venerdì 5 aprile 2013
necessari corsi specializzazione per installare impianti energia rinnovabile fotovoltaico
Da agosto installare impianti per l’energia rinnovabile richiederà un certificato di studio
Gli elettricisti squalificati
Una legge mette a rischio centinaia di posti di lavoro per via dei «titoli»
La protesta
della Cna:
discriminazione
ev i d e n t e
e incostituzionale
LI chiamano «elettricisti».
Apparentemente la loro è una
funzione semplice ma potrebbe complicarsi al punto che a
centinaia rischiano di perdere
il lavoro in quanto una nuova
legge li definisce «non formati» dal punto di vista professionale al fine di procedere
alle installazioni di impianti
nel campo dell’energia rinnovabile. E di questo si preoccupa la Cna che apre una vera e propria «vertenza» contro la
legge che declassa (lo farà tra
qualche mese) gli installatori
di impianti per produrre energia. «Dal I agosto - si legge in
un documento della Cna potrebbero trovarsi senza lavoro
molti dei 57.000 installatori
di impianti che operano nel
settore dell’energia da fonti
rinnovabili: fotovoltaico, a
biomasse, solare termico,
pompe di calore e geotermia.
E’ il destino che li attende in
base al decreto legislativo
28/11 che recepisce una direttiva europea e impone, quale
requisito per poter effettuare
interventi di installazione nel settore delle rinnovabili, percorsi di qualificazione professionale per i responsabili tecnici delle aziende (titolari e
dipendenti). Ma, mentre per i
laureati e i diplomati agli istituti tecnici la legge non prevede obblighi di formazione, e
per i diplomati di scuola professionale impone un corso di
80 ore, non c’è alcun riferimento a titolari e dipendenti
in possesso del titolo di studio
della scuola dell’obbligo e
del l’esperienza maturata in
anni di lavoro».
In altri termini, da un giorno
all’altro, decine di operatori
del settore, pur avendo maturato esperienza sul campo si
troveranno, di fatto, senza il
titolo necessario a lavorare
nello stesso settore in cui operano da anni. «Per la legge è
come se non esistessero - Si
tratta di una disposizione assurda, inaccettabile e discriminatoria – denuncia il Presidente nazionale di Confartigianato Impianti, Giovanni
Barzaghi – che impedisce di
lavorare a migliaia di imprenditori che da anni svolgono
con competenza la propria att iv i t à » .
«Soprattutto in questo momento di crisi – aggiunge Luca Falco, Delegato nazionale
all’energia di Confartigianato
– una norma come questa si
abbatte come una mannaia
sulle imprese e sui lavoratori
del settore installazione impianti. Tutto il contrario di
quanto servirebbe sia per favorire l’occupazione sia per
contribuire a sviluppare il settore delle energie rinnovabili».
Confartigianato Impianti è intervenuta presso il Ministero
dello Sviluppo Economico
per sollecitare la modifica
della legge che «presenta profili di incostituzionalità poiché crea una barriera ingiustificata all’attività imprenditoriale, finendo per
estromettere dal mercato migliaia di aziende. Chiediamo
che nel decreto legislativo
vengano salvaguardati i diritti
acquisiti (previsti dal Decreto
Ministeriale 37/08) degli installatori di impianti, non laureati o diplomati, che operano
da anni sul mercato. Siamo
pronti a far sentire la nostra
voce in tutte le sedi istituzionali per difendere il diritto dei
nostri imprenditori a lavorare». http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=8ab55349125cb71c98599830a2e8b39c
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