sabato 18 maggio 2013

Debiti Pubblica Amministrazione, sbloccati 4,5 miliardi per pagare professionisti e imprese

http://www.edilportale.com/news/2013/05/normativa/debiti-pubblica-amministrazione-sbloccati-45-miliardi_33549_15.html Dall’Ance una piattaforma web per il monitoraggio dei pagamenti alle imprese di costruzione di Rossella Calabrese 17/05/2013 - È stato firmato il 15 maggio scorso, dal Ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, il decreto che sblocca il pagamento dei debiti scaduti dei Ministeri. Il provvedimento distribuisce l’allentamento del Patto di stabilità interno per 4,5 miliardi di euro: circa 3,5 miliardi di euro per i Comuni e circa 1 miliardo di euro per le Province. Subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, gli enti locali che hanno disponibilità di cassa potranno cominciare a pagare i debiti arretrati maturati nei confronti delle imprese per spese in conto capitale e in particolare per lavori pubblici. Contenti ma non troppo i costruttori. “Dei 19 miliardi di debiti della Pubblica Amministrazione nei lavori pubblici, solo 7,5 sono stati sbloccati con il decreto pagamenti nel 2013 e nulla è previsto per il 2014” spiega Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance. “È un segnale negativo, un controsenso” sostiene Buzzetti, chiedendo di sfruttare ogni flessibilità di bilancio concessa dall’Europa per escludere dal Patto di stabilità gli investimenti nella messa in sicurezza di scuole e territorio. “Se la P.A. pagasse tutti i suoi debiti - ha aggiunto Buzzetti - si potrebbe arrivare a raggiungere anche un punto di Pil in più”. Su quest’ultima proposta relativa agli investimenti per scuole e territorio, l’Ance incassa la disponibilità del Ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, il quale ha assicurato che “le sollecitazioni del presidente dell’Ance di avviare un piano di rilancio dell’edilizia che punti su scuole, territorio e pmi sono materia di dibattito del Consiglio dei Ministri”. Sui pagamenti alle imprese per il 2014, Delrio ha chiarito che “per ora nulla è previsto, ma è un impegno del governo quello di proseguire con il saldo dei debiti. Speriamo - ha spiegato - di uscire dalla procedura per deficit eccessivo a fine mese e questo ci consentirà un ulteriore spazio di manovra per il prossimo anno”. L’occasione di confronto tra Ance e Governo è stata data dalla presentazione, mercoledì scorso, di una piattaforma web per il monitoraggio dei pagamenti della PA (pagamentipa.ance), messa online dall’Ance. Il compito di monitorare e riferire a Bruxelles sulla corretta applicazione alle imprese di costruzione della Direttiva Ue sul pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle imprese - che obbliga la P.A. a pagare i suoi fornitori entro 30 giorni (leggi tutto) - è stato affidato all’Ance dal vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani. Il settore dell’edilizia - spiega l’Ance - è tra i più colpiti dai ritardi, con ben 20 miliardi di euro di crediti arretrati per lavori regolarmente eseguiti. Nel corso dell’incontro il presidente Buzzetti, ha illustrato gli obiettivi della campagna Ance sull’applicazione della direttiva Ue e rilanciato le istanze delle imprese di costruzione rispetto al decreto pagamenti del governo. Queste le azioni da attuare subito: prevedere il pagamento di tutti i debiti pregressi, modificare le regole del patto di stabilità interno, sfruttare ogni flessibilità di bilancio concessa dall’Europa per escludere del patto gli investimenti per la messa in sicurezza delle scuole e del territorio. “Vi sono grato per l’iniziativa che presentate oggi. La campagna di informazione e la piattaforma che avete creato sarà da oggi in poi uno strumento molto utile per capire l’effettiva attuazione in Italia dei nuovi termini di pagamento”. Così Tajani ha commentato il lancio della campagna di monitoraggio dei pagamenti in una lettera inviata al presidente Ance Paolo Buzzetti. “Tutta la Commissione europea guarda con la massima attenzione al settore delle costruzioni” - ha aggiunto Tajani - “con l’obiettivo di dare risposte concrete alle istanze delle imprese, in forte sofferenza a causa dei ritardi di pagamento”. (riproduzione riservata)

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