
Ricordiamo che si può usufruire della detrazione fiscale del 65% per la riqualificazione energetica fino alla fine del 2014. Nel 2015 il bonus scenderà al 50% e nel 2016 tornerà al 36%. Per gli interventi sulle parti condominiali, sono detraibili al 65% le spese sostenute fino al 30 giugno 2015, mentre quelle effettuate fino al 30 giugno 2016 usufruiranno del bonus al 50%. Scarica la Guida alla detrazione 65% di Edilportale
Anche la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni è valida fino alla fine del 2014, mentre nel 2015 sarà detraibile il 40% delle spese sostenute. Nel 2014 e 2015 il tetto di spesa agevolabile resta fermo a 96 mila euro. A partire dal 2016 il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% e il tetto di spesa scenderà a 48 mila euro. Scarica l'INFOGRAFICA di Edilportale sui bonus 65% e 50%
Prestazione energetica edifici: in arrivo le nuove norme UNI/TS 11300
A breve i testi definitivi che sostituiranno quelli pubblicati nel 2008
di Rossella Calabrese http://www.edilportale.com/news/2014/04/risparmio-energetico/prestazione-energetica-edifici-in-arrivo-le-nuove-norme-uni-ts-11300_39197_27.html
29/04/2014 - L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) pubblicherà a breve le nuove versioni della UNI/TS 11300-1 e della UNI/TS 11300-2 in materia di prestazioni energetiche degli edifici, che andranno a sostituire le corrispondenti parti pubblicate nel 2008.Lo annuncia lo stesso UNI, comunicando che a breve saranno rilasciati i testi definitivi delle nuove norme, messi a punto tenendo conto dei commenti pervenuti durante le inchieste pubbliche, conclusesi nel settembre scorso.
La specifica tecnica UNI/TS 11300, articolata in quattro parti - spiega l’UNI - è nata con l’obiettivo di fornire unametodologia univoca di calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia degli edifici, riassumendo e integrando con i necessari dati nazionali quanto la normativa europea stava predisponendo, tramite il mandato M/343 a supporto dell’implementazione della Direttiva 2002/91/CE.
L’Ente di Unificazione ricorda che a livello nazionale le UNI/TS 11300, pur con alcune limitazioni, costituiscono ilprincipale riferimento normativo per la determinazione della prestazione energetica degli edifici e sono espressamente richiamate nei provvedimenti regolamentari che disciplinano la materia.
In accordo con la normativa europea, le UNI/TS 11300 prevedono differenti modalità di applicazione, che consentono di valutare sia gli edifici nuovi che quelliesistenti, in relazione a condizioni standard convenzionali di riferimento (asset rating) o in condizioni climatiche e d’esercizio specifiche (tailored rating).
domenica 27 aprile 2014
lavoro i piccoli studi tecnici professionali potranno assumere a tempo determinato
Nel Jobs Act anche la smaterializzazione del Durc con verifiche esclusivamente telematiche http://www.edilportale.com/news/2014/04/normativa/i-piccoli-studi-potranno-assumere-a-tempo-determinato_39165_15.html
28/04/2014 - Possibilità per i piccoli studi di assumere con contratti a tempo determinato e smaterializzazione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc). Sono alcune delle novità delJobs Act, che dopo la fiducia alla Camera passa all’esame del Senato.Contratti a tempo determinato negli studi
In base al Jobs Act, il numero complessivo dei rapporti di lavoro a termine costituiti da ciascun datore di lavoro non potrà eccedere il limite del 20% dell'organico complessivo presente in azienda.
È però prevista un’eccezione per le imprese che occupano fino a cinque dipendenti. In queste realtà sarà sempre possibile stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato.
La disposizione riguarda molto da vicino gli studi professionali, che nella maggior parte dei casi sono costituiti da meno di cinque elementi.
Secondo l'impostazione iniziale, invece, i piccoli studi venivano di fatto esclusi dalle norme sui contratti a tempo determinato. Il testo iniziale conteneva infatti conteneva il riferimento generico al limite del 20% dell’organico, senza però prevedere misure speciali per le realtà con un massimo di cinque lavoratori.
Questo avrebbe significato che per stipulare un contratto a tempo determinato sarebbe stato necessario avere altri cinque dipendenti. Cosa che quasi mai accade nei microstudi.
La nuova norma eleva poi da dodici a trentasei mesi la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato per il quale non è richiesta la causale.
Il Jobs Act prevede infine la possibilità di prorogare fino a un massimo di cinque volte il contratto a tempo determinato nell'arco dei tre anni, sempre che si riferisca alla stessa attività lavorativa.
Durc
Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, tutti gli interessati potranno verificare con modalità esclusivamente telematiche e in tempo reale la regolarità contributiva nei confronti dell'Inps, dell'Inail e delle Casse edili.
L'esito dell'interrogazione avrà una validità di 120 giorni dalla data di acquisizione e sostituirà ad ogni effetto il Durc.
Le modalità operative e gli eventuali casi di esclusione dalle semplificazioni saranno definiti da un decreto del Ministero del Lavoro, che dovrà essere adottato, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge sul Jobs Act, di concerto con i Ministeri dell’Economia e della Semplificazione, sentiti l’Inps, l’Inail e la Commissione nazionale paritetica per le Casse edili.
Opportunità di formazione gratuita per 100 esperti di sostenibilità ambientale
La Regione Lazio forma nuove professionalità tese ad acquisire competenze specifiche sulla conversione ecologica
Fino al 16 maggio 2014 è possibile candidarsi al quinto ed ultimo corso di formazione professionale gratuito attivato dal progetto R.E.P.L.I.C.A., Reti di Esperienze e Professioni a Lavoro per l’Innovazione e le Competenze Ambientali, l’iniziativa promossa dalla Regione Lazio per diffondere un modello regionale di sviluppo territoriale sostenibile e partecipato (www.progettoreplica.it).
L’obiettivo del corso in Esperto di “Gestione Partecipata alla Sostenibilità” è quello di formare figure professionali con competenze specialistiche sulla conversione ecologica in ambito istituzionale, imprenditoriale e sociale: figure che sappiano adottare una visione sistemica utile aprogettare interventi integrati di sviluppo locale, con un approccio incentrato sulla sostenibilità ambientale e sociale. I temi saranno affrontati con un'ottica interdisciplinare e teorico-pratica, fornendo ai partecipanti una conoscenza che integra economia, finanza, diritto, pianificazione urbana e riflessioni su nuovi paradigmi produttivi e di sviluppo locale.
Le competenze acquisite concorreranno a creare profili professionali che potranno candidarsi ad essere consulenti delle Pubbliche Amministrazioni, di Imprese e del terzo settore in qualità di esperti della riconversione.
Il corso è rivolto a 100 partecipanti e avrà la durata di 64 ore dalla fine del mese di maggio all’inizio del mese di luglio 2014. Il corso sarà ripetuto a Roma, a Frosinone e a Latina.
Il corso è svolto con l’organizzazione di A Sud.
Al termine del corso i partecipanti otterranno un attestato di frequenza.
Il corso è riservato ai candidati con i seguenti requisiti:
- 18 anni compiuti
- stakeholder, funzionari pubblici, occupati, operatori (associazioni, organizzazioni, enti territoriali, cittadini, etc.) che vogliono orientare le proprie competenze specifiche verso la conversione ecologica
Per partecipare alle selezioni sarà necessario:
- inviare la Domanda di partecipazione, debitamente compilata e firmata, insieme alla fotocopia della carta di identità (e del permesso di soggiorno in caso di cittadini stranieri) tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro e non oltre le ore 19:00 del 16 maggio 2014 presso: Ecosistemi srl, Viale Liegi 32, 00198 ROMA
Il progetto R.E.P.L.I.C.A. è coordinato da Ecosistemi, società di consulenza ambientale leader per gli acquisti verdi, ed è promosso da EBLart, l’Ente Bilaterale del Lazio per l’Artigianato, EBTL, l’Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo della Regione Lazio, FORMARE, il Centro di Ricerca e Formazione della Federlazio.
sabato 26 aprile 2014
Sabaudia parcheggi a pagamenti sul lungomare
857 2014 | 29 15-04-2014 | Parcheggi a pagamento. Criteri Generali anno 2014 | 15-04-2014 | 30-04-2014 | Delibere | Delibere di Giunt |
http://www.comune.sabaudia.latina.it/index.php/index.php?option=com_chronocontact&chronoformname=atto_10_mostra&valore=8509&Itemid=252
Avviso Pubblico - Abbonamento parcheggi
|
Avvisi e Comunicati | |
ABBONAMENTO PARCHEGGI A PAGAMENTO 2014
Il servizio parcheggi per gli abbonamenti estivi è entrato in vigore da Sabato 19 aprile e terminerà domenica 28 settembre 2014, come regolamentato con atto di Giunta n. 29 /2014 .
E’ possibile ritirare gli abbonamenti presso gli uffici comunali :
L’Associazione PRO LOCO di Sabaudia, ubicata sotto i portici della piazza del Comune, rilascia il ticket degli abbonamenti per i parcheggi a pagamento per residenti e non residenti nel seguente orario :
Si precisa che per i RESIDENTI sarà rilasciato il ticket dell’abbonamento al solo intestatario del libretto di circolazione, ove deve risultare inequivocabilmente la residenza nel Comune di Sabaudia.
Per i NON RESIDENTI il ticket sarà rilasciato al solo proprietario dell’auto che risulta essere anche intestatario della bolletta Tares. http://www.comune.sabaudia.latina.it/
|
giovedì 24 aprile 2014
mercoledì 23 aprile 2014
Per la veranda provvisoria non servono permessi edilizi
CdS: se è poggiata e non ancorata, è un arredo esterno anche in presenza di binari di scorrimento http://www.edilportale.com/news/2014/04/normativa/per-la-veranda-provvisoria-non-servono-permessi-edilizi_39128_15.html
Secondo il CdS, anche se la veranda è composta da pannelli che richiedono dei binari di scorrimento, la struttura deve essere considerata un arredo esterno facilmente amovibile.
Il Consiglio di Stato ha esaminato il caso di una struttura costituita da due pali dello spessore di 8,50 per 11,50 centimetri, poggiati sul pavimento del terrazzo a livello, e da quattro traverse con binario di scorrimento a telo in PVC della superficie di 15 metri quadri, dell’altezza variabile da 2,80 a 2,10 metri, ancorata al sovrastante balcone e munita di una copertura rigida di 4 metri quadri a riparo del telo retraibile.
Dato che il Comune aveva inizialmente imposto la sospensione dei lavori e la demolizione di quanto realizzato, il proprietario dell’abitazione, che stava realizzando la veranda, aveva fatto ricorso al Tar.
Il Tribunale Amministrativo aveva però respinto il ricorso, confermando la decisione del Comune.
Parere opposto è stato invece espresso dal Consiglio di Stato, che nella struttura realizzata non ha visto né un aumento di volume e della superficie coperta né la creazione o la modificazione di un organismo edilizio, né l'alterazione del prospetto o della sagoma dell'edificio.
Come si legge nella sentenza del CdS, data la facilità con cui può essere rimossa e l’assenza di tamponature verticali, la veranda realizzata non può modificare la destinazione d'uso degli spazi esterni.
Al contrario, ha concluso il CdS, la struttura deve essere considerata un arredo esterno con la funzione di riparo e protezione. Una sorta di intervento di manutenzione volto a migliorare la fruizione temporanea dello spazio esterno, per cui non è necessario nessun titolo abilitativo.
Rischio idrogeologico, Galletti: spendere subito 1,6 miliardi di euro
Min.Ambiente: accanto agli interventi urgenti previsto un piano di risanamento della durata di 10 o 15 anni http://www.edilportale.com/news/2014/04/ambiente/rischio-idrogeologico-galletti-spendere-subito-16-miliardi-di-euro_39115_52.html
23/04/2014 - Spendere subito 1,6 miliardi, fermi nelle contabilità dei commissari, per gli interventi urgenti di risanamento idrogeologico. Il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha annunciato che è allo studio del Governo un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico che durerà 10-15 anni.
Secondo Galletti, la soluzione del problema del dissesto idrogeologico passa attraverso due variabili: l’emergenza e gli interventi di medio-lungo periodo.
Per le emergenze, ha affermato Galletti, bisogna spendere subito le risorse che ci sono, cioè 1,6 miliardi che al momento sono fermi nelle contabilità dei commissari. Per sbloccarli servirà un intervento legislativo ad hoc.
D’altra parte, va abbandonata la logica dell’emergenza per passare a quella della prevenzione, con un piano da curare nel medio e lungo periodo.
In quest’ottica, ha spiegato il Ministro, potrebbe risultare utile la riforma del Titolo V della Costituzione, che introdurrà la semplificazione del sistema dei livelli decisionali e permetterà di spendere prima e meglio le risorse disponibili.
Prosegue quindi la ricognizione dei fondi disponibili iniziata dopo l’insediamento del Governo Renzi. Ricordiamo infatti che a marzo è stato annunciato il Piano Terra Ferma, per il quale il Presidente del Consiglio ha previsto lo stanziamento di 1,5 miliardi, da utilizzare sotto il controllo di una apposita unità di missione.
23/04/2014 - Spendere subito 1,6 miliardi, fermi nelle contabilità dei commissari, per gli interventi urgenti di risanamento idrogeologico. Il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha annunciato che è allo studio del Governo un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico che durerà 10-15 anni.
Secondo Galletti, la soluzione del problema del dissesto idrogeologico passa attraverso due variabili: l’emergenza e gli interventi di medio-lungo periodo.
Per le emergenze, ha affermato Galletti, bisogna spendere subito le risorse che ci sono, cioè 1,6 miliardi che al momento sono fermi nelle contabilità dei commissari. Per sbloccarli servirà un intervento legislativo ad hoc.
D’altra parte, va abbandonata la logica dell’emergenza per passare a quella della prevenzione, con un piano da curare nel medio e lungo periodo.
In quest’ottica, ha spiegato il Ministro, potrebbe risultare utile la riforma del Titolo V della Costituzione, che introdurrà la semplificazione del sistema dei livelli decisionali e permetterà di spendere prima e meglio le risorse disponibili.
Prosegue quindi la ricognizione dei fondi disponibili iniziata dopo l’insediamento del Governo Renzi. Ricordiamo infatti che a marzo è stato annunciato il Piano Terra Ferma, per il quale il Presidente del Consiglio ha previsto lo stanziamento di 1,5 miliardi, da utilizzare sotto il controllo di una apposita unità di missione.
Corsi per certificatori energetici: il Ministero autorizza nuovi enti
26 soggetti, tra Consigli, Ordini e Collegi professionali, enti privati e Università, si aggiungono ai 18 già accreditati http://www.edilportale.com/news/2014/04/risparmio-energetico/corsi-per-certificatori-energetici-il-ministero-autorizza-nuovi-enti_39085_27.html
22/04/2014 - Il Ministero dello Sviluppo economico ha aggiornato l’elenco degli enti autorizzati a svolgere corsi di formazione per la certificazione energetica degli edifici.
Ai primi 18 Enti autorizzati il mese scorso, si aggiungono ora ulteriori 26 soggetti, tra Consigli, Ordini e Collegi professionali, enti privati e Università:
- il Consiglio Nazionale Geometri e i relativi Collegi Provinciali di Teramo, Palermo, Nuoro, Taranto, Viterbo, Pistoia, Lucera, Barletta-Andria-Trani, Treviso, Lecce, Foggia;
- gli Ordini degli Ingegneri di Catanzaro e di Lecce;
- l’Ordine degli Architetti di Padova;
- il Consiglio Nazionale dei Geologi;
- i Collegi dei Periti Industriali di Ascoli Piceno e Fermo e di Terni;
- il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e quello di Caserta;
- le Società Accademia Eraclitea, ISES ITALIA e Sinergie;
- il Consorzio Universitario di Ricerca Applicata presso l’Università degli Studi di Padova;
- il Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agro-Ecosistemi dell’Università degli Studi di Catania;
- il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Vai all’elenco dei soggetti autorizzati
Ricordiamo che un Ente, pubblico o privato, che intenda erogare corsi di formazione per attribuire la qualifica di certificatore energetico deve richiedere ed ottenere l’autorizzazione del Ministero, secondo quanto previsto dal Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l'indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici (Dpr 75/2013).
Dopo le modifiche introdotte dal decreto Destinazione Italia, il corso deve durare almeno 80 ore ma è obbligatorio solo per determinate classi di Laurea e Diplomi. Vedi i nuovi requisiti per diventare certificatore energetico
I certificatori possono dunque rilasciare l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) degli edifici, uno strumento - ricorda il Ministero - per valorizzare la qualità degli immobili, che costituisce un’opportunità per la creazione di nuove figure professionali e la specializzazione di quelle esistenti.
Edilizia scolastica, altri 422 milioni dal decreto sulla Spending Review
Tra le novità pubblicazione dei bandi di gara solo online e in Gazzetta Ufficiale e fatturazione elettronica anticipata al 31 marzo 2015
http://www.edilportale.com/news/2014/04/normativa/edilizia-scolastica-altri-422-milioni-dal-decreto-sulla-spending-review_39121_15.html
23/04/2014 - Aumento delle risorse destinate all’edilizia scolastica e risparmi grazie alla fatturazione elettronica e alla pubblicazione dei bandi solo online. Sono le novità della bozza di DL Spending Review, approvato venerdì scorso in Consiglio dei Ministri (Scarica la bozza del decreto)Edilizia scolastica
Per il 2014 e il 2015 una somma pari a 122 milioni di euroannui dovrebbe essere esclusa dal patto di stabilità dei Comuni che realizzeranno interventi di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici.
L’elenco dei Comuni beneficiari e gli importi esclusi dal patto di stabilità delle singole Amministrazioni saranno individuate in seguito con un dpcm.
Il Cipe potrà inoltre deliberare la riprogrammazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014 – 2020. Dall’operazione si potrebbero ricavare altri 300 milioni di euro.
Bandi di gara online
Se le novità del decreto saranno confermate nella fase di conversione in legge, i bandi di gara non saranno più pubblicati sui giornali, ma solo sulla Gazzetta Ufficiale e sui siti della Stazione Appaltante, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Osservatorio. Nel caso in cui gli importi siano inferiori a 500 mila euro, il bando deve essere pubblicato anche sul sito dell’Albo pretorio del Comune interessato.
Secondo il decreto, le spese per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sono sostenute dalla Stazione Appaltante e vengono in seguito rimborsate dall’aggiudicatario.
Fatturazione elettronica
Il decreto anticipa al 31 marzo 2015 il termine entro cui tra Pubblica Amministrazione e fornitori la fatturazione deve avvenire esclusivamente su base elettronica.
Per garantire la tracciabilità delle fatture, il DL prescrive di riportare il codice identificativo di gara (CIG) e, per le fatture inerenti a opere pubbliche o ad interventi di manutenzione straordinaria, il codice unico di progetto (CUP).
Il termine per l’avvio della fatturazione elettronica era stato inizialmente fissato al 6 giugno 2015 dal DM 55/2013 del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Le novità contenute nel decreto dovranno ora affrontare l’iter per la conversione in legge.
martedì 22 aprile 2014
Il professionista con segretaria paga l’Irap
La presenza di un collaboratore che non sostituisce, ma aiuta il professionista determina l’autonoma organizzazione http://www.edilportale.com/news/2014/04/normativa/il-professionista-con-segretaria-paga-l-irap_39039_15.html
22/04/2014 - Il professionista che si avvale della collaborazione part time di una segretaria deve pagare l’Irap, Imposta unica sulle attività produttive. Lo ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza 7609/2014.Nel caso esaminato dalla Corte, un professionista si era rifiutato di pagare l’Irap perché, a suo avviso, svolgeva la sua attività avvalendosi esclusivamente di beni strumentali modesti. A detta del professionista, la presenza di una segretaria part time non contribuiva a creare il presupposto di autonoma organizzazione, cioè della condizione che fa scattare il pagamento dell’Irap.
Secondo il professionista, ci sarebbe stata autonoma organizzazione se fosse stato possibile svolgere l’attività anche in sua assenza. Al contrario, la presenza del professionista era fondamentale e non rivestiva solo un ruolo di coordinamento e controllo.
Di parere opposto la Cassazione, secondo la quale c’è autonoma organizzazione non solo quando il professionista si avvale di un collaboratore in grado di sostituirlo, ma anche quando la collaborazione è utile a migliorare i risultati del suo lavoro.
Nel caso in cui il professionista si faccia coadiuvare da una segretaria per lo svolgimento di alcune mansioni, ottiene un miglioramento dei propri risultati e deve quindi pagare l’Irap.
Iscriviti a:
Post (Atom)