giovedì 27 febbraio 2014

Riqualificazione architettonica ed energetica, nuovi bonus in arrivo recupero Irpef 50 - 65%


Incentivi per la riqualificazione degli edifici
L’Esecutivo adotterà un decreto per introdurre una serie di agevolazioni fiscali che incentivino gli interventi di adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica.
 
Come già ipotizzato, le misure incideranno probabilmente in modo strutturale sul sistema di incentivazione degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica, che si è finora basato su misure a tempo determinato, prorogato di anno in anno.
 
Al momento, infatti, le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni sono incentivate rispettivamente con una detrazione fiscale del 65% e del 50%. Il livello di queste aliquote resterà tale fino al 31 dicembre 2014 e poi scenderà nel 2015 rispettivamente al 50% e 40%, mentre tornerà al 36% a partire dal 2016.
 
Grande soddisfazione a riguardo è stata espressa dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc), che nella norma vede la fine degli interventi fiscali di brevissimo termine e l’inizio di un impegno strutturale dello Stato nel campo della messa in sicurezza degli edifici e del risparmio energetico.

Secondo il Cnappc, inoltre, il fatto che il Legislatore abbia anche posto l’accento sulla riqualificazione architettonica degli immobili è un ulteriore stimolo a proseguire sulla strada di realizzare una architettura vicina alle reali esigenze dei cittadini, espressione della cultura del Paese e del bello che esso da sempre sa esprimere
 
Riforma del Catasto
Metri quadri, condizioni e localizzazione degli immobili saranno determinanti per la stima del valore catastale, che dovrà allinearsi al valore di mercato.
 
Nel decreto che sarà adottato dal Governo, il valore patrimoniale sarà determinato sulla base dei valori di mercato al metro quadrato per tipologia immobiliare. A questo valore verranno applicati dei coefficienti che terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, come ad esempio la presenza di scale, l’anno di costruzione, il piano e l’esposizione, ma anche della sua localizzazione. Il risultato sarà un algoritmo che, moltiplicato per i metri quadri, rilevati secondo la metodologia catastale, darà il valore patrimoniale dell’immobile. In generale, questo vale per unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria (gruppi A, B e C, come abitazioni, uffici, biblioteche, magazzini sotterranei, negozi, stabilimenti balneari, tettoie e autorimesse).
 
Per determinare il valore delle unità immobiliari a destinazione catastale speciale (gruppo D in cui rientrano opifici, capannoni industriali, alberghi) si userà invece un sistema di stima diretta grazie all'applicazione di metodi standardizzati e di parametri di consistenza specifici per ciascuna destinazione catastale speciale. Nel caso in cui non sia possibile fare riferimento diretto ai valori di mercato, si userà il criterio reddituale o, per gli immobili strumentali, quello del costo.

La rendita catastale sarà calcolata sulla base dei redditi da locazione medi. Il valore delle locazioni al metro quadro, cui deve essere applicata una riduzione per le spese di manutenzione e gli adeguamenti tecnici, verrà moltiplicato per la superficie e il risultato sarà il valore della rendita.

È legge la Delega Fiscale, via libera definitiva alla riforma del Catasto e a nuove forme di fiscalità a sostegno della green economy http://www.edilportale.com/news/2014/02/normativa/riqualificazione-architettonica-ed-energetica-nuovi-bonus-in-arrivo_38128_15.html

28/02/2014 - È legge la Delega Fiscale. La Camera ha approvato in via definitiva la norma quadro sulla cui base il Governo dovrà programmare dei bonus fiscali per la riqualificazione architettonica degli edifici e la loro messa in sicurezza, adottare la riforma del Catasto e prevedere una fiscalità agevolata per la green economy.
I valori patrimoniali e le rendite dovranno essere adeguati periodicamente in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento.

Per le unità immobiliari di interesse storico e artistico dovranno invece essere studiate riduzioni dei valori patrimoniali e delle rendite che tengano conto dei più gravosi oneri di manutenzione e conservazione, del complesso dei vincoli legislativi per la destinazione, l'utilizzo e il restauro.
 
Gli immobili colpiti da calamità naturali potranno usufruire di tasse ridotte in considerazione delle condizioni di inagibilità o della loro inutilizzabilità.
 
Per facilitare le operazioni, il territorio sarà suddiviso in microzone e verranno individuati immobili-tipo. Saranno inoltre introdotte nuove mappe catastali sovrapposte ai rilievi aerofotogrammetrici. 
 
Comuni avranno un ruolo di primo piano nella definizione delle nuove rendite e nella lotta contro la presenza di immobili non censiti o abusivi. Sono infatti previsti incentivi per gli enti locali che contribuiranno all’emersione dei fabbricati sconosciuti al Catasto.

Green Economy
Il Governo dovrà introdurre nuove forme di fiscalità in grado di indirizzare il mercato verso modi di consumo e di produzione sostenibili. I decreti dovranno inoltre rivedere la disciplina delle accise sui prodotti energetici e sull'energia elettrica. Il maggior gettito che ne deriverà sarà investito per la riduzione della tassazione sui redditi e sul lavoro generato dalla green economy, ma anche nell’innovazione delle tecnologie e nella diffusione di prodotti a basso contenuto di carbonio.
 
Irap e professionisti
L’Esecutivo dovrà chiarire se e quando i professionisti devono pagare l’Irap, imposta regionale sulle attività produttive. A tal fine dovrà spiegare in modo esauriente cosa si intende per autonoma organizzazione, che al momento è la condizione che fa scattare il pagamento dell’imposta.

Abusi edilizi, anche il nuovo proprietario ne è responsabile

Anche se l’attuale proprietario non ha commesso l’illecito deve procedere all’abbattimento http://www.edilportale.com/news/2014/02/normativa/abusi-edilizi-anche-il-nuovo-proprietario-ne-%C3%A8-responsabile_38086_15.html

28/02/2014 - L’ordinanza di demolizione può colpire il proprietario di un immobile anche se non è direttamente responsabile dell’abuso commesso. Lo ha stabilito il Tar Campania con la sentenza 5567/2013.
Il Tribunale amministrativo è stato chiamato a pronunciarsi sul caso di una società che aveva acquistato un residence abusivo e che, di fronte all’istanza di demolizione, aveva presentato ricorso dichiarandosi vittima inconsapevole e affermando che l’istanza dovesse in realtà essere inviata al soggetto che aveva commesso l’abuso edilizio.
 
A detta del Tar, invece, il proprietario non colpevole dell’abuso edilizio realizzato non può ottenere l’annullamento dell’ordinanza di demolizione perché  l’abuso edilizio è considerato un illecito permanente.
 
Nell’azione di accertamento, ha aggiunto il Tar, l'amministrazione non ha l’obbligo di verificare la responsabilità dell’attuale proprietario né l’esistenza di eventuali rapporti tra proprietario e sogetto che ha realizzato l’abuso edilzio.
 
A queste considerazioni bisogna poi aggiungere che l'acquirente dell'immobile abusivo subentra nei rapporti giuridici del precedente proprietario.

Cartelle Equitalia, salta la proroga per la sanatoria. Domani la scadenza tra caos e file

Con la decisione del governo di ritirare il decreto legge Salva Roma è venuta meno anche la proroga di un mese (fino al 31 marzo) per la sanatoria delle cartelle di Equitalia. E’, quindi, domani 28 febbraio l’ultimo giorno utile per aderire al condono delle cartelle esattoriali che consente di chiudere i conti con l’agente della riscossione con lo sconto degli interessi, ma pagando tutto il dovuto in un’unica soluzione. Insomma, una boccata d’ossigeno per i cittadini cancellata a meno di 48 ore dalla scadenza. Tanto che appena la notizia si è diffusa, i contribuenti hanno preso d’assalto le sedi di Equitalia dove si sono registrate file lunghissima. E chissà domani cosa accadrà. “Io – racconta un cittadino intervistato in una sede di Roma – sono entrato per pagare, ma ci sono oltre cento persone all’interno. Prendo 600 euro al mese, come faccio ad andare avanti?”. Un commercialista spiega: “Alcuni mie clienti hanno contratto un debito con le banche per saldare il dovuto. Ora saltando la proroga c’è il rischio che non riescano neanche a pagare. E’ una brutta situazione”. Intanto domani con il Consiglio dei Ministri alle prese con le norme per evitare il default della Capitale tornerà anche il decreto sugli enti locali in cui era contenutala proroga  di Nello Trocchia e Loredana Di Cesare http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/02/27/cartelle-equitalia-salta-proroga-per-sanatoria-domani-scadenza-tra-file-e-caos/267859/

Conto Energia, domani online le certificazioni fiscali

Dal proprio profilo si otterrà il certificato che attesta il pagamento della ritenuta del 4% http://www.edilportale.com/news/2014/02/risparmio-energetico/conto-energia-domani-online-le-certificazioni-fiscali_38100_27.html

27/02/2014 - Chi usufruisce degli incentivi del Conto Energia da domani potrà ottenere il certificato che attesta il pagamento della ritenuta del 4% applicata ai bonus, da utilizzare per la dichiarazione dei redditi.
Ricordiamo che, in base alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate 46/E/2007, la parte commisurata all’energia ceduta della tariffa incentivante deve essere assoggettata alla ritenuta del 4% perché, ai sensi del Dpr 600/1973, il bonus è percepito nell’esercizio dell’attività di impresa.
 
Il soggetto responsabile deve quindi comunicare al soggetto attuatore obbligato ad effettuare
la ritenuta al momento dell’erogazione della tariffa, la quantità di energia ceduta rispetto al totale prodotto. In mancanza della comunicazione, , il soggetto attuatore deve calcolare la ritenuta sull’intero importo della tariffa incentivante.
 
In base a quanto previsto dal Dpr 322/1998, contenente le modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui rediti, il pagamento della ritenuta del 4% deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi.
 
Da domani, 28 febbraio 2014, sarà quindi possibile avere dal GSE, Gestore dei servizi energetici, i certificati che attestano il pagamento della ritenuta del 4%.
 
Le certificazioni  potranno essere visionate e stampate in formato cartaceo accedendo, con le credenziali personali, all’area clienti del portale del GSE. Nella propria posizione sarà disponibile il documento “Certificazione ritenute fiscali su tariffe incentivanti fotovoltaico anno 2013”.

martedì 25 febbraio 2014

Direttore lavori sempre responsabile dei difetti dell’opera

Corte dei Conti: le responsabilità non possono essere scaricate sull’impresa appaltatrice che realizza il lavoro http://www.edilportale.com/news/2014/02/normativa/direttore-lavori-sempre-responsabile-dei-difetti-dell-opera_38075_15.html

26/02/2014 - Il direttore dei lavori deve vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori da parte dell’appaltatore. In caso di danni, inoltre, le cause non possono essere limitate a difetti di esecuzione da parte dell’impresa appaltatrice, ma vanno valutati i difetti di progettazione.
È arrivata a questa conclusione la Corte dei conti, che con lasentenza 3/2014 si è pronunciata sul caso di un incarico svolto dal professionista in veste sia di progettista che di direttore dei lavori.
 
Nel caso esaminato dalla Corte, il tecnico di un Comune era stato nominato responsabile del procedimento per la realizzazione di un campo da calcio e aveva conferito l’incarico di redazione del progetto esecutivo e direzione lavori a due professionisti.
 
Successivamente, il tecnico comunale aveva incaricato un geologo per la predisposizione di uno studio geotecnico dell’area. Il geologo aveva dato il via libera alla realizzazione del progetto, ma le sue conclusioni erano state contraddette dall’Autorità di Bacino. Il progetto era stato comunque approvato e dopo l’aggiudicazione era stata richiesta un’ulteriore perizia.
 
Dato che nella realizzazione dell’opera si è in seguito verificato uno smottamento, la Corte dei Conti ha spiegato che la responsabilità dei danni, corrispondenti alle spese sostenute inutilmente per la realizzazione di una struttura contenente dei difetti, è del direttore dei lavori.
 
Secondo la Corte, non è importante che il progettista non abbia richiesto un ulteriore accertamento geognostico perché le omissioni commesse nella direzione dei lavori, in merito ai materiali usati e alla corretta esecuzione, sono sufficienti a determinare la responsabilità del direttore dei lavori.

scandalo del biogas nelle Marche: soldi nostre e tasche loro

alla canna del biogas. Senza passare per la valutazione di impatto ambientale (VIA). I soliti nomi autorizzazioni per nuove centrali che valgono un miliardo in incentivi, finite a imprese care alla politica grazie ad una legge incostituzionale. Fretta, carabinieri e strane fidejussioni. Panico ad Ancona il "pacco di Natale". Gian Mario Spacca il presidente pd delle Marche se la passa male ora che Consulta e Consiglio di Stato hanno bocciato le sue "leggine" sul biogas rischia di cadere. Donatella Agostinelli la deputata del M5S insieme al comitato Terre Nostre è la faccia degli anti biogas: i pm di Ancona indagano per truffa a partire da un loro esposto. 200 miliardi in 15 anni gli incentivi destinati alle rinnovabili. La meglio società marchigiana. Francesco Merloni i reucci delle Marche aleggiano sull'affare biogas ex dipendente il governatore, soci, imprenditori coinvolti (Pesaresi, Tonconi, Lazzarini). L'inchiesta 13 indagati e un'anziana madre. Il fatto quotidiano 26 febbraio 2014 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/02/scandalo-del-biogas-nelle-marche-soldi.html

lunedì 24 febbraio 2014

Governo Renzi, priorità a edilizia scolastica, energie naturali e rinnovabili, dissesto idrogeologico

Annunciato in Senato lo sblocco totale dei pagamenti a favore delle imprese, l'apertura del credito per le Pmi e il sostegno alle rinnovabili http://www.edilportale.com/news/2014/02/normativa/governo-renzi-priorit%C3%A0-a-edilizia-scolastica-e-dissesto-idrogeologico_38068_15.html

25/02/2014 - Edilizia scolastica e messa in sicurezza del territorio. Sono alcuni dei punti caldi su cui il neo Governo Renzi intende avviare il suo programma di riforme.
Come annunciato ieri nel suo discorso al Senato, il presidente del Consiglio ha sottolineato che, oltre agli interventi di risanamento, il rilancio dell’economia passa per lo sblocco dei pagamenti alle imprese e l'accesso al credito delle piccole e medie imprese.
 
Edilizia scolastica
Secondo quanto affermato da Matteo Renzi, il Paese deve ripartire dalle scuole. Per questo motivo non è più ammissibile che li investimenti in edilizia scolastica siano bloccati dal patto di stabilità.
 
A detta di Renzi, Comuni e Province hanno la competenza in materia di edilizia scolastica, ma allo stesso tempo non possono spendere i soldi necessari, perché bloccati da norme “che si preoccupano della stabilità burocratica ma non si rendono conto della stabilità delle aule in cui vanno a studiare i nostri figli”.
 
Renzi ha quindi annunciato l’invio di una lettera agli oltre 8 mila sindaci e ai Presidenti delle Province per chiedere loro di fare il punto della situazione sull'edilizia scolastica. In base alle necessità riscontrate sarà poi avviato un piano straordinario per la loro messa in sicurezza.
 
Rinnovabili e dissesto idrogeologico
Matteo Renzi ha annunciato che entro marzo sarà varato un piano per il lavoro all’interno del quale ci sarà una specie di piano industriale articolato nei singoli settori. Si partirà dalleenergie alternative, intese non semplicemente come il sussidio o intervento su un singolo settore, ma come il bisogno di andare a inventarsi nuovi posti di lavoro, per arrivare alla chimica verde, all'innovazione tecnologica applicata alla ricerca e agli investimenti contro il dissesto idrogeologico in modo da superare la logica dell’emergenza.
 
Pagamenti e credito alle imprese
Il neo premier si è impegnato di fronte al Senato allo sblocco totale e non parziale delle risorse necessarie per il pagamento dei debiti che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti delle imprese attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti.
 
Allo stesso modo, grazie a un rinnovato utilizzo della Cassa depositi e prestiti, Renzi ha affermato che sarà possibile costituire fondi di garanzia per sostenere le piccole e medie imprese che non riescono ad accedere al credito.

domenica 23 febbraio 2014

L’assicurazione professionale vale anche per danni precedenti

Cassazione: con la clausola ‘claim made’ la garanzia opera dal momento in cui viene richiesto il risarcimento http://www.edilportale.com/news/2014/02/professione/l-assicurazione-professionale-vale-anche-per-danni-precedenti_38019_33.html

24/02/2014 - L’assicurazione professionale può tutelare il professionista anche da errori commessi prima della stipula. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione con la sentenza 3622/2014.
Perché operi questa forma di tutela, nel contratto deve essere inserita una clausola “claim made”, in base alla quale le garanzie operano al momento della richiesta di risarcimento, purchè il contratto stipulato con l’assicurazione sia in corso.
 
Nell’attività dei professionisti, infatti, è probabile che passi anche molto tempo tra il momento in cui viene commesso l’errore e quello in cui il cliente lo denuncia ed è quindi necessario coprire anche il periodo precedente alla stipula del contratto di assicurazione.
 
Nel caso preso in esame, la Cassazione ha dovuto quindi ribaltare le conclusioni cui era arrivata la Corte d’Appello, secondo la quale l’assicurazione doveva riguardare un evento futuro e incerto, non uno già accaduto prima della conclusione del contratto.
 
In questo modo, ha spiegato la Cassazione, sarebbe stata disattesa la clausola del “claim made”, che essendo conveniente per il cliente, può derogare ai principi generali contenuti nell’articolo 1932 del Codice Civile.

comune Latina IVA illegittima sulla TIA la condanna congtro Latina Ambiente

la sentenza del Giudice di Pace tra i primi casi in provincia. La società aveva presentato ricorso contro decreto ingiuntivo. Latina Editoriale Oggi 23 febbraio 2014

sabato 22 febbraio 2014

Debiti PA, 7 mila Comuni sforeranno il patto di stabilità

Sbloccati dalla Ragioneria Generale dello Stato 840 milioni di euro per pagamenti in conto capitale http://www.edilportale.com/news/2014/02/normativa/debiti-pa-7-mila-comuni-sforeranno-il-patto-di-stabilit%E0_37915_15.html

Letto 1304 volte 
17/02/2014 - Quasi 7 mila Comuni potranno sforare il patto di stabilità per pagare le imprese. Con questo obiettivo, la Ragioneria Generale dello Stato ha sbloccato 840 milioni di euro secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità per il 2014.

Verifica quali Comuni potranno sforare il patto di stabilità
 
Sul totale, 10 milioni saranno riservati a risolvere i danni causati dall’emergenza maltempo in Sardegna.
 
Il resto andrà a coprire parte dei debiti che gli enti locali hanno nei confronti delle imprese. La ripartizione delle somme è avvenuta sulla base degli obiettivi assegnati ai Comuni in seguito alle richieste inviate al Ministero dell’Economia.
 
Gli spazi finanziari potranno usare questi spazi finanziari esclusivamente per pagamenti in conto capitale da sostenere entro il primo semestre del 2014. I pagamenti effettuati dopo non potranno invece usufruire degli spazi finanziari messi a disposizione dalla Ragioneria.

giovedì 20 febbraio 2014

sentenza Cassazione Le variazioni della categoria catastale vanno sempre motivate

Cassazione: il Territorio non può rifiutare il classamento ottenuto con un Docfa senza spiegare perché http://www.edilportale.com/news/2014/02/normativa/le-variazioni-della-categoria-catastale-vanno-sempre-motivate_37996_15.html

21/02/2014 - Se l’Agenzia del Territorio muta la classe catastale di un edificio, rispetto a quella fornita dal contribuente, deve motivarlo e non può limitarsi ad una semplice comunicazione.

Questo il principio ribadito dalla Cassazione, che con lasentenza 3394/2014 ha dato ragione al proprietario di un immobile, che si era ritrovato a fare i conti con un diverso classamento catastale senza ricevere spiegazioni.
 
Il proprietario aveva effettuato importanti lavori di ristrutturazione sul suo immobile. Al termine aveva inviato all’Agenzia del Territorio un Docfa con cui proponeva un classa mento nella categoria A/4 – popolare.
 
L’Agenzia del Territorio non aveva ritenuto corretti i contenuti del Docfa e aveva comunicato al contribuente che la categoria giusta era la A/2 – civile abitazione. Il nuovo classamento non era stato però accompagnato da una relazione illustrativa.
 
Dopo il ricorso, presentato dal proprietario, che è arrivato fino all’ultimo grado di giudizio, la Cassazione ha ribadito che le ragioni della variazione nel classamento devono essere sempre motivate dall’Amministrazione. Le norme vigenti, infatti, prevedono un reticolo di categorie tra le quali, senza le dovute spiegazioni, può diventare difficile orientarsi.

mercoledì 19 febbraio 2014

APE quando va allegato agli atti di compravendita e affitto, requisiti certificatori energetici, incentivi energie rinnovabili Destinazione Italia, operative le novità per professionisti e imprese

Diventano legge i nuovi requisiti per i certificatori energetici; i contratti senza APE saranno puniti con multe dai 3 mila ai 18 mila euro http://www.edilportale.com/news/2014/02/normativa/destinazione-italia-operative-le-novit%C3%A0-per-professionisti-e-imprese_37979_15.html

20/02/2014 - In arrivo l’approvazione definitiva del ddl Destinazione ItaliaDopo l’ok delle Commissioni Industria e Finanze del Senato, che hanno convalidato senza modifiche tutte le decisioni della Camera, il provvedimento si appresta a essere convertito in legge dall'Aula.
Requisiti dei certificatori energetici degli edifici
Con una serie di modifiche al Dpr 75/2013Regolamento sui requisiti professionali dei certificatori energetici degli edifici, aumentano le lauree e i diplomi con cui si può esercitare la professione di certificatore energetico senza frequentare alcun corso di formazione.

Chi non possiede i requisiti per diventare certificatore energetico, dovrà invece frequentare un corso della durata minima di 80 ore.

APE nei contratti di compravendita e affitto
Le compravendite e gli affitti conclusi senza allegare l’APE, Attestato di prestazione energetica, sono validi ma, se l’attestato non viene consegnato entro 45 giorni, sono puniti con multe dai 3 mila ai 18 mila euro. Nelle locazioni di singole unità immobiliari, la multa oscilla tra i mille e i4 mila euro. Se il contratto ha una durata fino a tre anni, la sanzione è ridotta della metà.

La sanzione deve essere pagata da entrambe le parti in solido e in parti uguali. Il pagamento della multa non fa venire meno l’obbligo di presentare l’attestato. Tutti gli accertamenti delle violazioni sono condotti dalla Guardia di Finanza o dall'Agenzia delle Entrate.

Nei contratti di trasferimento degli immobili a titolo gratuito, dove chi riceve l'immobile non deve nè può effettuare una valutazione, non c’è nessun obbligo di allegare l’APE al contratto.

Incentivi alle energie rinnovabili
Gli incentivi alle fonti rinnovabili saranno rimodulati per pesare meno sulle bollette elettriche. Gli operatori potranno continuare a usufruirne per il periodo residuo oppure scegliere un incentivo più basso, ma prolungato di sette anni. Chi decide di non avvalersi della rimodulazione non potrà avvalersi di altre agevolazioni per dieci anni dalla fine del periodo di incentivazione. Questo limite non vale invece per gli impianti in cui il periodo di incentivazione termina il 31 dicembre 2014.

Appalti
In caso di crisi di liquidità finanziaria dell’impresa affidataria e di apertura del concordato preventivo, non si arresta il flusso dei pagamenti a favore delle imprese della filiera. Quando la crisi è accertata dalla Stazione Appaltante, si può provvedere infatti al pagamento diretto dei subappaltatori, dei cottimisti e dei consorzi. La Stazione Appaltante deve pubblicare le somme erogate e i beneficiari.
Le imprese che fanno domanda per accedere al concordato preventivo possono essere ammesse alle gare d’appalto solo se autorizzate dal Tribunale.

Le norme sullo svincolo delle garanzie di buona esecuzione potranno essere applicate a tutti i contratti di appalto per la realizzazione di opere pubbliche, anche se stipulati prima dell’entrata in vigore del Codice Appalti. Lo svincolo delle garanzie migliorerà la liquidità delle imprese coinvolte nella realizzazione dei lavori.

Manutenzione degli impianti termici
Le imprese individuali potranno continuare ad occuparsi della manutenzione degli impianti termici. Viene così risolto l’equivoco contenuto nella definizione di “terzo responsabile” contenuta nel DM 22 novembre 2012. In base alla formulazione iniziale si stava infatti creando una situazione discriminatoria ai danni di molte imprese che, a causa della loro forma giuridica, si stavano vedendo revocare i contratti per la manutenzione degli impianti stipulati con i condomini.