domenica 20 dicembre 2009

misure per edilizia finanziaria 2010

Finanziaria 2010: via libera della Camera
La manovra ammonta a 9,2 miliardi di euro. L’ok definitivo del Senato è previsto per il 22 dicembre
di Rossella CalabreseLetto 1914 volte vota Risultato 9 voti 18/12/2009 - La Camera dei Deputati ha approvato la Finanziaria per il 2010. I voti favorevoli sono stati 307, i contrari 267, due gli astenuti. Il provvedimento, che mercoledì aveva ottenuto la fiducia, è stato radicalmente modificato dal maximendamento, composto dal 250 commi, che ha sostituito gli articoli 2 e 3.

Il nuovo testo vale così 9,2 miliardi di euro, da finanziare con 3,1 miliardi del Tfr inoptato trasferiti dall’Inps al Tesoro, con i 3,7 miliardi di euro che si stima arriveranno dallo scudo fiscale e con rimodulazioni di spesa nel bilancio dello Stato.

Vediamo nel dettaglio i provvedimenti di interesse per il nostro settore.

Detrazioni fiscali ristrutturazioni edilizie - È prorogata fino al 31 dicembre 2012 la detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per ristrutturare appartamenti e parti comuni di edifici residenziali. Prorogata anche la detrazione Irpef del 36% sugli interventi di ristrutturazione, riguardanti interi fabbricati, eseguiti fra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012 da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano alla successiva alienazione o assegnazione dell'immobile entro il 30 giugno 2013.

Iva agevolata ristrutturazioni edilizie - È stata resa permanente l’Iva agevolata al 10% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio. L’aliquota agevolata al 10% si applica agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il recupero del patrimonio edilizio a prevalente destinazione abitativa, sia alle prestazioni di lavoro che alla fornitura di materiali e di beni, purché, questi ultimi, non costituiscano una parte significativa del valore complessivo della prestazione.

Edilizia sanitaria, carceraria e scolastica - All’edilizia sanitaria è destinato oltre un miliardo di euro. Per l’edilizia carceraria sono stanziati 500 milioni di euro a valere sul Fondo Infrastrutture. All’edilizia scolastica sono assegnati 300 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza e adeguamento antisismico immediatamente cantierabili, che dovranno essere individuati dalle competenti commissioni parlamentari.

Grandi interventi infrastrutturali - Per le infrastrutture nazionali non sarà più necessario approvare l’intero progetto definitivo ma il Cipe potrà dare l’ok ai singoli lotti costruttivi; autorizzando il primo lotto, il Cipe si impegna a finanziare l’intera opera. La novità varrà per i progetti prioritari compresi nel programma delle infrastrutture strategiche, di importo superiore a 2 miliardi di euro, tempi di realizzazione superiori a quattro anni e non suddivisibili in lotti di importo inferiore a un miliardo di euro.

Tutela dell’ambiente - Sono assegnati 100 milioni di euro (erano 50 nella prima stesura del ddl) al Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, istituito presso il Ministero dell’Economia (dall’art. 13, comma 3-quater del DL 112/2008).

Piano Straordinario contro il rischio idrogeologico - Al Piano Straordinario volto a fronteggiare le situazioni a più alto rischio idrogeologico, è destinato 1 miliardo di euro, già assegnato dal Cipe con la delibera del 6 novembre 2009 a valere sul Fondo infrastrutture e sul Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale.

Ponte sullo Stretto di Messina - È stata ricapitalizzata con 470 milioni di euro la Società Stretto di Messina Spa che realizzerà il Ponte. A questa cifra si aggiungono i 330 milioni di euro assegnati ieri dal Cipe.

Rimborsi ICI ai Comuni - Ai Comuni sono destinati 1.776 milioni di euro, di cui 760 milioni di euro a valere sul 2009, 760 milioni di euro a valere sul 2010, e 156 milioni di euro a valere sul 2008, per compensare le minori entrate dovute all’abolizione dell’ICI sulla prima casa.

Welfare - Quasi un miliardo di euro è destinato a prorogare gli ammortizzatori sociali, all’avvii della sperimentazione della tutela al reddito dei lavoratori a progetto, ad incentivare i datori di lavoro che reintegrano persone estromesse per la crisi, a finanziare attività di formazione all’apprendistato.

Il testo torna ora in Senato per la terza lettura e il voto finale previsto per il 22 dicembre.

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