mercoledì 26 maggio 2010

sanatoria catastale e condono edilizio

Manovra finanziaria, sanatoria catastale come condono
Incerta l’entità del gettito da regolarizzazione; ipotizzato ampliamento della misura in Parlamento
di Paola Mammarella
26/05/2010 - Una regolarizzazione degli abusi edilizi relativi alla modifica della consistenza e della destinazione di un immobile.
La domanda di sanatoria, che dovrà essere presentata entro il 31 dicembre 2010, consentirà di pagare le tasse dovute dal 1° gennaio 2009 e un terzo delle sanzioni. Decorsa la data del 31 dicembre, gli interessati rischieranno una multa fino a 1/3 del valore catastale.

Sarebbe questa la misura relativa agli immobili, contenuta nella sulla manovra finanziaria 2011-2013 da 24 miliardi di euro, varata ieri sera dal Consiglio dei Ministri.

Secondo le indagini dell’Agenzia del Territorio, avviate due anni fa, sarebbero circa 2 milioni gli immobili “fantasma”, cioè non dichiarati al catasto (leggi tutto). Per la regolarizzazione, aperta fino al 31 dicembre, sono previsti incentivi ai Comuni pari al 33% delle maggiori entrate.

Grazie alla sovrapposizione delle mappe catastali con le fotografie aeree sono state individuate oltre 2 milioni di particelle non ancora registrate. Per 518 mila sono state presentate le pratiche di aggiornamento, con un incremento delle rendite catastali di circa 250 milioni di euro.

Sono state diverse le manifestazioni di dissenso. “La regolarizzazione catastale è uguale al condono”, ha affermato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine del Consiglio dei Ministri. Sull’emersione degli immobili sconosciuti al catasto, Errani ha sottolineato che se si regolarizza una casa senza nessuna concessione edilizia si tratta di fatto di un condono. È stato infatti ipotizzato un ampliamento della misura da parte del Parlamento. Il Presidente ha annunciato per giovedì prossimo l’apertura del confronto in Conferenza delle Regioni.

Incerta l’entità del gettito derivante dalla regolarizzazione secondo il Nens, associazione nuova economia nuova società, dal momento che con in base alle tecniche utilizzate non si può stabilire se tutte le particelle rilevate siano da accatastare. La rendita inoltre potrebbe diminuire se dalle costruzioni a uso abitativo si passasse a magazzini o garage.

Ci sono poi altri casi di dubbio, come le prime abitazioni, che non sono soggette a Ici e Irpef, e i pagamenti di rendite presunte in attesa di usucapione, che non si configurano come evasione.

Per quantificare gli effetti della manovra sono però ancora necessarie limature alle parti tecniche e aggiustamenti prima della firma del Presidente della Repubblica.
(riproduzione riservata)
http://www.edilportale.com/news/2010/05/normativa/manovra-finanziaria-sanatoria-catastale-come-condono_18991_15.html

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