giovedì 12 giugno 2014

Permessi edilizi più snelli, domani in CdM il decreto Semplificazione

Presentati modelli standard a livello nazionale per Scia e permesso di costruire, cancellata la responsabilità solidale negli appalti http://www.edilportale.com/news/2014/06/normativa/permessi-edilizi-pi%C3%B9-snelli-domani-in-cdm-il-decreto-semplificazione_39973_15.html

12/06/2014 - Modelli unici per la richiesta dei permessi edilizi, semplificazioni per Scia e permesso di costruire e cancellazione della responsabilità solidale negli appalti. Sono alcune delle novità contenute nella bozza di Decreto Semplificazione, che approderà domani sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Sono stati predisposti modelli unici per la richiesta delpermesso di costruire (Scarica il modello) e la presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (Scarica il modello).

I modelli, elaborati dal Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, e sottoposti al vaglio di Regioni ed Enti locali, creano una situazione uniforme sul territorio nazionale, in modo da semplificare l’attività degli addetti ai lavori, al momento alle prese con regole estremamente differenziate da Comune a Comune. Si intende così rispondere alle richieste di professionisti e imprese del settore costruzioni

Il testo che entrerà in Consiglio dei Ministri prevede che laScia possa essere annullata d’ufficio entro due anni solo in presenza di rischi per il patrimonio artistico e culturale, l’ambiente, la salute, la sicurezza pubblica e la difesa nazionale. Viene meno la possibilità di annullamento per motivi di interesse pubblico diversi sopraggiunti in un secondo momento. Resta invece la possibilità, per la Pubblica Amministrazione, di vietare la prosecuzione dell’attività entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.
 
La bozza di decreto raddoppia il termine per il rilascio del permesso di costruire solo per i progetti particolarmente complessi, eliminando la procedura aggravata per i Comuni con più di 100 mila abitanti.
 
Viene inoltre ammessa la Scia per le varianti ai permessi di costruire che non implicano variazioni essenziali e che sono conformi alla normativa edilizia e urbanistica. Allo stesso tempo nel testo è specificato che gli accertamenti sulle varianti non comportano la sospensione dei lavori.
 
Il testo fissa poi un limite di 45 giorni per la formazione del silenzio assenso. Il decreto prevede che la Pubblica amministrazione si pronunci sulle richieste di autorizzazioni entro 30 giorni e ammette una proroga di 15 giorni nel caso in cui siano necessarie delle istruttorie. Decorsi questi termini, il permesso si intende acquisito.
 
In materia di autorizzazione sismica, il decreto classifica gli interventi edilizi in tre tipologie:
- di carattere primario, come sopraelevazioni, adeguamenti antisismici, nuove costruzioni che richiedono calcoli complessi e interventi sugli edifici strategici;
- di carattere secondario, come la riparazione delle costruzioni esistenti e le nuove costruzioni che non richiedono calcoli complessi;
- minori, cioè per le caratteristiche e la destinazione d’uso degli edifici non costituiscono un pericolo per l’incolumità.

Per completare l’iter della semplificazione, i professionisti che hanno risposto alla consultazione indetta dal Ministro Marianna Madia all’indirizzo rivoluzione@governo.it  hanno chiesto anche l'adozione di unregolamento edilizio tipo a livello nazionale, la modifica della legislazione concorrente in materia di governo del territorio, la regolamentazione dei troppi enti che intervengono nei procedimenti edilizi e la gestione telematica delle pratiche edilizie tramite un unico software su scala nazionale. Elementi che, fino a domani, potrebbero essere inseriti nel decreto da portare in CdM.

Il decreto cancella infine la responsabilità solidale negli appalti, in base alla quale l’appaltatore risponde, in solido con il subappaltatore, del versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell'Iva dovuta dal subappaltatore per le prestazioni effettuate nell'ambito del rapporto di subappalto. L’abolizione era stata richiesta da tempo perché considerata un onere eccessivo per l’attività di impresa.
 
Positivo il commento sulle semplificazioni rilasciato dal Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, che nelle novità annunciate vede un primo passo verso la certezza dei tempi e del quadro normativo per la progettazione e realizzazione delle opere.

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