martedì 1 ottobre 2013

Latina Tia, commercianti furiosi «Mai coinvolti dall’amministrazione. Ennesima stangata sul settore»

Latina Oggi 1 ottobre 2013 Molto pesante anche l’incidenza della Tares. In alcuni casi aumenti del 300% - DI TONJ ORTOLEVA N on sono sorpresi della ennesima stangata Tares, i commercianti pontini. Semmai preoccupati per «questo ennesimo colpo ad un settore già pesantemente gravato dalla crisi economica». Come se non bastasse, al peso della Tares e della Tia, si aggiunge da oggi l’incremento di 1 punto percentuale dell’Iva (passa dal 21 al 22%). Un aumento che, secondo gli esperti di Confcommercio, produrrà l’ennesi - mo freno ai consumi. «Le notizie dei nuovi aumenti della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, con l’introduzione del nuovo Tributo Tares, non ci stupiscono, né ci meravigliano - afferma in una nota il direttivo dell’asso - ciazione, presieduta da Vincenzo Zottola - Semplicemente ci preoccupano per le conseguenze che determineranno sulle imprese e sui consumatori. Saranno infatti colpiti, gli uni e gli altri. Abbiamo denunciato sin dall’ini - zio dell’anno che bar, ristoranti, pub, pizzerie e discoteche – tanto per limitarci al settore dei pubblici esercizi – avrebbero subito aumenti non del 30 o 40% - come scritto sugli Organi di Informazione – ma aumenti addirittura nell’ordine del 300%, se rapportati al vecchio regime tariffario della Tarsu. L’aumento previsto del 30% in regime Tia, si aggiunge infatti agli aumenti già spropositati applicati negli anni scorsi alle tariffe Tarsu. Sicché gli esercizi che operano nel Comune di Latina - prosegue la nota - che già soffrivano e ritenevano insostenibili i costi e le tariffe stabilite fino allo scorso anno, fino al punto di provocare un enorme contenzioso tributario, oggi subiranno un ulteriore salasso, che rischia di essere addirittura mortale per molte di esse». Il problema di fondo è che, ancora una volta, i commercianti sono stati lasciati ai margini di qualsiasi decisione. Insomma, dicono, se ci tartassate in questo modo, almeno provate a farcelo sapere per tempo, coinvolgendoci e cercando di capire se esistono soluzioni. Perché la situazione è drammatica. «Ci saremmo aspettati - spiegano i rappresentanti dei commercianti - un maggiore coinvolgimento nelle decisioni e magari anche l’avvio di una congiunta attività di proteste nei confronti del Governo, che ha emanato questo nuovo tributo. Fipe e Confcommercio Provinciale di Latina, come si ricorderà, nel febbraio scorso promossero una simbolica consegna delle chiavi ai Sindaci delle città per lanciare l’allarme sulle conseguenze che la nuova Tassa avrebbe creato su tutti, anche sulle Amministrazioni Comunali, sulle quali veniva scaricato il non gradevole compito di applicare una nuova, onerosissima, tassa. Ma oggi, che per via della crisi i ristoranti ed i bar hanno persino ridotto i tavoli e ridimensionato il personale dipendente, come pensa l’Ammini - strazione Comunale di applicare questo nuovo aumento su attività così esauste e sfibrate, che vedono diminuire il loro incasso di giorno in giorno?»

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