tratto da https://www.isprambiente.gov.it/it/events/dissesto-idrogeologico-in-italia
- Circa il 98% dei comuni del Lazio è a rischio idrogeologico.
- https://www.rainews.it/tgr/lazio/video/2023/05/simonetta-ceraudo-rischio-idrogeologico-geologi-lazio-cementificazione-messa-in-sicurezza-territorio-6e65510c-4b70-4afa-ab4f-0f0bd01ef241.html#:~:text=Il%2098%25%20dei%20comuni%20del%20Lazio%20%C3%A8,di%20nuovo%20suolo:%20%C3%A8%20un%20record%20nazionale.
- Nel Lazio, ci sono circa 73.598 residenti in zone a pericolosità molto elevata, 15.792 in zone a pericolosità elevata, e 9.787 in zone a media pericolosità per quanto riguarda le frane
Aumenta del 15% la superficie del territorio italiano a pericolosità per frane dei Piani di Assetto Idrogeologico – PAI, passando dai 55.400 km² del 2021 ai 69.500 km² del 2024, pari al 23% del territorio nazionale. Gli incrementi più significativi si rilevano nella Provincia Autonoma di Bolzano (+ 61,2%), Toscana (+ 52,8%), Sardegna (+ 29,4%), Sicilia (+20,2%) e sono dovuti principalmente a studi di maggior dettaglio effettuati dalle Autorità di bacino distrettuali e dalle Province autonome. Le aree classificate a maggiore pericolosità (elevata P3 e molto elevata P4) dall’8,7% passano al 9,5% del territorio nazionale. Nel 2024, il 94,5% dei comuni italiani è a rischio frana, alluvione, erosione costiera o valanghe.
Migliora la situazione delle spiagge italiane: sul fronte dell’erosione costiera risultano più i tratti in avanzamento (+ 30 Km) che quelli in erosione.
E’ questo il quadro che emerge dal quarto Rapporto ISPRA sul “Dissesto idrogeologico in Italia” - Edizione 2024 - il lavoro triennale dell’Istituto presentato il 30 luglio a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
"Una conoscenza approfondita dei fenomeni di dissesto è la base imprescindibile per efficaci politiche di prevenzione e mitigazione del rischio, ma lo sono anche la comunicazione e la diffusione delle informazioni - ha dichiarato il Presidente ISPRA Stefano Laporta - il dissesto idrogeologico non è soltanto una questione tecnica o strutturale, ma riguarda la vita quotidiana di ognuno di noi, la sicurezza dei luoghi in cui viviamo e la prospettiva di un territorio resiliente. Fondamentale il coinvolgimento attivo dei cittadini; il loro contributo è prezioso su più fronti, dalla raccolta di segnalazioni puntuali sul territorio, al supporto nella diffusione delle informazioni e alla partecipazione ai piani di emergenza locali".
"Dal rapporto ISPRA emerge che il 19,2% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni e, sul fronte delle frane, l’Italia si conferma tra i Paesi europei più esposti, con oltre 636.000 frane censite" così il Direttore generale ISPRA Maria Siclari. "Indicatori e mappe sul dissesto idrogeologico stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante anche in materia di finanza sostenibile, di valutazione e gestione dei rischi fisici e finanziari collegati all’impatto economico degli eventi naturali estremi - ha spiegato il Direttore generale - i dati ISPRA sul dissesto idrogeologico costituiscono uno strumento fondamentale a supporto delle politiche pubbliche e della pianificazione strategica".
Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Edizione 2024
- Quandoil 30/07/2025 dalle 09:00 alle 13:30
- DoveRoma, Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Via Santa Maria in Via 37 A
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Presentazioni
Relazione introduttiva
M. Siclari, ISPRAI dati su frane e valanghe
A. Trigila, ISPRAL’erosione costiera nel monitoraggio nazionale di ISPRA
F. D'Ascola, ISPRALa piattaforma nazionale IdroGEO
C. Iadanza, ISPRAValutazione e gestione del rischio di alluvioni: il processo di aggiornamento
M. Bussettini, ISPRAI dati del Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo
P.L. Gallozzi, ISPRA
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