lunedì 3 dicembre 2012

accatastamento fabbricati rurali proroga a maggio 2013

Notizia ufficiosa (fonte dipendente agenzia del Territorio di Latina) l'accatastamento dei fabbricati rurali è stato prorogato a maggio 2013 come richiesto dal consiglio nazionale dei geometri

sanatoria fabbricati fantasma scadenza 2 aprile ricorsi entro entro 20 gennaio

Sanatoria catastale, ultimi aggiornamenti entro il 2 aprile 2013 Pubblicato l’elenco degli immobili ‘fantasma’ cui applicare la rendita presunta, ricorsi entro il 30 gennaio di Paola Mammarella 04/12/2012 - Prosegue l’iter dell’emersione degli immobili fantasma. È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di venerdì 30 novembre l'elenco dei Comuni (vedere http://www.edilportale.com/normativa/comunicato/2000/agenzia-del-territorio-elenco-dei-comuni-interessati-dalla-seconda-fase-dell-attivita-di-attribuzione_13575.html) in cui sono stati individuati i fabbricati non dichiarati in Catasto, ai quali verrà ora applicata una rendita presunta. In base al Decreto legge fiscale 16/2012 (vedere http://www.edilportale.com/normativa/decreto-legge/2012/16/disposizioni-urgenti-in-materia-di-semplificazioni-tributarie-di-efficientamento-e-potenziamento-delle_12138.html), per le unità immobiliari a cui è stata attribuita la rendita presunta si deve presentare domanda di aggiornamento catastale entro 120 giorni dalla pubblicazione del comunicato in Gazzetta Ufficiale. Le istanze andrebbero quindi consegnate entro il 30 marzo 2013, ma trattandosi di un sabato il termine slitta al 2 aprile. La mancata presentazione dell’atti di aggiornamento implica l’applicazione di sanzioni amministrative quadruplicate, come previsto dal Decreto legislativo 23/2011 (vedere http://www.edilportale.com/normativa/decreto-legislativo/2011/23/disposizioni-in-materia-di-federalismo-fiscale-municipale_11813.html) sul federalismo fiscale. Nel caso in cui non ci sia accordo sui dati contenuti negli atti di attribuzione della rendita presunta, è possibile presentare ricorso alla Commissione tributaria provinciale competente entro il 30 gennaio 2013, vale a dire nei 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione del comunicato in Gazzetta Ufficiale. Le procedure indicate dall’Agenzia del territorio completano la seconda fase del processo di regolarizzazione degli immobili. A maggio scorso, il completamento della prima fase della sanatoria catastale ha fatto stimare un aumento del gettito pari a 472 milioni di euro, di cui 356 milioni rilevanti ai fini Imu, 110 milioni ai fini dell’imposta sui rediti, cioè Irpef e cedolare secca, e 6 milioni per l’imposta di registro sui canoni di locazione (Leggi Tutto http://www.edilportale.com/news/2012/05/ambiente/pubblicate-le-rendite-delle-case-fantasma-aumenta-il-gettito-imu_27349_52.html ). Una volta che gli edifici prima ignoti vengono dichiarati, questi vengono infatti tassati in base alla consistenza e alle caratteristiche emerse durante i rilievi. Ricordiamo che la sanatoria catastale è stata prevista dal Decreto Legge 78/2010 (vedere http://www.edilportale.com/normativa/decreto-legge/2010/78/misure-urgenti-in-materia-di-stabilizzazione-finanziaria-e-di-competitivita-economica-(suppl.-ordinario_11549.html) per stanare gli edifici completamente sconosciuti o le modifiche edilizie che, anche se autorizzate, non sono mai state dichiarate in Catasto per evitare il pagamento di tasse maggiorate. Come già spiegato dall’Agenzia del Territorio, si tratta di una regolarizzazione diversa dal condono perché durante i rilievi i tecnici possono scoprire solo se l’immobile è accatastato, ma non se è privo dei permessi edilizi e urbanistici. Un accertamento che è invece di competenza del Comune (Leggi Tutto http://www.edilportale.com/news/2011/10/normativa/condono-e-case-fantasma-regolarizzazioni-slegate-tra-loro_24390_15.html). (riproduzione riservata) http://www.edilportale.com/news/2012/12/normativa/sanatoria-catastale-ultimi-aggiornamenti-entro-il-2-aprile-2013_30624_15.html

Illuminazione pubblica più efficiente, le Linee Guida dell’Enea

http://www.edilportale.com/news/2012/12/risparmio-energetico/illuminazione-pubblica-pi%C3%B9-efficiente-le-linee-guida-dell-enea_30621_27.html Uno strumento per aiutare i Comuni a ridurre i consumi di Rossella Calabrese 04/12/2012 - Sono state presentate ieri le Linee Guida dell’Enea (http://www.edilportale.com/normativa/linee-guida/2012/enea-i-fondamentali-per-una-gestione-efficiente-degli-impianti-di-pubblica-illuminazione_13578.html) per per l’efficienza dell’illuminazione pubblica, uno strumento di supporto rivolto ai Comuni, per una gestione efficiente del servizio di pubblica illuminazione. Il documento è stato presentato nel corso del convegno “Lumière. L’illuminazione pubblica nella prospettiva della Smart city”, organizzato dall’ENEA, in collaborazione con CRIET - Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio. Il Progetto Lumière (http://www.progettolumiere.enea.it/), finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Ricerca di Sistema Elettrico con il MiSE, ha visto l’adesione di circa 450 Comuni, e ha permesso all’ENEA di identificare le esigenze delle Amministrazioni Locali e le principali difficoltà connesse alle carenze tecnico-amministrative nella pianificazione degli interventi di efficientamento del sistema di illuminazione pubblica. Le principali esigenze riguardano: impianti più efficienti ed innovativi, minori consumi energetici e minori costi, minore impatto ambientale, ecc. Nascono da questa esperienza le Linee Guida per i Comuni, una sorta di vademecum di supporto per le istituzioni e per la Pubblica Amministrazione per la messa a punto di interventi finalizzati a ridurre i consumi migliorando l’efficienza energetica dell’illuminazione pubblica. Questo strumento fornisce strumenti, metodologie ed informazioni chiare sui procedimenti di natura amministrativa e finanziaria da espletare, sulla normativa nazionale ed europea, nonché su tematiche di natura tecnica e sulle competenze necessarie per attuare una riqualificazione innovativa dell’intero sistema. A titolo di esempio, tra gli aspetti contenuti nelle Linee Guida ci sono: il modello standardizzato di audit energetico, che permette di valutare il risultato degli interventi di riqualificazione energetica progettati; lo schema guidato per la redazione dei PRIC, documento che deve essere redatto dai Comuni per registrare lo stato di manutenzione degli impianti; le linee guida per la redazione dei bandi utili per la predisposizione dei bandi di gara e i format contrattuali. Dall’esperienza del progetto Lumière prende ora il via l’Osservatorio Nazionale Lumiere, in cui confluiscono tutti gli operatori che sono stati già coinvolti sia direttamente che indirettamente per avviare una riorganizzazione organica del settore dei processi di riqualificazione e gestione della rete di pubblica illuminazione, in modo da favorire la diffusione del modello sperimentale messo a punto dall’ENEA. Con l’applicazione di “tecnologie smart” alla rete dell’illuminazione pubblica l’ENEA intende contribuire alla trasformazione energetica ed ambientale delle nostre città, nell’ottica della sostenibilità delle smart city del futuro. “L’illuminazione pubblica è uno dei servizi di primaria importanza per i cittadini - ha sottolineato Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA -, che presenta significative potenzialità di risparmio energetico”. “L’illuminazione pubblica rappresenta a livello nazionale il 12% del totale dell’energia elettrica consumata per i sistemi di illuminazione pubblici e privati - ha proseguito Lelli -. Si stima che con l’attuazione di interventi idonei a rendere il sistema più efficiente si possano ridurre i consumi del 30% circa, con una contrazione dei consumi pari a circa 2 TWh l’anno, con un risparmio economico di circa 400 milioni di euro l’anno”. Ricordiamo che alcune settimane fa il Governo aveva proposto l’Operazione “Cieli bui”, ovvero lo spegnimento o l’affievolimento dell’illuminazione pubblica delle aree urbane o extraurbane durante la notte, per il contenimento della spesa pubblica e il risparmio energetico (leggi tutto http://www.edilportale.com/news/2012/10/normativa/da-giugno-iva-al-22-via-libera-al-disegno-di-legge-di-stabilit%C3%A0_29781_15.htmlhttp:/www.edilportale.com/news/2012/10/normativa/da-giugno-iva-al-22-via-libera-al-disegno-di-legge-di-stabilit%C3%A0_29781_15.html). La proposta è stata bocciata dalla Camera. (riproduzione riservata)