dall'articolo di Chiara Brusini per Il fatto quotidiano L‘alimentare, la farmaceutica e il medicale, la produzione di imballaggi, il trasporto su gomma per portare quelle merci a destinazione, la filiera dell’energia. Più alcuni servizi indispensabili come la manutenzione delle reti e gli autogrill per i camionisti. Sono questi i comparti che andranno salvaguardati ora che il governo, davanti ai contagi e ai morti che continuano ad aumentare e sull’onda delle richieste arriva...
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Annunciata la chiusura di tutte le attività non indispensabili. Ma cosa dovrà restare aperto per garantire i rifornimenti a supermercati e farmacie e consentire una vita normale a chi resta a casa? Fabrizio Dallari, ordinario di Logistica alla Liuc: "Oltre all'agroalimentare vanno preservati il settore del packaging, il trasporto, la petrolchimica, il pronto intervento luce e gas, le telecomunicazioni e la sanificazione. Sul fronte della raccolta di frutta e verdura ci sono problemi di manodopera, ma il calo di domanda causato dalla chiusura dei mercati all'ingrosso e delle ristorazione lo compensa". Giuliano Noci, prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico: "Il resto ripartirà superata l'emergenza, come in Cina, dove le fabbriche, dopo la riapertura, evitano contatti tra lavoratori dei diversi reparti. Sì al tracciamento digitale degli spostamenti"
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