http://archivio.ilcaffe.tv/leggi/?n=latina502#12
mercoledì 24 luglio 2019
giovedì 18 luglio 2019
Demanio, primi bandi maxi-dismissione In vendita 93 immobili di pregio
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/07/18/demanio-primi-bandi-maxi-dismissione_53dec086-de36-4cbd-9b6c-c2d421ed3e08.html
Al via il piano di maxi dismissioni del Demanio. Pubblicati tre bandi nazionali per la vendita di 93 immobili "importanti e di pregio per un valore complessivo di 145 milioni di euro a base d'asta" spiega l'Agenzia del Demanio in una nota. Tra le opportunità di investimento, alcune ex caserme in Friuli Venezia Giulia e a Venezia; un ex convento con sale affrescate in Piemonte; una villa vista mare in Liguria; appartamenti e un loft sui Navigli a Milano; palazzi storici a Piac...
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ANSA.IT
Al via il piano di maxi dismissioni del Demanio. Pubblicati tre bandi nazionali per la vendita di 93 immobili "importanti e di pregio per un valore complessivo di 145 milioni di euro a base d'asta" spiega l'Agenzia del Demanio in una nota. (ANSA)
martedì 16 luglio 2019
provincia di Latina offerte di 24 posti di lavoro 2019 » Avvisi mobilità volontaria esterna ex art. 30 del D.lgs. n. 165/2001 Comunicazione Notizie Archivio Rassegna stampa Magazine "Provincia Latina" Contenuto della pagina PUBBLICATI N. 2 AVVISI DI MOBILITÀ VOLONTARIA ESTERNA EX ART. 30 DEL D.LGS. N. 165/2001 PER L'ASSUNZIONE DI PERSONALE A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO
https://www.provincia.latina.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13604
Il Settore Risorse Umane rende noto che sono pubblicati nella Sezioni Albo Pretorio e Amministrazione Trasparente - Bandi di concorso del sito istituzionale n. 2 Avvisi di mobilità volontaria esterna ex art. 30 del D.lgs. n. 165/2001 per l'assunzione di personale a tempo pieno ed indeterminato:
- Avviso di mobilità volontaria esterna per la copertura di n. 7 posti di istruttore direttivo tecnico (cat. D) - riapertura termini.
- Avviso di mobilità volontaria esterna per la copertura di n. 5 posti di istruttore direttivo amministrativo (cat. D).
Il termine per la presentazione delle domande è fissato alle ore 12.00 del 26 agosto 2019.
DOCUMENTAZIONE
Il Settore Risorse Umane rende noto che sono pubblicati nella Sezioni Albo Pretorio e Amministrazione Trasparente - Bandi di concorso del sito istituzionale n. 2 Avvisi di mobilità volontaria esterna ex art. 30 del D.lgs. n. 165/2001 per l'assunzione di personale a tempo pieno ed indeterminato:
https://www.provincia.latina.it/…/Serve…/L/IT/IDPagina/13604
- Avviso di mobilità volontaria esterna per la copertura di n. 7 posti di istruttore direttivo tecnico (cat. D) - riapertu...
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- Avviso di mobilità volontaria esterna per la copertura di n. 7 posti di istruttore direttivo tecnico (cat. D) - riapertu...
PROVINCIA.LATINA.IT
- Avviso di mobilità volontaria esterna per la copertura di n. 7 posti di istruttore direttivo tecnico (cat. D) - riapertura termini.
- Avviso di mobilità volontaria esterna per la copertura di n. 5 posti di istruttore direttivo amministrativo (cat. D).
Il termine per la presentazione delle domande è fissato alle ore 12.00 del 26 agosto 2019.
DOCUMENTAZIONE
mercoledì 3 luglio 2019
regione Lazio urbanistica PTPR il piano segreto per il sacco di Roma
http://archivio.ilcaffe.tv/leggi/?n=an499#28
regione Lazio urbanistica PTPR il piano segreto per il sacco di Roma
lunedì 1 luglio 2019
Sabaudia, l'annuncio Ricognizione e rigenerazione sul territorio comunale, sì all’atto d’indirizzo Sabaudia - La Giunta ha approvato un passaggio decisivo per l’individuazione delle principali linee guida per una corretta gestione delle opere di urbanizzazione
https://www.latinaoggi.eu/news/attualita/75180/ricognizione-e-rigenerazione-sul-territorio-comunale-sa-allaatto-daindirizzo
La Giunta di Sabaudia ha approvato l'atto di indirizzo per la ricognizione e la riqualificazione delle aree di particolare interesse socio-economico e ambientale sul territorio comunale. L'atto rappresenta un passaggio fondamentale sul fronte dell'individuazione delle principali linee guida per una corretta gestione delle opere di urbanizzazione. Le attività, predisposte con delibera numero 125 del 20 giugno scorso, sono divise in due fasi: la prima attiene alla verifica dell...
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LATINAOGGI.EU
La Giunta ha approvato un passaggio decisivo per l’individuazione delle principali linee guida per una corretta gestione delle opere di urbanizzazione
Agricoltura, approvata la legge sui biodistretti Promozione delle coltivazioni biologiche, ecoturismo, gestione e promozione del territorio: questi gli scopi delle norme votate a maggioranza dal Consiglio regionale.
http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=newsDettaglio&id=2678
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Promuovere l’agricoltura biologica, diffondere buone pratiche rurali, ambientali e sociali, tutelare i saperi locali, la biodiversità, sviluppare l’ecoturismo culturale e gastronomico. Tutto attraverso la diffusione di un modello partecipativo dal basso, attento allo sviluppo sostenibile e alle vocazioni dei territori. In sintesi è questo il succo della legge che disciplina i biodistretti, approvata oggi dal Consiglio regionale del Lazio, presieduto a turno da Mauro Buschini, Devid Porrello e Giuseppe Cangemi, con 22 voti favorevoli e 11 astenuti.
I biodistretti sono organizzazioni nate spontaneamente negli anni scorsi. Ce ne sono 30 in tutta Italia, di cui 2 nel Lazio (a Viterbo e Frosinone) e uno attualmente in formazione nella zona di Fiumicino e Cerveteri. Si tratta – nella definizione che dà la nuova legge del Lazio - di un’area geografica omogenea con vocazione all’agricoltura biologica, dove i vari soggetti che operano nel settore “stringono un patto di solidarietà – si legge nella relazione – per la gestione sostenibile del territorio, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo”. In pratica sI mettono in rete amministrazioni locali, produttori, consumatori per promuovere un modello di sviluppo ecosostenibile. Con questa legge, la prima in tutta Italia, si prevedono le forme in cui può nascere ed essere gestito un biodistretto, le forme di intervento regionale, attraverso l’istituzione di un fondo specifico.
La Regione individua e riconosce i diversi biodistretti, secondo una serie di parametri precisi (la presenza preponderante di sistemi di coltivazione, allevamento e trasformazione alimentare a carattere biologico, la qualità ambientale del territorio, l’identità storica e territoriale omogenea, la presenza di zone paesagisticamente rilevanti). A promuoverne l’istituzione è un comitato costituito fra gli enti locali e i soggetti rappresentativi del sistema economico e sociale che operano nella zona. L’istituzione viene proposta alla Giunta regionale, che, inoltre, approva il piano elaborato dal soggetto gestore. Il piano deve contenere gli obiettivi da raggiungere, i progetti messi in campo per l’uso razionale ed ecosostenibile delle materie prime e delle risorse energetiche, gli interventi per ridurre l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, gli interventi per il recupero ambientale. Ha validità triennale, ma è articolato in programmi annuali, ai quali la Regione contribuisce, con modalità definite da una specifica delibera di Giunta. Viene, infine, istituito un fondo per la promozione dei biodistretti, per realizzare studi di settore, azioni informative e di educazione alimentare, partecipazione a concorsi o fiere, diffusione di conoscenze scientifiche, pubblicazioni e siti web.
Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale, sentite le commissioni consiliari competenti, adotterà un regolamento che dovrà contenere i criteri per individuare i soggetti che possono far parte del biodistetto, le modalità per l’elaborazione dei programmi annuali, le modalità per l’erogazione dei contributi previsti e per i controlli sull’utilizzazione dei contributi stessi. Per ciascuna delle annualità 2020 e 2021 sono stanziati 150mila euro per la parte corrente e 200mila per gli interventi in conto capitale.
Prima dell’approvazione della legge sono stati discussi 21 ordini del giorno collegati alla legge stessa. Ne è stato approvato soltanto uno, presentato da Silvia Blasi (M5s), sulla semplificazione delle procedure per la definizione delle graduatorie dei bandi legati al Programma di sviluppo rurale.
Enrico Panunzi (Pd) ha annunciato il voto a favore della maggioranza manifestando “viva soddisfazione per la prima legge in Italia su questo tema, una legge che dà la possibilità di vedere in maniera diversa il rapporto fra produzione e consumo”.
In apertura della seduta, il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, morto dopo l’esplosione avvenuta nel palazzo del Comune in seguito a una fuga di gas.
Via libera in ottava commissione a legge su aree a elevato rischio ambientale Il testo sarà esaminato dall’Aula già a partire da mercoledì 3 luglio.
http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=commissioniNewsDettaglio&id=2298&cid=8
La commissione Agricoltura, Ambiente, del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Valerio Novelli (M5s), ha approvato all’unanimità la proposta di legge n. 124 “Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale”, primo firmatario il consigliere Marco Cacciatore (M5s). Il voto definitivo è arrivato dopo il passaggio del provvedimento in commissione Bilancio, dove si è stabilito di rimettere all’Aula la decisione sulle norme finanziarie. Il testo passa ora all’esame del Consiglio, il cui inizio è previsto già per mercoledì 3 luglio.
La proposta di legge licenziata oggi disciplina l’individuazione delle aree a elevato rischio di crisi ambientale e le misure per l’eliminazione o la riduzione dei fenomeni di inquinamento e di squilibrio ambientale, segnalati dai relativi piani di risanamento. Nel testo votato oggi, all’articolo due, viene specificato cosa si intende per elevato rischio ambientale: la presenza di fattori in grado di causare effetti non desiderati sulle persone, sulle risorse ambientali, sulle componenti storico-culturali, sul patrimonio edilizio, sull’organizzazione territoriale ed economica in genere e, infine, sulla fruizione del territorio. Lo stesso articolo due specifica le condizioni che – anche singolarmente – determinano l’individuazione delle aree a rischio da parte della Giunta regionale:
a) Gravi alterazioni degli equilibri ecologici del suolo e del sottosuolo, nell’atmosfera, nelle acque superficiali e sotterranee, compresi i sedimenti fluviali, lacuali e marini;
b) Elevata concentrazione di stabilimenti industriali con possibilità di incidenti rilevanti, di infrastrutture, di impianti per la gestione dei rifiuti;
c) Impianti, anche in fase di smaltimento, che impieghino materiali radioattivi destinati alla fabbricazione e stoccaggio del combustibile nucleare e dei rifiuti radioattivi.
Per ciascuna area dichiarata a elevato rischio di crisi ambientale, viene redatto un piano di risanamento, che individua le misure urgenti da attivare per rimuovere i fenomeni in atto e le situazioni di rischio e, di conseguenza, le misure per avviare il recupero ambientale e la riqualificazione dell’area. All’interno delle aree individuate, la Regione e gli enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, possono arrivare a vietare la realizzazione di nuovi edifici residenziali, lavorativi, sportivi, di culto o ricreativi.
Hanno votato a favore del provvedimento, oltre al presidente Novelli, i consiglieri Daniele Ognibene (Leu nel Lazio), Silvia Blasi (M5s) e Gianluca Quadrana (Lista Civica Zingaretti).A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
La commissione Agricoltura, Ambiente, del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Valerio Novelli (M5s), ha approvato all’unanimità la proposta di legge n. 124 “Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale”, primo firmatario il consigliere Marco Cacciatore (M5s). Il voto definitivo è arrivato dopo il passaggio del provvedimento in commissione Bilancio, dove si è stabilito di rimettere all’Aula la decisione sulle norme finanziarie. Il testo passa ora all’esame del Consiglio, il cui inizio è previsto già per mercoledì 3 luglio.
La proposta di legge licenziata oggi disciplina l’individuazione delle aree a elevato rischio di crisi ambientale e le misure per l’eliminazione o la riduzione dei fenomeni di inquinamento e di squilibrio ambientale, segnalati dai relativi piani di risanamento. Nel testo votato oggi, all’articolo due, viene specificato cosa si intende per elevato rischio ambientale: la presenza di fattori in grado di causare effetti non desiderati sulle persone, sulle risorse ambientali, sulle componenti storico-culturali, sul patrimonio edilizio, sull’organizzazione territoriale ed economica in genere e, infine, sulla fruizione del territorio. Lo stesso articolo due specifica le condizioni che – anche singolarmente – determinano l’individuazione delle aree a rischio da parte della Giunta regionale:
a) Gravi alterazioni degli equilibri ecologici del suolo e del sottosuolo, nell’atmosfera, nelle acque superficiali e sotterranee, compresi i sedimenti fluviali, lacuali e marini;
b) Elevata concentrazione di stabilimenti industriali con possibilità di incidenti rilevanti, di infrastrutture, di impianti per la gestione dei rifiuti;
c) Impianti, anche in fase di smaltimento, che impieghino materiali radioattivi destinati alla fabbricazione e stoccaggio del combustibile nucleare e dei rifiuti radioattivi.
Per ciascuna area dichiarata a elevato rischio di crisi ambientale, viene redatto un piano di risanamento, che individua le misure urgenti da attivare per rimuovere i fenomeni in atto e le situazioni di rischio e, di conseguenza, le misure per avviare il recupero ambientale e la riqualificazione dell’area. All’interno delle aree individuate, la Regione e gli enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, possono arrivare a vietare la realizzazione di nuovi edifici residenziali, lavorativi, sportivi, di culto o ricreativi.
Hanno votato a favore del provvedimento, oltre al presidente Novelli, i consiglieri Daniele Ognibene (Leu nel Lazio), Silvia Blasi (M5s) e Gianluca Quadrana (Lista Civica Zingaretti).A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
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