Per una casa accatastata in A/3 il costo medio della Tassa sui servizi è di 136 euro, a fronte dei 111 dell'Imu del 2012. Per una casa in A/2 si pagheranno 305 euro a fronte dei 334 pagati due anni fa. Tutte le simulazioni della Uil MILANO - Tra ingorghi, difficoltà di calcolo, rinvii, si avvicina il 16 giugno, data per il versamento dell'acconto della Tasi, la tassa sui Servizi indivisibili, nei 2.269 Comuni (45 città capoluogo di provincia), che hanno pubblicato le delibere sul sito del Ministero dell'Economia (lo speciale di Repubblica.it). Come spiega la Uil - Servizio Politiche Territoriali, sarà anche una prima verifica per sapere se alla fine sarà più o meno leggera dell'Imu pagata nel 2012.
La complicazione che caratterizza la tassa, questa volta, è data dal fatto che le detrazioni non sono a livello nazionale, ma demandate ai Comuni: combinando le varie situazioni presenti da ente a ente si possono raggiungere almeno 75 mila configurazioni diverse del tributo.
In ogni caso, da una simulazione del Servizio Politiche Territoriali della Uil emerge che su 180 famiglie residenti nelle 45 città capoluogo che hanno pubblicato le aliquote, per oltre il 50% di esse (52,8%), la Tasi sarà più pesante di quanto pagato con l'Imu nel 2012. Infatti, spiega Guglielmo Loy - Segretario Confederale UIL, attuando il "metodo del pagamento soggettivo", dalle nostre proiezioni emerge, che per una casa accatastata in A/3 su 45 famiglie senza figli, per 23 di esse (il 51,1% del totale del campione), la Tasi è più pesante dell'Imu. Per lo stesso immobile, ma con 1 figlio, la Tasi è più
I calcoli sono riferiti a una casa di 5 vani accatastata in A/3 (rendita 450 euro), abitata da una famiglia con reddito ISEE di 10 mila euro e a un appartamento (sempre 5 vani), accatastato in A/2 (rendita 750 euro), abitato da una famiglia con reddito ISEE di 16 mila euro. Si tiene poi conto delle aliquote e delle detrazioni (TASI e IMU 2012), deliberate dalle singole città.
Secondo i risultati della simulazione, a Mantova l'effetto dell'aliquota Tasi al 2,4 per mille senza detrazioni e un Imu del 2012 con aliquota al 3 per mille, fa sì che per un immobile accatastato in A/3 una famiglia senza figli pagherà 154,64 euro in più, con 1 figlio pagherà 181,44 euro in più. A Novara la Tasi è più pesante dell'Imu di 101,72 euro per una famiglia senza figli e di 151,72 euro per una famiglia con 1 figlio; a Frosinone, Pistoia, Udine e Vibo Valentia si pagheranno 86,60 euro in più senza figli e 136,60 euro in più con 1 figlio.
A Treviso, per un immobile A/3, la Tasi si azzera e costerà 102,40 euro in meno dell'Imu per una famiglia senza figli e 52,40 euro in meno, per una famiglia con 1 figlio; a Torino la Tasi è più leggera dell'Imu di 95,20 euro per una famiglia senza figli e di 75,20 euro con 1 figlio; a Napoli si risparmieranno 78,50 euro senza figli e 38,50 euro con 1 figlio; a Trento si pagheranno 76,80 euro in meno senza figli e 26,80 euro in meno con 1 figlio; a Parma il risparmio sarà di 69,12 euro senza figli e di 19,12 euro con 1 figlio.
Per le famiglie con una casa accatastata in A/2 a Mantova si pagheranno di Tasi 124,40 euro in più dell'Imu per una famiglia senza figli e 174,40 euro in più per una famiglia con 1 figlio; a Lucca 86,60 euro in più senza figli e 136,60 euro in più con 1 figlio; a Venezia 80 euro in più con o senza figli; ad Arezzo 61,80 euro in più con o senza figli; a Siracusa 48,80 euro in più senza figli e 98,80 euro in più con 1 figlio. Sicuramente un bel risparmio a Treviso, dove per questo appartamento (A/2) si arriva a risparmiare rispetto all'Imu tra i 252 e i 302 euro; a Caserta una famiglia senza figli risparmierà 241 euro e con 1 figlio 191 euro; a Trento il risparmio sarà di 228 euro senza figli e di 178 euro con 1 figlio, a Livorno di 190,60 euro senza figli e di 140,60 euro con 1 figlio; a Forlì e Aosta si pagheranno 178 euro in meno senza figli e 128 euro in meno con 1 figlio.
Quanto alle aliquote, Olbia si candida come città a "zero Tasi", Aosta e Trento hanno scelto l'aliquota base dell'1 per mille, tutte le altre città hanno aumentato le aliquote. Pordenone ha scelto l'1,25 per mille (con detrazioni); Treviso l'1,6 per mille (detrazione di 200 euro per tutti gli immobili); Pesaro l'1,9 per mille con detrazioni legate al reddito ISEE fino a 12 mila euro. Gli altri capoluoghi hanno scelto tutti aliquote comprese tra il 2 e il 3,3 per mille: 15 città hanno scelto l'aliquota del 3,3 per mille (Ancona, Arezzo, Biella, Bologna, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Napoli, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Torino e Venezia).
Sui costi, per la tipologia di casa in A/3, per le 90 famiglie oggetto del campione, la Tasi costerà mediamente 136 euro a fronte dei 111 euro pagati con l'Imu nel 2012, con punte di 249 euro ad Ancona; 199 euro a Rimini; 189 euro a Caserta, Forlì e Frosinone. Tra le grandi città a Bologna il costo medio della Tasi per questa tipologia di casa sarà mediamente di 105 euro; a Cagliari di 119 euro senza figli e 79 euro con 1 figlio; a Genova 135 euro senza figli e 110 euro con 1 figlio; a Napoli 99,50 euro; a Torino 139 euro senza figli e 109 euro con 1 figlio; a Venezia 129 euro senza figli e 79 euro con 1 figlio.
Per la tipologia di casa in A/2 mediamente il costo sarà di 305 euro a fronte dei 334 euro pagati con l'Imu nel 2012, con punte di 415 euro ad Ancona, Cremona, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Torino e Verbania. "Se questi sono gli effetti, conclude Loy, ci chiediamo se è valsa la pena dibattere un anno sul 'tormentone Imu' per arrivare alla Tasi". http://www.repubblica.it/economia/2014/06/14/news/tasi_si_avvicina_la_scadenza_per_il_50_delle_famiglie_rischio_rincari_sull_imu-88918370/?ref=HREC1-2
(14 giugno 2014)© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento