"L’inflazione sale per il quarto mese consecutivo, portandosi così a una crescita di un’ampiezza che non si registrava da settembre 2012. A ottobre i prezzi salgono in Italia (+2,9% su base annua), ma ad andare male – anzi peggio – è tutta l’eurozona: secondo la prima stima flash di Eurostat il tasso a ottobre è del 4,1%. La prima conseguenza è un aumento dello spread: il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in mattinata è schizzato sopra quota 130, ai massimi dal novembre 2020. L'”effetto Draghi” a Palazzo Chigi tante volte evocato dai commentatori non basta per tenere sotto controllo i mercati: sullo spread incide infatti l’incertezza sulle mosse della Bce, che giovedì ha precisato che l’inflazione scenderà probabilmente solo nel 2022. Timori per l’andamento dell’inflazione che si sommano al rallentamento della crescita in Germania."