domenica 13 ottobre 2013

Antimafia: in commissione Sarro, senatore Pdl fan del condono edilizio

In Parlamento ci ha provato in tutti i modi a sostenere le ragioni dei chi ha compiuto abusi edilizi. Sedici tentativi soltanto nella legislatura iniziata nel 2008. Oggi siede nei banchi dell'organismo che deve combattere la criminalità organizzara sugli illeciti edilizi ha fatto affari d’oro

di Vincenzo Iurillo | 13 ottobre 2013 http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/13/antimafia-in-commissione-sarro-pdl-senatore-fan-del-condono-edilizio/741784/

Da avvocato si è fatto le ossa difendendo clienti accusati di illeciti edilizi e lottizzazioni senza licenza. Da politico ha un’ossessione: fermare le demolizioni delle case abusive e riaprire i termini del condono Berlusconi del 2003 in Campania, che una legge regionale promossa dall’allora governatore Ds Antonio Bassolino ha di fatto reso ineseguibile su questo territorio.

Il neo commissario dell’Antimafia Carlo Sarro, senatore Pdl alla seconda legislatura, in Parlamento ci ha provato in tutti i modi a sostenere le ragioni dei chi ha compiuto abusi edilizi Sedici tentativi soltanto nella legislatura iniziata nel 2008. Attraverso disegni di legge o emendamenti ad hoc in provvedimenti omnibus. Ed è in prima fila nei convegni promossi dai numerosi comitati anti abbattimento proliferati nel napoletano, tra Ischia, Bacoli, Massa Lubrense e altrove.

Risultati modesti. Il niet della Lega Nord ha reso vano ogni sforzo. In Parlamento non si è mai formata una maggioranza favorevole a un nuovo condono. O quantomeno a consentire ai campani di accedere a una legge dello Stato. Discutibile, opinabile, comunque applicata nelle altre diciannove regioni.

A Sarro non è mancata la tenacia. Quel che segue è solo un piccolo riassunto. Nel gennaio 2011 il senatore campano ha infilato nel Milleproroghe un emendamento per far slittare a dicembre l’esecuzione delle sentenze di abbattimento. La Commissione Bilancio e Affari Costituzionali l’ha dichiarato inammissibile: non c’entrava niente con l’oggetto del decreto. Nel febbraio 2012, nuovo emendamento in commissione Affari Costituzionali per far riaprire il condono in Campania. Votato e bocciato con il raro risultato del ‘pareggio’: 21 voti a favore, 21 voti contrari. Ad ottobre 2012, di nuovo alla carica. Stavolta con un vero e proprio disegno di legge, cofirmato con l’ex ministro della Giustizia di Berlusconi, Francesco Nitto Palma. Naufragato sul no di Pd, Idv, Lega e Udc, infine cancellato dal calendario delle discussioni.

La campagna elettorale di Sarro è stata monocorde. In giro per piazze e teatri a promettere agli elettori un nuovo condono. A Sorrento il cinema Tasso era strapiena di persone. Tutt’altro che disinteressate. “Per aver realizzato 40 metri quadri per sistemare mio figlio – spiegò uno spettatore anziano – mia moglie è stata condannata. Perché non ho comprato una casa invece di realizzare un abuso? E i soldi chi ce l’ha?”

E a Legambiente che accusa i sostenitori del condono edilizio di fare il gioco degli interessi sporchi delle ecomafie, ricordando l’impressionante dato dei 3894 illeciti in Campania nel solo 2011 (il 12,5% del totale nazionale), le 60.000 case abusive costruite negli ultimi dieci anni, le 67.000 sentenze di demolizione passate in giudicato e le altre 200.000 in arrivo, Sarro replica senza tentennamenti: “Chiediamo solo l’applicazione di un diritto ingiustamente negato in Campania, per salvare gli abusi di necessità”. Oggi Sarro è in commissione parlamentare Antimafia. A combattere la camorra che sugli illeciti edilizi ha fatto affari d’oro. Come c’è Claudio Fazzone, l’ex autista di Mancino che non voleva far sciogliere il comune di Fondi.

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