Nel vademecum i procedimenti richiesti per ogni intervento e la modulistica in raccordo con i provvedimenti edilizi
Come cambiano le norme sull’autorizzazione paesaggistica alla luce del DPR 31/2017 e come si coordinano con i procedimenti che disciplinano gli interventi edilizi.
Questo il contenuto del Vademecum sull’autorizzazione paesaggistica pubblicato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) per fornire, ad amministrazioni locali e professionisti, gli strumenti utili a rendere realmente efficaci le principali semplificazioni introdotte.
Dopo un’analisi approfondita dell’attuale quadro normativo sulla materia, la guida entra nel dettaglio individuando i 31 casi in cui l'autorizzazione paesaggistica non è necessaria: gli interventi interni agli edifici, o quelli che comunque non comportano importanti modificazioni dell’aspetto esteriore degli edifici stessi.
Inoltre, vengono analizzati i casi per i quali è possibile avvalersi del procedimento semplificato (soprattutto opere di adeguamento antisismico ed efficientamento energetico).
Completa il quadro l’operazione di raccordo tra le procedure per il rilascio delle autorizzazioni edilizie e le disposizioni per la tutela del paesaggio.
A seconda dell’intervento che s’intraprende sarà possibile ricorrere a tre procedure diverse:
- intervento libero: senza obbligo di autorizzazione paesaggistica ma solo richiesta del titolo edilizio (quando serve);
- autorizzazione paesaggistica semplificata con modelli unificati e iter procedurale da concludersi entro il termine massimi di 60 giorni;
- autorizzazione paesaggistica ordinaria: per interventi significativi e con iter procedurale più lungo (fino ad un massimo di 120 giorni).
Il DPR 31/2017 individua con precisione 31 interventi liberi e 42 di modesta entità che possono seguire l'iter semplificato.
Nell’Allegato A vengono definiti i piccoli interventi che, anche se realizzati su beni vincolati, sono esclusi dall’autorizzazione paesaggistica. Tra questi ci sono, ad esempio, i lavori per il consolidamento statico e il miglioramento della prestazione energetica che non comportano modifiche sostanziali, ma anche le opere indispensabili per il superamento delle barriere architettoniche.
Nell’Allegato B ci sono, invece, gli interventi considerati ad impatto lieve, che usufruiscono di una procedura semplificata. Si tratta, ad esempio, di interventi antisismici e di miglioramento energetico che comportano innovazioni nelle caratteristiche morfologiche dell’edificio, ma anche della realizzazione di tettoie e porticati.
Oltre agli interventi di lieve entità indicati nell'Allegato B sono assoggettate a procedimento semplificato le istanze di rinnovo di autorizzazioni paesaggistiche scadute da non più di un anno e relative ad interventi in tutto o in parte non eseguiti, a condizione che il progetto risulti conforme a quanto in precedenza autorizzato. Qualora con l'istanza di rinnovo siano chieste anche variazioni progettuali che comportino interventi di non lieve entità, si applica il procedimento autorizzatorio ordinario.
L'istanza di autorizzazione paesaggistica relativa agli interventi di lieve entità deve essere compilata, anche in modalità telematica, secondo il modello semplificato dell'Allegato C e deve essere corredata da una relazione paesaggistica semplificata, redatta da un tecnico abilitato, secondo l'Allegato D.
Questo il contenuto del Vademecum sull’autorizzazione paesaggistica pubblicato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) per fornire, ad amministrazioni locali e professionisti, gli strumenti utili a rendere realmente efficaci le principali semplificazioni introdotte.
Autorizzazione paesaggistica: i contenuti della guida
Accanto alla descrizione dei procedimenti richiesti per le singole fattispecie di intervento, il volume contiene anche tutta la modulistica necessaria come strumento di supporto per i Comuni e utile per la realizzazione di linee guida per operatori e cittadini, da pubblicare eventualmente sui siti istituzionali delle amministrazioni locali.Dopo un’analisi approfondita dell’attuale quadro normativo sulla materia, la guida entra nel dettaglio individuando i 31 casi in cui l'autorizzazione paesaggistica non è necessaria: gli interventi interni agli edifici, o quelli che comunque non comportano importanti modificazioni dell’aspetto esteriore degli edifici stessi.
Inoltre, vengono analizzati i casi per i quali è possibile avvalersi del procedimento semplificato (soprattutto opere di adeguamento antisismico ed efficientamento energetico).
Completa il quadro l’operazione di raccordo tra le procedure per il rilascio delle autorizzazioni edilizie e le disposizioni per la tutela del paesaggio.
Autorizzazione paesaggistica: le semplificazioni del DPR 31/2017
Il DPR 31/2017 sull'autorizzazione paesaggistica semplificata, in vigore dallo scorso 6 aprile, allarga le attività edilizie libere dal nullaosta e velocizza l’iter procedurale grazie ai modelli unificati per la presentazione delle istanze.A seconda dell’intervento che s’intraprende sarà possibile ricorrere a tre procedure diverse:
- intervento libero: senza obbligo di autorizzazione paesaggistica ma solo richiesta del titolo edilizio (quando serve);
- autorizzazione paesaggistica semplificata con modelli unificati e iter procedurale da concludersi entro il termine massimi di 60 giorni;
- autorizzazione paesaggistica ordinaria: per interventi significativi e con iter procedurale più lungo (fino ad un massimo di 120 giorni).
Il DPR 31/2017 individua con precisione 31 interventi liberi e 42 di modesta entità che possono seguire l'iter semplificato.
Nell’Allegato A vengono definiti i piccoli interventi che, anche se realizzati su beni vincolati, sono esclusi dall’autorizzazione paesaggistica. Tra questi ci sono, ad esempio, i lavori per il consolidamento statico e il miglioramento della prestazione energetica che non comportano modifiche sostanziali, ma anche le opere indispensabili per il superamento delle barriere architettoniche.
Nell’Allegato B ci sono, invece, gli interventi considerati ad impatto lieve, che usufruiscono di una procedura semplificata. Si tratta, ad esempio, di interventi antisismici e di miglioramento energetico che comportano innovazioni nelle caratteristiche morfologiche dell’edificio, ma anche della realizzazione di tettoie e porticati.
Oltre agli interventi di lieve entità indicati nell'Allegato B sono assoggettate a procedimento semplificato le istanze di rinnovo di autorizzazioni paesaggistiche scadute da non più di un anno e relative ad interventi in tutto o in parte non eseguiti, a condizione che il progetto risulti conforme a quanto in precedenza autorizzato. Qualora con l'istanza di rinnovo siano chieste anche variazioni progettuali che comportino interventi di non lieve entità, si applica il procedimento autorizzatorio ordinario.
L'istanza di autorizzazione paesaggistica relativa agli interventi di lieve entità deve essere compilata, anche in modalità telematica, secondo il modello semplificato dell'Allegato C e deve essere corredata da una relazione paesaggistica semplificata, redatta da un tecnico abilitato, secondo l'Allegato D.
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