tratto da https://www.snpambiente.it/2021/06/09/tatuaggi-e-trucco-permanente-nuovo-regolamento-ue/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tatuaggi-e-trucco-permanente-nuovo-regolamento-ue
Da gennaio 2022 entrerà in vigore in tutti gli Stati membri il Regolamento (EU) 2020/2081 con cui la Comunità Europea ha disciplinato
dall'articolo snpambiente.it: "Inchiostri colorati iniettati nel derma
Nell’applicazione del tatuaggio, così come del trucco permanente (permanent make-up), gli inchiostri sono iniettati nel derma dove permangono per tutta la vita, esponendo le persone all’effetto a lungo termine delle sostanze chimiche in essi contenute. “Gli inchiostri per tatuaggi e il trucco permanente sono una miscela di varie sostanze chimiche e possono contenere sostanze pericolose che causano allergie cutanee e altri effetti più gravi sulla salute”, fa presente Flavio Ciesa, chimico presso il Laboratorio analisi alimenti e sicurezza dei prodotti di Appa Bolzano. “I tatuaggi, una volta fatti, vengono rimossi solo con l’ausilio del laser“, spiega ancora Ciesa, “il quale degrada i pigmenti e le altre sostanze in molecole più piccole, ma questo non significa che spariscano. Anzi, se tra le sostanze iniettate vi sono sostanze chimiche nocive, la degradazione ne permette la libera circolazione nell’organismo. Gli interessati sono pertanto invitati ad informarsi bene prima di tatuarsi”.
50 per cento dei colori per tatuaggi non conforme
Da diversi anni Appa Bolzano controlla gli inchiostri presenti sul mercato e campionati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige o dai NAS. “Le maggiori criticità”, sottolinea Luca D’Ambrosio, direttore del Laboratorio Analisi alimenti e sicurezza dei prodotti di Appa Bolzano, “si riscontrano nei colori a base di rosso o giallo per ciò che riguarda le ammine aromatiche. Nei neri la maggiore criticità deriva dagli idrocarburi policiclici aromatici. In generale bisogna fare anche attenzione alla concentrazione dei metalli pesanti. Attualmente il livello di non conformità degli inchiostri è circa il 50%, un valore estremamente preoccupante. Si auspica che con il nuovo regolamento questi numeri tendano al miglioramento, in modo da salvaguardare maggiormente la salute dei cittadini”
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