mercoledì 12 giugno 2013

Demolizioni e ricostruzioni senza vincolo di sagoma, basterà la Scia abolito silenzio rifiuto

La proposta nel Pacchetto Semplificazioni, con l’abolizione del silenzio-rifiuto sul permesso di costruire e la proroga dei titoli abilitativi di Paola Mammarella 12/06/2013 - Le ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione non dovranno più rispettare il vincolo della sagoma dell’edificio preesistente. È una delle proposte contenute nel pacchetto per le semplificazioni all’esame del Governo. Nel testo, studiato per dare una boccata d’ossigeno al settore edile, spiccano anche l’obbligo di adottare un provvedimento espresso per il rilascio del permesso di costruire per lavori su beni vincolati e la proroga di due anni dei titoli abilitativi. Ristrutturazioni Le ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione potrebbero non dover più rispettare il vincolo della sagoma, ma solo quello della volumetria. Ciò significa che le ristrutturazioni degli edifici con un cambio di sagoma non sarebbero più considerate “pesanti”. Di conseguenza diventerebbe sufficiente la Scia e non ci sarebbe più bisogno del permesso di costruire. Permesso di costruire In caso di interventi sui beni vincolati, la normativa attuale prevede che se uno degli atti di assenso dell’autorità preposta alla tutela del vincolo non è favorevole, dopo 30 giorni dalla proposta di provvedimento scatta il silenzio-rifiuto. Il Pacchetto Semplificazioni propone invece che, dopo il rilascio dell’atto di assenso da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo, il Comune concluda il procedimento per il rilascio del permesso di costruire con un provvedimento espresso e motivato. Nel caso in cui l’atto di assenso venga negato, scaduto il termine per il rilascio del permesso di costruire, questo si intende respinto. Come si legge nella relazione illustrativa, il cittadino risulta maggiormente tutelato da questa soluzione perché può subito impugnare il silenzio rifiuto. Per quanto riguarda gli immobili vincolati, il testo del Pacchetto Semplificazioni specifica che, in caso di inerzia da parte della Soprintendenza, il Comune può pronunciarsi a prescindere dal parere. Proroga dei titoli abilitativi Per agevolare la prosecuzione delle attività edilizie, la bozza propone la proroga di due anni per Permesso di costruire, Dia e Scia. Se la misura dovesse passare, i lavori non dovranno più iniziare entro un anno dal rilascio del titolo abilitativo e concludersi entro tre anni dall’avvio dei lavori, ma avranno a disposizione un tempo maggiore. In questa direzione si stanno muovendo già alcune Regioni, come le Marche (leggi tutto). Scia e Sportello unico per l’edilizia Secondo la normativa attuale, lo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE), deve acquisire direttamente o tramite conferenza di servizi gli atti di assenso necessari per il rilascio del permesso di costruire. Il Pacchetto Semplificazioni prevede che l’interessato, anche prima di presentare la Scia o la comunicazione di inizio lavori, possa richiedere al SUE di acquisire gli atti di assenso necessari per l’intervento edilizio. In questo caso i termini sono dimezzati perché se entro 30 giorni gli atti di assenso non vengono rilasciati il SUE indice la conferenza di servizi. Attività di edilizia libera Il testo della bozza propone di eliminare l’obbligo di allegare alla comunicazione di inizio lavori la relazione asseverata dal tecnico abilitato che dichiara di non avere rapporti di dipendenza né con l’impresa né con il committente. Durc La bozza all’esame del Governo estende la possibilità di rilascio del Durc con procedura compensativa anche agli appalti pubblici e a quelli privati del settore edile. Ciò significa che sarà possibile avere diritto al rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva compensando debiti e crediti vantati nei confronti dell’Amministrazione. Il testo prevede inoltre che il Durc abbia durata di 180 giorni, sia acquisito solo con procedura informatica e venga richiesto solo nei momenti fondamentali del contratto. I commenti I contenuti del Pacchetto Semplificazioni hanno riscosso l’approvazione del Consiglio Nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, che nelle nuove norme vede la chiave per affrontare la grave crisi del settore delle costruzioni e per dare nuovo impulso allo sviluppo del Paese. Secondo il Cnappc, la rimozione di una serie di vincoli darà nuovo impulso non solo alle ristrutturazioni, ma anche a politiche di rigenerazione urbana e ad altri interventi sull’involucro edilizio per l'efficientamento energetico. (riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2013/06/normativa/demolizioni-e-ricostruzioni-senza-vincolo-di-sagoma-baster%C3%A0-la-scia_34033_15.html

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