Dall’Anci una sintesi del quadro normativo e delle prospettive di sviluppo per le infrastrutture per lo sport
Ancora un mese di tempo per i Comuni e i privati che vogliono inviare la propria candidatura per accedere ai 200 milioni di euro di mutui agevolati previsti dal bando “Sport missione Comune” per costruire e riqualificare palestre, campi all’aperto e piste ciclabili comunali.
Il bando, che scade il prossimo 28 ottobre, è frutto di una convenzione tra l’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) e ANCI, e s’inserisce in un quadro normativo semplificato (previsto dall’articolo 62 del DL 50/2017) che favorisce la valorizzazione delle infrastrutture per lo sport.
Le prospettive di sviluppo dell’impiantistica sportiva sono state, infatti, al centro di un seminario organizzato lo scorso 26 settembre dall’Anci in cui sono state analizzate (e schematizzate in un Dossier) anche le modifiche apportate dalla Legge 96/2017, di conversione del DL 50/2017 (Manovrina), alla Legge 147/2013 (Legge Stadi).
I 100 milioni di mutui a tasso zero consentiranno, entro la fine del 2017, la definitiva realizzazione di progetti già in fase avanzata. Di questi 100 milioni di euro la metà (50 milioni) sarà riservata ad interventi realizzati dai Comuni delle aree interne e dalle Unioni di Comuni.
Ciascun ente potrà presentare una o più istanze, ognuna relativa ad un solo progetto o lotto funzionale, che godranno del totale abbattimento della quota interessi nel limite massimo complessivo di 2 milioni di euro di mutui (4 milioni per i comuni capoluogo e le unioni di comuni).
I mutui avranno una durata massima di 15 anni; nel caso in cui i mutui abbiano durate superiori e fino ad un massimo di 30 anni il contributo concesso a totale abbattimento della quota interessi sarà calcolato sulla durata massima di 15 anni e distribuito in quote di eguale importo su tutta la durata del piano d’ammortamento.
Tali iniziative consentono di accedere al Fondo di Garanzia istituito presso l'ICS per i mutui relativi alla costruzione, all'ampliamento, all'attrezzatura, al miglioramento o all'acquisto di impianti sportivi, ivi compresa l'acquisizione delle relative aree, da parte di società o associazioni sportive nonché di ogni altro soggetto pubblico o privato che persegua, anche indirettamente, finalità sportive.
Un'ulteriore possibilità deriva poi dalla sottoscrizione, avvenuta alla fine del 2016, del Protocollo d'Intesa tra Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani), B Futura (società di scopo interamente partecipata dalla Lega B) e l'Istituto per il Credito Sportivo per la promozione di operazioni di valorizzazione di stadi e impianti sportivi di proprietà pubblica attraverso lo strumento del Fondo Immobiliare.
Lo schema elaborato dal citato Protocollo mira al rinvenimento della liquidità necessaria alla riqualificazione degli impianti sulla base di progetti di valorizzazione predisposti su iniziativa dell'ente locale interessato o del privato promotore.
“Il tema stadi ed impiantistica sportiva rappresenta probabilmente – ha dichiarato il presidente della fondazione Patrimonio Comune Alessandro Cattaneo - la più grande opportunità per rigenerare un patrimonio, quello sportivo, che oggi in molti casi richiede interventi di difficile realizzazione, trasformandolo in una grande opportunità per la città ed i territori ma anche per i grandi investitori privati. Oggi ci siamo incontrati con tutti i protagonisti di questo processo di valorizzazione: sono certo che questo sarà il primo passo di un percorso che porterà ad investire per riqualificare stadi comunali di altrettanti città importanti”.
“La collaborazione tra Invimit Sgr, B Futura e l’Istituto del Credito Sportivo fornisce uno strumento di forte impatto sul processo di valorizzazione e rigenerazione degli impianti sportivi: nuove opportunità di sviluppo, posti di lavoro, benefici per tutti i cittadini dall’indotto generato, un alleggerimento dei costi pubblici e la possibilità di lasciare un segno indelebile nella storia del territorio. In questo contesto B Futura lavora per favorire l'inserimento dello sviluppo infrastrutturale nelle priorità dell'agenda operativa di molte società di calcio e amministrazioni locali” ha spiegato il responsabile di B Futura Lorenzo Santoni.
Il bando, che scade il prossimo 28 ottobre, è frutto di una convenzione tra l’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) e ANCI, e s’inserisce in un quadro normativo semplificato (previsto dall’articolo 62 del DL 50/2017) che favorisce la valorizzazione delle infrastrutture per lo sport.
Le prospettive di sviluppo dell’impiantistica sportiva sono state, infatti, al centro di un seminario organizzato lo scorso 26 settembre dall’Anci in cui sono state analizzate (e schematizzate in un Dossier) anche le modifiche apportate dalla Legge 96/2017, di conversione del DL 50/2017 (Manovrina), alla Legge 147/2013 (Legge Stadi).
Impianti nelle periferie: Bando ‘Missione Comune’
Il bando per la costruzione, l’ampliamento e la messa a norma di impianti sportivi ha una dotazione di 200 milioni di euro che si divide in due plafond: il primo, pari a 100 milioni, sarà offerto ai Comuni con mutui a tasso zero, il secondo plafond, per altri 100 milioni, verrà erogato ad enti locali e privati nell’ambito di operazioni di partenariato pubblico-privato a tasso agevolato.I 100 milioni di mutui a tasso zero consentiranno, entro la fine del 2017, la definitiva realizzazione di progetti già in fase avanzata. Di questi 100 milioni di euro la metà (50 milioni) sarà riservata ad interventi realizzati dai Comuni delle aree interne e dalle Unioni di Comuni.
Ciascun ente potrà presentare una o più istanze, ognuna relativa ad un solo progetto o lotto funzionale, che godranno del totale abbattimento della quota interessi nel limite massimo complessivo di 2 milioni di euro di mutui (4 milioni per i comuni capoluogo e le unioni di comuni).
I mutui avranno una durata massima di 15 anni; nel caso in cui i mutui abbiano durate superiori e fino ad un massimo di 30 anni il contributo concesso a totale abbattimento della quota interessi sarà calcolato sulla durata massima di 15 anni e distribuito in quote di eguale importo su tutta la durata del piano d’ammortamento.
Riqualificazione impianti sportivi: gli strumenti a disposizione
La Legge 96/2017 che ha modificato alcuni aspetti rilevanti della disciplina in materia di edilizia sportiva, intervenendo sulle previsioni della "Legge Stadi", ha previsto un iter semplificato per le iniziative di sviluppo e riqualificazione delle infrastrutture sportive che può essere attivato su iniziativa del privato o può derivare dall'impulso della pubblica amministrazione.Tali iniziative consentono di accedere al Fondo di Garanzia istituito presso l'ICS per i mutui relativi alla costruzione, all'ampliamento, all'attrezzatura, al miglioramento o all'acquisto di impianti sportivi, ivi compresa l'acquisizione delle relative aree, da parte di società o associazioni sportive nonché di ogni altro soggetto pubblico o privato che persegua, anche indirettamente, finalità sportive.
Un'ulteriore possibilità deriva poi dalla sottoscrizione, avvenuta alla fine del 2016, del Protocollo d'Intesa tra Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani), B Futura (società di scopo interamente partecipata dalla Lega B) e l'Istituto per il Credito Sportivo per la promozione di operazioni di valorizzazione di stadi e impianti sportivi di proprietà pubblica attraverso lo strumento del Fondo Immobiliare.
Lo schema elaborato dal citato Protocollo mira al rinvenimento della liquidità necessaria alla riqualificazione degli impianti sulla base di progetti di valorizzazione predisposti su iniziativa dell'ente locale interessato o del privato promotore.
Riqualificazione stadi: le azioni intraprese
Il delegato all’urbanistica e sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, presente al convegno Anci, ha dichiarato in merito alla realizzazione di un nuovo stadio per la città: “A Cosenza, grazie a un protocollo di intesa tra Invimit, B Futura e Istituto per il Credito Sportivo, siamo in dirittura d'arrivo riguardo allo studio di fattibilità per il finanziamento che consentirà non solo di realizzare il nuovo stadio "San Vito-Gigi Marulla" bensì di estendere tale restyling ad un'ampia zona della periferia urbana, con un iter che contempla un profilo di sostenibilità, un profilo sociale e un profilo finanziario”.“Il tema stadi ed impiantistica sportiva rappresenta probabilmente – ha dichiarato il presidente della fondazione Patrimonio Comune Alessandro Cattaneo - la più grande opportunità per rigenerare un patrimonio, quello sportivo, che oggi in molti casi richiede interventi di difficile realizzazione, trasformandolo in una grande opportunità per la città ed i territori ma anche per i grandi investitori privati. Oggi ci siamo incontrati con tutti i protagonisti di questo processo di valorizzazione: sono certo che questo sarà il primo passo di un percorso che porterà ad investire per riqualificare stadi comunali di altrettanti città importanti”.
“La collaborazione tra Invimit Sgr, B Futura e l’Istituto del Credito Sportivo fornisce uno strumento di forte impatto sul processo di valorizzazione e rigenerazione degli impianti sportivi: nuove opportunità di sviluppo, posti di lavoro, benefici per tutti i cittadini dall’indotto generato, un alleggerimento dei costi pubblici e la possibilità di lasciare un segno indelebile nella storia del territorio. In questo contesto B Futura lavora per favorire l'inserimento dello sviluppo infrastrutturale nelle priorità dell'agenda operativa di molte società di calcio e amministrazioni locali” ha spiegato il responsabile di B Futura Lorenzo Santoni.
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