Piccoli Comuni, l’80% non ha ancora le centrali di committenza
Da Itaca il primo Rapporto sul nuovo sistema di aggregazione degli appalti pubblici
26/04/2013 - Più dell’80% dei Comuni sotto i 5.000 abitanti non hanno ancora la centrale di committenza per gli appalti; nell’83,2% dei Comuni sotto i 3.000 abitanti e nell’84,7% di quelli sotto i 5.000 la centrale di committenza “non è stata ancora prevista”; mentre le centrali già avviate sono per la maggior parte gestite attraverso le Unioni di Comuni.È la fotografia scattata da Itaca, l’Istituto delle Regioni per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, con il primo Rapporto sull’attuazione dei nuovi obblighi riguardanti “Le centrali di committenza per gli appalti dei piccoli comuni”.
(vedere http://www.edilportale.com/normativa/relazione/2013/itaca-istituto-per-l-innovazione-e-trasparenza-degli-appalti-e-la-compatibilit%C3%A0-ambientale-le-centrali_14313.html)
Nel corso del 2012, ITACA ha, infatti, realizzato un’ampia ricerca per verificare lo stato di attuazione del nuovo sistema di aggregazione degli appalti introdotto dall’art. 33, comma 3-bis del Dlgs 163/2006. Il questionario è stato compilato da circa 1.200 comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e che rappresentano il 70% circa degli 8.092 comuni italiani.
Dai dati raccolti sono emerse le difficoltà operative dei piccoli e piccolissimi Comuni, e proprio in quest’ottica, il Rapporto intende fornire un possibile contributo operativo, con approccio positivo finalizzato alla costruzione di nuovi scenari organizzativi delle amministrazioni, mediante la condivisione di alcune delle migliori esperienze già maturate sul tema. L’obiettivo è stato quindi quello di raccogliere e divulgare le buone prassi emerse che testimoniano l’esistenza di valide esperienze già realizzate di aggregazione della domanda.
(riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2013/04/lavori-pubblici/piccoli-comuni-l-80-non-ha-ancora-le-centrali-di-committenza_33159_11.html
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