martedì 21 maggio 2013

Condono edilizio: nuovo emendamento PdL, subito ritirato

Condono edilizio: nuovo emendamento PdL, subito ritirato Proteste da Cnappc e ambientalisti. Ministro Lupi: ‘non è nel programma del governo Letta’ di Rossella Calabrese 22/05/2013 - Dopo lo stop del Ministro dell’Ambiente alla proposta di riaprire i termini del condono edilizio, avanzata dal presidente della Commissione Giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma (leggi tutto http://www.edilportale.com/news/2013/05/ambiente/condono-edilizio-in-campania-presentato-in-senato-un-nuovo-ddl_33476_52.html ), il PdL ci riprova.Questa volta con un emendamento al disegno di legge 576 di conversione del DL 43/2013 recante misure per il rilancio dell’area industriale di Piombino, il contrasto ad emergenze ambientali, per la ricostruzione in Emilia e in Abruzzo e per Expo 2015, all’esame delle commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato. Uno dei due relatori, Domenico De Siano del PdL, ha proposto di riaprire fino al 31 dicembre 2013 i termini per la presentazione delle domande del condono 2003, anche nei casi in cui “le amministrazioni avessero adottato il provvedimento di diniego sulle domande precedentemente inoltrate” e prevedendo la sospensione di “tutte le procedure sanzionatorie fino alla definizione delle predette istanze”. Immediate le reazioni. “È vergognoso che si voglia far passare come una norma di solidarietà per i terremotati il tentativo di riaprire il condono edilizio del 2003, provvedimento contro il quale il Partito democratico si è sempre opposto e continuerà a farlo” ha detto il senatore PD Stefano Esposito, relatore al ddl. “Si vuole giustificare questa sanatoria destinando le risorse recuperate dalla stessa per interventi straordinari in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” ha aggiunto Esposito. “È inaudita la sola ipotesi di ricorrere ad un ennesimo condono edilizio” e “rasenta la beffa che provvedimenti irresponsabili - come l’emendamento presentato dal senatore De Siano e che nel passato hanno dimostrano tutta la pericolosità proprio riguardo alla sicurezza dei cittadini e all’equilibrio del territorio - vengano presentati e giustificati per destinare risorse alle popolazioni già colpite dagli eventi sismici” ha commentato il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. “Nel nostro Paese - ha detto ancora il Cnappc - c’è invece bisogno di realizzare un vero e proprio progetto di salvaguardia ambientale e paesaggistica, basato sul principio imprescindibile che la cultura ed il paesaggio sono delle risorse fondamentali, anche di tipo economico, che vanno valorizzate attraverso progetti di sviluppo assolutamente non invasivi”. “Il condono edilizio è diventato l’ossessione del PdL, che cerca in tutti i modi di riaprire i termini di una scellerata sanatoria. Dietro il condono si nasconde il ciclo di un’economia criminale che ha determinato e continua a determinare il saccheggio del territorio, un nuovo abusivismo, a totale danno della parte sana dell’economia dell’edilizia e mettendo in pericolo il territorio”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulla proposta De Siano. “Le emergenze del Paese sono ben altre - ha proseguito Cogliati Dezza -: abbiamo bisogno di interventi di messa in sicurezza del territorio, di risanamento ambientale, di riqualificazione del patrimonio edilizio; c’è bisogno di un piano di manutenzione contro il dissesto idrogeologico e un piano concreto per la lotta all'abusivismo. Queste sono le vere priorità a cui guardare e su cui lavorare ”. “Questa ennesima proposta di condono edilizio è il segno innegabile di continuità tra le diverse Legislature, oltre che di un vecchio modo di guadagnare consensi e, in generale, di fare politica” hanno commentato FAI (Fondo Ambiente Italiano) e WWF Italia, chiedendosi se “tale sforzo politico sia giustificato in un Paese alle prese con una devastante crisi economica e morale alla quale si risponde con vecchi strumenti di stampo clientelare che, come insegnano i precedenti condoni, portano poche soldi all’erario e costituiscono un moltiplicatore di illegalità”. Getta acqua sul fuoco il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi: “Evitiamo di accendere polemiche inutili - ha affermato in una nota -. La riproposizione del condono edilizio non è nel programma del governo Letta approvato dalla Camera e dal Senato. Qualsiasi emendamento in tal senso non potrà che ottenere un parere contrario da parte del governo”. Dopo le critiche, l’emendamento è stato ritirato. (riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2013/05/ambiente/condono-edilizio-nuovo-emendamento-pdl-subito-ritirato_33617_52.html

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