tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/16/cosi-le-marche-hanno-rivissuto-lincubo-del-2014-casse-despansione-mai-fatte-piloni-in-mezzo-al-fiume-sui-rischi-idrogeologici-e-rimasto-tutto-lettera-morta/6805684/?utm_campaign=cronaca&utm_medium=twitter&utm_source=twitter
chi doveva intervenire e prevenire e non lo ha fatto? chi è il responsabile della regione? e in provincia? a cosa servono i consorzi e le autorità d'ambito (se esistono)? e le prefetture? Così le Marche hanno rivissuto l’incubo del 2014. Bacini d’espansione mai fatti, piloni in mezzo al fiume. “Sui rischi idrogeologici è rimasto tutto lettera morta”
https://www.ilfattoquotidiano.it/.../cosi-le.../6805684/ via @fattoquotidiano Non c’è solo l’imprevedibilità dell’evento atmosferico alla base di quanto accaduto nelle Marche tra giovedì 15 e venerdì 16 settembre. Ma anche la mancata prevenzione. Vasche di laminazione, cioè bacini per accogliere le ondate di piena di fiumi o canali, pensate già negli anni ’80 e mai realizzate, ponti con pile che ostacolano il passaggio dell’acqua e mancate pulizie dei corsi d’acqua sono alcuni degli elementi che hanno contribuito all’alluvione che ha causato, al momento, la morte di 9 persone e dispersi, oltre alla distruzione di interi centri, come quello di Cantiano, e alla devastazione di case e attività produttive al piano terra.
Senigallia finisce sommersa e piange i morti come nel 2014. Ma non c'è solo l'imprevedibilità. La storia del disastro della notte scorsa è di nuovo una storia di mancata prevenzione, di lavori non partiti, di opere non eseguite, di burocrazia invalicabile. Di progetti incagliati da 40 anni e mancata manutenzione: "Se fossero state in funzione le vasche progettate il Misa non avrebbe esondato"
di Martina Milone | 16 SETTEMBRE 2022 Così le Marche hanno rivissuto l’incubo del 2014. Casse d’espansione mai fatte, piloni in mezzo al fiume. “Sui rischi idrogeologici è rimasto tutto lettera morta”
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