Riforma della PA: in Commissione passano anche misure più elastiche sul silenzio assenso
13/03/2015 - Velocizzare la realizzazione delle infrastrutture semplificando la conferenza di servizi e ricorrendo al silenzio assenso tra amministrazioni. È l’obiettivo del disegno di legge delega sulla riforma della PubblicaConferenza di Servizi
Entro dodici mesi dall’entrata in vigore della delega, il Governo dovrà riordinare la disciplina della Conferenza di Servizi riducendo il numero dei partecipanti e prevedendo modalità di svolgimento telematiche.
Saranno ridotti, in base alla complessità dei procedimenti, non solo i casi in cui la convocazione della conferenza di servizi è obbligatoria, ma anche i termini per la convocazione, per l'acquisizione degli atti di assenso previsti e per l'adozione della determinazione motivata di conclusione del procedimento.
Per velocizzare i lavori della Conferenza, gli uffici periferici delle Amministrazioni statali saranno rappresentati da un unico partecipante. Si dovrà inoltre rivedere il sistema di calcolo delle presenze e delle maggioranze.
Secondo il ddl le riunioni si svolgeranno in presenza solo per i procedimenti particolarmente complessi, mentre per gli altri si dovrà prevedere lo svolgimento con strumenti informatici e la possibilità di acquisire ed esaminare gli interessi coinvolti in modalità telematica asincrona.
La norma mira a sollecitare la partecipazione attiva delle Amministrazioni prevedendo che sarà possibile agire in autotutela solo ai partecipanti. Ciò significa che per poter adottare provvedimenti in grado di annullare le decisioni della Conferenza di servizi, le Amministrazioni contrarie alla realizzazione di un’opera dovranno necessariamente partecipare alle riunioni.
Silenzio assenso
Secondo il ddl, se per l’adozione di alcuni provvedimenti amministrativi è prevista l'acquisizione di assensi, concerti o nulla osta da parte di altre Amministrazioni, i pareri dovranno essere resi entro trenta giorni. Il termine potrà essere interrotto se l’Amministrazione che deve pronunciarsi presenta richieste istruttorie. Nel caso in cui l’Amministrazione non si pronunci entro questo termine scatterà il silenzio assenso.
Il silenzio assenso si applicherà anche ai pareri di competenza delle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, per l'adozione di provvedimenti normativi e amministrativi di competenza di amministrazioni statali o di altre amministrazioni pubbliche. In questi casi, a meno che la normativa non preveda termini diversi, i pareri dovranno arrivare entro sessanta giorni, dopodichè l’autorizzazione si intenderà acquisita.
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